Studi Sociali - anno V - n. 31 - 23 giugno 1934

8 tern~~zionale non ha niente ùi comune colla morale reli,;.iosa e borghese che insegna la dominazione a .. ·Ii uni, la eoggezione ag1i altri, l'egoismo su·etto ed aE~i– sociale .1.. tutti. La morale vera é la scienza di ciO <·~1e f' bene 1_1er J'umanita, •di ci6 C'he apporta mag– ~1or vantaggio a ci-a.seuno e a tutti: e progredi3C(• o muta a seconda dei progressi della !-5Cienza so– dale. Se. come cercheremo di dimostra.re , 13 rivoluzio11e é con-dizione indispc-nsabile per il benessrnre dell'u– manitH, e,ggi n primo principio, il primo dovere morale é quello cli cooperare con tutte le rorz~ al– l'avvenimento -della rivoluzione sociale. Dopo la rivoluzione sara dovere l'amore eù il rispetto degli uomini. Ja protezione •dei deboli e dei fanciulli, il lavoro, la considerazione dell'interes:rn fl.ociale in tutte le azioni indh•iduali. tutto ci6 iti– somma che la scienza ·e l'esperienz:i ha mostrato ~ mostreril utile .per gli uomini. (Il seguito al f!rossimo nume·ro) ERRICO MALATESTA. N. della _R. - )Jcttiamo, COJnf" d'aùltudilw, Il llOl\1•· d, 1\1.ala.teMtH in e-atee a QUè!:lla riproduzione; ma ri1u.•tiamo J'av...-ortenza. ehe la. sua prima pubblka:tione in opust·olo uscf Hen1,a nome di autore. BIBLI06RAFIA Max Xett.h!u: HF. L.\ CJUSI!', ;\l("~HL\L A LA A~AHQPIA (Eugenesia cle la Soeie– dad libre). ~Jdit. J~dicioncs "Sòlidariclad Obrent'. Barcelona (Jo..;spaflaJ. Jt,~:t - T1·aducci6n r pr6logo ·do O. ..-\. do Santilla11. - C:11 volume (pa;:;. 32l). PrPzzo: Pta::::. 3. Vorrernmo che gli a11a.l'chici tutti [ermas5cro S<'· riamente l'attenzione ~u questo ultimo libro di .M. NettJau, cbe d ,sembra Tcramentl' un avveni111('11to ft-ella nostra letteratura. sociologica. ~on si crc-dn ~ una <lello solite amichevoli a,polo~ie lht rompa.~no .-t compa~no, <la amico ad amico. Abbiamo letto il libro cQn un interesse strnordinario, fin tlalle prime Pfi-gine, non .solo per que·llo che dice ma anche l,}er tutto <tuello che fa pent:iare, per le i•Jee nuov~ <'ho susciLa ed alt.resi l)P.l' le critiche che provoc, o può provocare. Non é la ripetizio110 del :;olito •'diché" di propaganda; c1l tontrario é cosa del tutto divei~a, che non di rado urta con p:;:-::;o. spt,cial· 1nente con certi suoi luoghi comuui chr a molti ~mh1·a110 in,lifi<.:..u.tJbj · e con <.'..ei:t.i s.t.ati .d'animo che son frutto ,più di lunghe nhitnclini che, di ,ma pon· ùerata rinessione. In un giornale nostro cli -Mn<lrid é ~tata fatta unu. critica molto aspra dell'edizione e traduzione di que· sto libro; e c'era in quella, certamente, della mn.le– volenza preconcetta. Per6 la critica non era del tutto errata. Ed é un pecca.lo , perché un lil>ro come queato avrebbe meritato una pubblicazione impecca• bile. Ma la colpa fu delle circosta nzc. non degli uomini; e meno di tutti del traduttore. Sarebb~ troppo lungo qui •dure maggiori spiegazioni. che tiO· ,iratutto si riterkebbero al momento specialf• travcr– JiUlto dalla. Spagna e dalla Rep. Argentina .. u.'lentre il traduttore jij trova.va c1ui. a Rosario Santa b'e. e il 1lbro si stampa,·a. fJuasi a sua. iusa.pu1a a Bar· <...-elona. Ma insomnrn, il libro 4-;i leg~e bene lost~– so; e 1i lettore intelligente sa•pr;j ùa ~é corregge,rf) qualche erl'or(> ùi stampa o qualche e111.Iivoco di -di– zione, 11 libro, iuaomrua. dovrebbe essere letto lla t ul.i i. perché -contribuisco a. rar apprezzare l'ideale- anar– chico da tutti quanti ha.nuo il cuore e la. meut~ aperti ad a.spirazioni di progresHo, •di umaniUI. e di libert:I. Specialmente doncbbe essere letto d:tgli anarchici. che ne TedrehlJero rafforzata la. 1oro fetle e illuminata da. una. luc.e nuova ed originale. Ed infine, piU specialmente ancora. dovrebbero leggerlo quei nostri compagni che piti si dedica.no alJo studio e alla propagan<la delle nostre idee. - pubblic:sti. scrittori, agitatori, organizzatori, ecc. - perché essi potranno attingen•i ~rgomcnti per il lorp lavoro, armi per la loro battaglia, ed insieme elementi di critica e di riflessione per rettiùcare, eqrreggere, amplia.re ,e migliorare sempre pili se stessi e l'opera propria. Max Nettl:tu p:tssa per un dottrinario: ed é uu errore. Senza tener conto degli sciocchi o in mala !ode che danno dei "dottrinari"". cosi COl)l0 dareb– bero loro degli imbeci.lli, a tutti quanti non si mo• dellano sulla propria incoerente vuotaggine, - ch'es– si chiama.no "pratica'' - bisogna dire che, anche nel miglior senso della. parola. ~li anarchici non pos·&<>noessere dei dottrinari: o se alcuni lo sono per una tenidenza del loro spirito. o a ca.usa di loro occupazioni accademiche nel mondo, la. dottri– na non é né il movente intimo né il lato migliore o importante del loro anarchismo. Questo resta so– pratutto il prodotto dei loro sentimenti sociali ele– vali e- 1 oggetto della loro forte volontà. Nettlau. anzi. é l'opposto del clott11nario, poiché egli é uno 1:tr:rko ed un osservatore acuto dei fatti; ed i fatti presenti e passati lo tengono aderente alla realta. e grimpediaeo110 c!i :1llontanarsene per correr dietro alle astrazi'J11: ~ i 11 ematiche ed utopistiche. proprie dei dottrinari. Tutti sanno che da 40 e pill anni );ettlau si é dedicato :tllo studio della storia delre nos re irlee, del nostro movimento e degli uomini che di quelle e di .questo furono i migliori esponenti. M:t. 'Poiché come storico egli non si limita al freddo ra<'conto • S'LTJ)J SOCIAJ,l dei fatti, alla ponte annedotic~l e di eronaca. a~li aspetti ruteriori. ecc. bensi di tutto ricerc:a le c·~.:u;;e, il senso intimo. le consegu0nze; ed in 40 anni ha o~servato da Yici110. coi propri occhi, il movimento nostro in tutta Euro1>a, restandone sempre 11n po' al di sopra. in modo ,da poterne vedere, meglio •d-i tutti, u.nto i pre~i rhe i difetti: ora cho egli, nel libro che abbiamo letto te(ité. ci dice le idee sue, la sua opi11ione sul momento presente e su ci6 che bisoguerebbe fare per 11tggiungere il no!ò.tro scopo di libertà e di giustizia, noi dobbiamo tcr1eru~ <·onto come del frutto e delle condnsioni '·pratiche .. clel– resperienza appresa e Yis.suta. passata l• <"Onteu1po– rane.a. •Ci preme di dir .subilo elw t·on l" idee- e, Te. opinioni cli ~eltlau noi F-iamo quasi del 11-,tto d·uc– cordo. sia nella paTte critica che in quella esposi tiva. v·é in lui quella maniera ec1uanimn di comti· dm-,un i fatti e 10 <1uestioni soLto i loro aspetti rliversi, P talvolta (;Outradditori. dir- rtYPYa a.nche Ma.la.testa. Dr-I re.sto, non in tutto ma in mnltis-iimfl– <·os,:". Nettlnn rientr.t ueLla coneezione m:ll:1tcstiana df)IJ:t rivoluzione e del <.Jivcnil'e socia!<'. I~ ,~e tro– viamo dei pnnti in cui dtssentiamo da. lui, é su qual– che lato, su qualche apprezzamento, sn qn:llt·IH.• <'· spressione (talvolta. pil.J l'ormale cho >ioslanzialo) :li sPr·ondaria. irnportanza. Se non ci fosse antipatico il catalogare per ten– denze, diremmo che si tratta idi un libro ''revifiioni– sta''. di quel "revis-ionismo'' (senza la parola preten• f-io~a, çhe piace auche a noi e <'h<' in ~os1a11za noi n,bbiamo :sempre, modestamente eserçitato: ~h-& non si annunzia superhamenlP• a suon di tromba néi ~rida ..olù! fate largo. buoni a niente. d1é sou c111a. io 1wr mettere a poBto tutti <'" lutto!", ma i11v(•ce cri• tica fraternamente gli altrui el'rori. cominciando co! i-iconoscere i propri; aggiorna le idee ed i metodi in ha~e ai fatti nuovi; a.g,giungendo altri progn~!ii a quelli <Cli ieri già suporaU. S(•nz.;..1.rin• neg;1rli 11(• ùispreizarli, poi.rl1é gli uni sono :..;rmpU· <·('mel1to pagine su~seguenli allo altr<': e stndia. di migliorarsi, indivichrnlmento ~ eollettivamenl<'. c-:'r– cando di continuo vie. metodi cd armi c·hc pi(1 ei avvicinino al nostro sc·oJXl libertario 0 meglio lo n1dano 1 ealizzando IH'i limiti del possibile gionto 1w1· ~ion10. s!'nza aspettare il fatic.liro "ai1110 chH-i• mila". ma stando bene con gli occhi aperti perché un <'ammiw.o l?lTOlll'O non <'Ì riporti vc•r,,_..;o 1111 pa:~– ~:1to più autoritario cho non •deve pil.J ritornare•. 11 libro non ha, per dir cosi. un programma ccn· tralr: tla ~astenere; dire una infiniti'i ùi <..:Ufif>, fa una · qu:111til;'1. cli osserYnzioni sulla situazione presente. sull:1 guerra e il dopo-guerra. sulln politica e tN> clenz<."' pernic-ios~ del socialismo autoritario. m1llo ,-.rllnpJlO r!PI :'-odnli~110 liberlai·io o u1•ard1it-tmo r• <'rrti Ruoi <lifctti P"cl r•rrori, ccc. Ria.ssnm<•rle ;.;arebbo troppo lnngo. <' ri é 11arso più import::intf' dif– fonclr-1Ti a dr.li11C'arr lo speda.le dfratte,re del libro. L'·.I\. in- 1111:1. sp<'cin 1 d'i11troduzione e:;,pono <'.~li c?IH•sso. del re!:!to, gli argomenti principali tle-1 Hao libro: ;;{JllC'Sti di<'iotto t·a.1>it.oli s'intitolerebbero me– ~lio osserrazioni !in la crisi mondialo attuale. sui diYM'Si fattori politid o sociali rispf'tto a qucstn <·ri!-ii. ~nl sociali.smo autoritario r, quello liberta.rlo, romo vedo io quu;;ti fenomeni l' su l'iO ehe 6li anar• <·hi(·i potrrbbcro "' llovrebhero fare, S0(•ondo }Q mia opi11ione, per nrrivan:~ alla realizzaziono dolio pro– pri(" idee nel!C' migHorl condizioni e il pil.J intera– ment possibtlo"". Quesl i gli argomcnU; ed in quaulo a.i criteri dPl- 1'A. nella loro t.ra.t tazione, mi paro e-ho quello domi– na nlf' sia c·hP. (• nn errore, concepire la lotta 80dalo. ai fini del progresso umano, come prevalentemcntù Jot.ta .('li da.~iw. li f)rogr,c.sso umano é in ra; •. ,orto 1..:ol n•alizzursi dr.Ila libert3 individuale P. collPtth·" do– gli nomini. <' quindi la lotta. sociale d(-(·isiva. (tuella dw impon~ ;1~li uomini di schiC'rarsi da una t>Mrto o d;1Jraltrh""".' ,! la lotta fT:.f. autorità n lib<-rt-4. Chi ,st:1 r·on J'antorit.i 1·• un 11Pmico. anchf' St} (: proh .. t:.1l'io r. sot·ia.lista: dii si.:: p,~r l:1 lil.w.rt :l (, nu ami<:o. an- 1·ht!'- so é> ,111 bors-hcsP. Mi~conoAc-cndo ciò, P divenendo sempn~ pili auto– ritario. il ~ocialifsrno di classe ba fatto ba a ca rotta: l'avvonire apparti ne ad un sociali6mo Jib-~rtario, umano. clw abbia a basP lo solidarirtà n,~J mutuo rispetto <• tolh?ranza <lei caratteri, tcndonz.e e dìspo· sizioni dì tutti. Il socialismo .autoritario é parte in• tegrante del sistema. sociale autoritar~o attua~·· e perir:i con lui. La salve1.za . sta nel moviment{) lìbor– tnrio. non solo in quetlo piU unitario che si racro– ~liC' intorno all'anarchismo militante, ma anello in (Ju,,llo che in ;:?;ran parte ig-nora. se ste$SO, e si ma– nif<·sta non poco nella ,,ii.a privata. e nelle variP ('Crriuli di libf•rt.à soclalc. morale <1 intellettuale: coopPr:.izione. ~intiaenlismo. socialii:.mo Rpcrim!"OLalo. mlt11"a.zion<'. libPro pensiero. iniziative unitarie (non statali) per la po.ce . per lo svi1uppo indivi<luale o il mutuo aiuto. ppr la lib~rta (non PlettoralC') della donna, f'CC. Qul"titi ultimi movimenti sono deboli. di piccolC' minoranzo: ~ono come un bimbetto accanto a una ~rrn-sa. ,•orazzata moderna. Ma l'avvenirA (~ del bim– ho . .che un ~iorno sani un uomo, .quando la coraz– zata non sarU piti che nn inutile enorme massa di ferro V('Cchio. L'im110rtante oggi P impedire che- la r·orazzata. schia("ci il piccino. Gli elementi di pro– -~resso rJe-bbono sentirsi solidali in questo sropo. rrnprerno oggi. E il loro ~rido tfalleanzn don·ebbe essere: ''Non pili dittature!" Da questi rriteri direttiYi si pu6 comprendere plu o meno lo ~pirito detrA. nella soluzione clell~ varif' queRtioni subordinate. nella v8'1utazione dei fatti rontemporane? ed anche in alcune sue osservazioni c·ritiehe sul!'~nan·hismo. "he se>condo Nettlau. noi1 6 ('0111J)lcta.mcnte esente da clifctt.i autoritari o c:h<· P'()'loSOnodar luogo a coiise~uenze amo:·irnrie. 11 difetto principale é quello di molti anarc:bici di t·oncepirc ran~rchismo come una soluzioue nnic.i deE problema sociale (o comunista, o sindacalista. o, individualista. ecc.), mentre la. soluzione nou 1>0- trebhe essere unica che per c,oerc.;izione. e cioé per misure più o meno ditta.1oriali. completamente anti– a1.1archiche. La soluzione anarchica non potr:.'i. nont e."&Sere variata. a ~:ec-onJa dei luogh[, delle circo· etanze. ùei bisogni, df'llr preferenze e delle pre.di– spoHizioni anch'e!-=SO n1ri(). MoltP questioni 1rat1at.c tl:.dl'A.. che sono subor– dinate cli tem.:: principale. :--ono per6 importantissime Jter se stesse. per quanto fra loro <li.sparate; l'}f'l' · esempio: le origini del:'attuale nazionalismo, la. que-• . ~tione dei piccoli e dei grandi Stati, rapitorti ira capitalismo e <'ri-;;, ll sindacalismo e l"organizza– zione futur~1 de:lht societU. dopo la rivoluzione, i la,·ori danno:.i e auti~ociali e la. responeabilit:\ dei la,·oratori. il metO!do della disobbedienza come r~1t- 1ore de!la c~.duta dei regimi di ferza. come l'(ltt<lere pili effh-a.ce la propaganda anarchicn. ece. ecc. :.\'Jn_. ripetiamo, il dir tutto ri ponerebbe tToppo font.ano.· S€i potremo continuaro le pubblicazioni di questo periodico. forse tradurremo pei nostri rettori qual– che capitolo piu importante del fibra che andiamo N·aruinando. Dovremmo infine llirr- sn quali punti disco1~i.liauo da,Jl'A. Sono "pochi. 1 ipetiamo, e di secondari:;sima importanza; pure a dirli es.iurientf_•mem.-:• e tlimo· s.trativarnente bisognerebbo occuparsene a parte. Lo faremo se del libro si farti una edizione italiana. quando -i lettori italiani possano prima aver sot– t'occl-tio l'oggetto dP.lrcve1:turule critica. Ci anguria• mo t.'he ti6 sia presto; o Yorremn:10 che- ~i faces:;e. in mancanza delrita1iana. un·edizione in fnrn•rese che meaerebhe di più il libro a!ia 1)0rtata dPI lettori europei Q nor.d-amerieani. CATILINA. Libri ricevuti 1n dono Gaspare Nicotri: STORIA DELLA SICILIA NEL· L,E RIVOLUZIONI E NELLE RIVOLTE. - Edit: Ilalian Publishers. 135 BJeecker St. ~ew York. - (l"n volume ài 247 pa:,,!;ine e.on docnmenti inediti \'.' illustrazioni). - $ 1,75. Gigi Damiani: DEL DELlTTO E DELL:E PENE NELLA SOC,IETA' DI DOMANI. ,r Edit. :11iblioteca d<' ·•L"Aùunala dei Rertuttarr· . ·ew--Ym-k. (Ri YOl~~rsi a que.l J>eriodie:o. Box 1 - Stati~n 18. ~e work, :!\. Y.). Rafael Barre!: IDEAS V CRITICAS. - Edit. EdJ– torial '"l..:t Protesta'". Ruenos Aires. - $ 0.50. Rarael !larret: MIRANDO VIVIR. - Edit. Edito– ri:tl "'l,a Protesta'". Huenos Aires. - $ O.50. Bilancio Amministrativo di "STUDI SOCIALI" n. 31 del 23 giugno 19·34 . ENTRATE Sottoscrizioni ~e-edham, Mass. - Tarabelli, a. meizo I. H. i::ott. dollari t, a.I c•,iHnbie . . . . . . . . . . .,. :t. SO· Ascona (8,iu<>r:t). - Dr. R. ~•riedeberg. ~ott. f> a.bb. franchi svizzeri 60. al can:i· bio Cleveland, Ohi-o. - Sott. a mezzo 1. d'A .• parte per ··studi Sociali" del ricavato d'una fe, ,1.ic< :iuola. tra N:anpa.gni ud a• miei il lit febbraio u. s. (altrettanto al '"Risveglio" di Ginev,·a) dollari 9, per vaglia postale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ., Montevideò. - A. Paganelli, abb, ..... . Youngdown, Ohio. - F'. Agnonese, sott. 2 dollari, al cambio 13.50 1.- 4.30 Totale i 43. o~ Himanf)n:ta d31 numero precedente ·• 60. ~6 Totale entrate ! 103.88' USCITE Composizione, carta n stampa del n. 31 Spedizione del 11. 31 (.compre-sa ]·affran– catura) 8?(•:•H~ di corrisponclenza {re4aziono e am· 61. 50 12. 58· mini-straziane) 3.23 Spedizione di libri, opuscoli e arretrati '' 1.11 Spese vario . . . . 2. 50 Contributo a una sottoscrizione pro vit· timo politiche ...................... . 5.- Totale uecite ~ 85.92' RIMANENZA IN CASSA $ 17.96

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