Lo Stato Moderno - anno IV - n.10 - 20 maggio 1947

226 LO STATO MODERNO ogni anno prendere una decisione fondamentale: avendo fatto un calcolo approssimativo delle spese di consumo e di inve– stimento di tutti i cittadini per l'anno che segue - presup• ponendo il pieno impfogo della mano d'opera e considerando i pre:ievi fiscali previsti - esso deve prevedere per quel;'anno un totale di spese ,pubbliche sufficiente a garantire, insieme oon le spese private, un impiego tota!e della mano d'opera nazionale ». Una tale politica è una rinuncia assoluta ai due prin· cipi fondamentali osservati finora ne:Ia pPlitica finanziaria de[o Stato, e cioè: 1) che bisogna ridurre le spese dello· Stato ad un minimo; 2) che gli introiti dell'Erario e le spese dello Stato devono compensarsi in ogni singolo anno. Beveridge oonsidera questi principi dell'economia ortodossa come pro– dotti secondart della teoria classica, la quale presumeva che il pieno impiego della mano d'opera fosse :o stato normale dell'economia e si affermasse automaticamente. Poichè que– sta presunzione de'.Ca teoria &assica non CONisponde alla dura reaità, e poichè in contrasto a questa concezione c'è sempre la possibilità che da una domanda tota:e di ben-i in– sufficiente risulti la disoccupazione, non vi è altra via d'uscita di Que[a che lo Stato stesso crei la richiesta di beni man– cante, e àn questo modo scongiuri iii flagel:o della disoccu– pazione. Come dovrebbe essere fatto un tale bilancio? Siccome ogni politica di pieno impiego de!la mano d'opera richiede simili calcoli, esaminiamo brevemente lo schema Beveridge, basato sui calcoli di, Ka:dor. Le voci principali di esso sono le seguenti: Consumo pri– vato (C); investimenti privati (I}; saldo della bilancia com– merciale (S); spese pubbliche coperte da prelievi fiscali (F); spese pubb!iche coperte da prestiti (P); capacità di produ– zione dell'economia !Ilazionale (CP): cioè valore totale <le:Ia produzione nel caso di pieno impiego del-!a mano d'opera. La somma di C + I + S + F + P è uguale alla do– manda totale di beni (D). Il pieno impiego è raggiunto .<P n è uguale a ·C P. Prima che il nuovo bilancio possa essere redatto bisogna calcolare approssimativamente il consumo privato che è pre– visto nell'anno in questione (C), gli investimenti privati (I). il saldo del commercio estero (S), il quale può essere positivo o negativo, e le spese pubbliche sulla base dei prelievi fiscali previsti (F). Se la somma di C + I + S + F è uguale alfa stima fatta della produzione toOO:e, allora è da attendersi il pieno impiego della mano d'opera. Se .Ja somma è maggiore di C P, c'è da attenders.i una tendenza inflazionistica oon prezzi che salgono, perchè la domanda totale di beni sarà maggiore dell'offerta tota:e. Se invece la somma di C + I + S + F è minore di CP, allora bisogna premunirsi contro la minaccia di una -deflazione con disoccupazione e prezzi che tendono a diminuire. In tutti e due i casi bisogna ristabilire l'.equilibrio del bilancio, e nell'ultimo caso. ciò potrebbe av– venire, fra l'altro,· mediante spese pubbHche basate su pre– stiti (P). Queste le stime fondamentali che devono essere fatte, pur non essendo necessaria per esse l'esattezza matematica. Le esperienze della ,guerra hanno dimostrato la grande · utilità di tali stime; gli stessi metodi possono essere adoperati, e anzi migliorati, in tempo di pace. La base ,di ogni calcolo deve sempre es~~ la capacità di produzione (C P) nel caso Pi pieno impiego della mano d'opera. Beveridge dimostra la sua concezione ool seguente sch& m11 di ,biJ;mcio preventivo per l'anno 1938: (in mi:ioni di Lire Sterline) I I Speu nel mo di pieno impiego dello Spese eU~tti- mano·d'opera,raggiuntoper meno di: "''.nu p1tno 1• possibilità 2• pouibililà 13• possibilitl . 1mp1ego della (spese (politica li- (riduzione I manod'opera pubbliche) I naozìariaor- di prdini 1 todona) fiscali) Spese per consu- mo privato (C) 3.510 3.755 3.135 4.045 Spese per investi- menti priv. (I) 420 460 460 460 Saldo deHa bilan- eia e o mm e r- ciale (S) . -55 -130 -130 -130 . Spese pubbl. CO- perte da pre- lievi nsca:i (F) 725 860 1.710 460 Spese pubhl. CO- perte da presti- ti (P) . 75 230 o 340 Capacità non uti- lizzate 500 o o o Capacità di pro- duzione (C P) . 5.175 5.175 5.175 5.175 Spese pubbl. to· tali (F + P) . 800 1.090 1.710 800 A u m e n t o delle spese pubbl. ef- fattive . 290 910 La seconda colonna della tabella rispecchia le cifre ef. fettive dell'anno 1938 per l'Inghilterra. La cifra di 500 milioni di Lire Sterline per capacità nan uti:izzate è stata calco:ata in base al fatto che con il pieno impiego della mano d'opera i: 97 per cento di essa sarebbe stata occupatia e che in questo modo la produzione nazionale sarebbe aumentata appunto di 500 milioni di Lire Sterline. Su C ed I lo Stato - se si tratta di uno Stato non .autori– tario - non ha che u1ùnf.uenza indiretta. Tutt'e due le voci sono determinate da: livel!o dei redditi, il che vuo: dire che le spese private aumenteranno se i redditi aumentano; i red– diti a loro volila -aumentano so:o se qualcuno spende di più. Su F e P lo Stato può esercìtare un'in-fiuenza <liretta; deve però sempre tenere in considerazione il fatto che le spese sta· tali a loro vol'tia inf.uiscono sui redditi dei singoli cittadini. Se lo Stato spende di più - sia in base a prelievi fiscali, sia in ·base a prestiti - il totale dei redditi individuali aumenta, il che a sua volta inf.uisce sul consumo privato e sugli investi· menti privati. Non ci è consentito di discutere qui tutti i partioolari delle tre ,pos~ibihtà· proposte ne:,:o schell)a di bilancio: sono esempi generali, e possono essere modificate a 5econda dei casi. C1 limitiamo a Jiare brevi osservazioni in merito a ciascuna. La l' poss'ibilità prevede un aumento del:e spese pubbli– che senza aumentare :e tasse e le imposte. L'aumento dei pre· lievi fisca!i non è che una conseguenza de:J'aumerito dei redditi privati ottenuto mediante la politica di ipieno impiego, I mezzi per l'-aum{lnto delle spese pubb:iche sono stati procurati con un aumento del debito statale di 155 milioni di Li1:\ Sterline. La 2• possibilità prevede una politica finanzi-aria ortodossa per raggiungere il pieno impiego. I mezzi per l'aumento delle spese pubbliche sono stati procurati oon un considerevole 3u– mento delle tasse, in modo da evitare ogni debito statale. Gli aumentati prelievifiscali cau~no Uila riduzione del eonsum 0

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