Lo Stato Moderno - anno IV - n.10 - 20 maggio 1947

236 LO STATO MODERNO NOTE QUINDICINALI Contraddizioni statunitensi La maggioranza repubblicana de!Je due Camere statunitensi, di un parLto cioè che nel 1919 sabotò Ja (POlitica d'impegni europei di Wilson in nome deli'lsola– zionismo e che nel 1946 ha trionfato nelle elezioni intermedie in virtù degli errori di Truman ma anche delle pro~ prle promesse di riduzioni drastiche di tasse cioè di spese, si trova continua– mente d: frorne al auenuna: sottrarre ga Stati Unili allle proprie nuove e co– stose responsabilità mondiali. ripelendo sia pure su scala diversa l'errore del– l'ailtro dopogui:.rra. o venir meno alle prome$e elettoralidi~vi fiscatli e di rigorosa economia nelle spese. Il ore– sidente Truman conosce bene tali sen– timenti contraddittori dee! partito av– versario. ma sa anche che esso nel:a sua grande maggioranza è dominalo da una avversione invincibile per il comuru– smo e per Ja Russia sovietica e che solo giocando su questo feroce anticomuni– smo è possibile indurre la maggioranza repubblicana ad allargare i cordoni del– la borsa; così, ogni richiesta di spesa :-nternazionale deve giustificarsi come rivolta contro il pericolo soviet.ico. al– tr-imenti rischia di venice rigettata. Di questa si.waz:one l'ultima ,prova si _è avuta ,pochi giorni or sono: 1'8 maggio Dean Acheson. sobtosegretario agli E– st.eri. dn un discorso tenuto a Cleveland attennò che gli Stati Uniti, con un va– sto piano di credili dell'ordine di 5 mi– Jiardi 'dd dolwari, devono :f:,nanziare le importationi dei, ,paesi coosumatori di merci americane dissesta ti dalla guerra e contribuire alla rein.serzione nell'econo– m:a mondiale dàia Germania e deLGiap– pone. ili discorso ebbe larga eco ~ella stampa di tutto il mondo che commc1ò a pa1'lare di una nuova Jegge Affitti e Pres,titi destinata stavolta a1la pace an– zichè aÌlla .guerra; \Se<nonchè già il 12 maggio Ila C-asa Bianca annunciava l'ac– cettazione da parte di Truman delle di– missioni di Acheson. Tutto lascia rite– nere che l'esonero di Acheson sia stato suggerito dall'opportunità di non spa– ventare 1a magg:oranza repubblicana ancora !Percorsa da velleità isolazioni– stiche. e comunque ainsiosa di econo– mie, con un piano di cosi vasta portata; tanto più <lhe solo :•l 15 maggio. con un buon mese di ritardo sul ,previsto, il Congresso ha varato il progetto di aiu– ti per 400 milioni di dollari a Grecia e Turchia, men.tre è ancora incerta l'ap– provazione integrale della richiesta di 350 milioni di doJlari per soccorsi post– U.N.R.R.A .. ,bloccala dalla Camera con una. ,proposta di riduzione a 200 milioni di dollari ,nonostante P:li &forzi di Tru– man. di ,Manshall e dello &tesso senatore Vandenberg, autorevolissimo ra[lore– set.nante del !l)artito repubblicano. Se il progetto l(ld; soocorsi !POSt- U .N..R.R.A.pas– serà nella .f~a ,voluta. allora - e solo allora - "'si potrà ,pensare di for– zare la mano al Congresso ,per altre e– rogazioni di spese. Decisamente il pia– no di Aoheson, pur essendo conforme agli scopi della dottrina Truman. non è ancora maturo nell'opinione pubb:ica. Gran Bretagna indebitata Men'tre negli Stati Un.ili si discute sulla convenienza o meno di fare nuovi crediti, in Gran Bretagna in queste set– timane si ifa gran discutere sul modo di non !Pagare i debiti con tratti con mezzo mondo durante la guerra. per la somma imponente di 3500 milioni di ste.ruine. Fra i cred:tori principali fi– gurano: India (1250 milioni). Egitto (470 milioni) Australia (225 m:lioni), Irlan– da (190 • milioni), Airgentina (126 milio– ni) Nuova Zeian.da (91 mii:oni), Bra– siil~ (65 milioni). Infatti i.n ba!Se. ru fa~ moso accordo finanzrl.ario con gli Stati Uniti del 5-12-1945, la Gran Bretagna dovette illliPeg,narsi a far si ohe entro i•i 15 luglio 1947 i suo: creditori otte– nessero la disponibilità dei dollari o la convertibilità :n tale moneta delle ster– line a suo tempo prestatele e rimaste si.nora bloçca.te . Ln questo modo gli Stati Unili Si sforzavano di mettere a dispo– sizione degli aCQu~renti di merci norda– mer:cane in.genti qua-ntità di mezzi di pagamento. così da incremen,tare le loro esportaz:oni. I negoziatori britannici dell'accordo del 1945 hanno però otte– nuto la possibHità di distinguere i saldi debitori in sterl:ne in tre categorie: quelli che sono immediatamente con– vertibili; quelll che sono rimborsabili mediante pagamenti parziali a comin– care dal 1951; quelli clte possono essere annullati o decurtati, considerandoli come contributi di guerra. Avvicinan– dosi Ila scadenza del 15 luglio, la Gran Bre.ta,gna tratta con ciascuno dei credi– tori ,per ottenere l'annullamento o la riduzione del debito, sostenendo di aver combattuto e vinto la guerra anche per J suoi creditori, tutti più o meno di– rettamentetninaoc.iati d-ai:J.'eventuai!eviL toria del Tri:parlito; se non le è possi– b.i:e ottenere un contributo di guerra, ei,-sa mira almeno :al iconsw:damenlo del debito in un prestito a lungo ter– mine senza interesse o con interesse bassissimo (0,50 %). Naturalmente trat– tative del genere hanno dato risullal: diversissimi a seconda della natura più o meno amichevoLe dei rapporti esistent: ca,n la Gran Bretagna. Se i Dominions britannici hanno infatti aderito abba– stanza facilmente a ·condonare una par_ te del loro credito e a consolidare iJ re– sto a con-aizioni non troppo onerose. al– tr: hanno invece mostralo la massima incomprensione per la tesi britannica insistendo ,per essere pagati sino all'ul– timo scellino, ed entro un term:ne mol– to vicino. Più intransigent,i di tutti si sono mostra1Ji: India. Egitto. Argentina e Brasi'le. L'Argentina si è già accor– data, facendosi. cedere il pacchetto a– zionario di dieci compagnie ferroviarie e di molte altre imprese di proprietà britannica; il Brasile sembra voglia rag-_ giungere scopi analoghi. In tal modo la Gran Bretagna verreibbe a perdere la maggior ,parte di quegli investimenti industriali disseminati in tutto il mon- do che consentivano al suo popolo un livello di vlta a:trimenli jmpossibile data la sua bilancia cornmerc:a1e sem– pre e gravemente passiva. D'a:tra part~ la Gran Bretagna non può assoluta– mente pagare subito perohè ciò deter– minerebbe una gravissima inflazione; così, di .fronte alle pretese dei suoi cre– ditori. più intrattabili di tutti India ed Egitto - ossia : maggiori, - essa è costretta. alla vigiha deLla scaden– za. a minacciare di non far ~ronte ai suoi impegni. Il 6 maggio il cancelliere dello Scacchiere Dalton ha inialli a– pertamente diclhiarato: • L'Inghilterra ha visto a poco a poco accrescersi i suoi de'bi<!.ie questi sono stati i frulli dehla sua vlttoria. E' un peso ingiusto ed insopporta•bile imPostoci da coloro che han.o di,v:so con noi l'immenso sfor– zo bellico ... L'Inghilterra è ,potente, ed :1 suo rifiuto a rispondere d'impegni fa– vo:osi che o'trepassano non :;olo i suo: mezzi. ma anche ogni limite di ragio– nevolezza e di fair pl.ay, sarà esso stes– so un segno della sua forza •. Ragiona– mento per no: mora:mente irre.12rensi– bile Valloni contro Fiammingbi Il contrasto tra F:amminghi di lin– gua e di stirpe germanica e Valloni di lingua francese e pi slirp~ celtico-Ialina è uno dei motivi dominanti nella sto– ria e nella vita deù piccolo Belgio. In passato i Valloni costituivano la mag– gioranza, Bruxelles era città prevalen– temente vaLlone. la lingua ufficiale er_a il !rance-se; auora 1 1''iamminghi si agi– tavano. rivendicando l'uguag:.ia11za lin– guistica deJ fiammingo nella scuola e nella vita pubblica e minacciando ta– lora. per bocca dei più scalmanati, ad– diri tlura la secessione e l'unione con la o:anda, abitata da popolazione etnica– mente e .Jingu:sticamente aUine. Poj. un po' alla volta le cose cambiarono grazie all'indice di natalità fortemente diver– so: ora i Fiamminghi sono nettamente la maggioranza, Bruxelles è ormai una città fiamminga, i Valdoni non hanno neppure la SPeranza di equ:liorar~ o rovesciare in avvenire la situazione. D1 qui i congressi valloni del '45, '46 e '47 nei quali essi hanno <tentaito di formu– lare un orogetto di revisione costitu– zionale in senso federale: due stati, Fiandra e Vallon:a, ed 'Una ri~~ione fede– rale (Bruxelles), ciascuno con una ca– mera {"eg:onale; un Qotere legislativo centrale costituito da una Carnera for– mata dalla riunione delle due Camere regionali, eid un Senato eomposto su basi ,paritetiche dJi Fiamrningh: e Val– loni. Ma il ca,ngresso vallone di que– st'anno. tenuto a Namur il 3 e 4 mag– gio ha rivelato in seno agli stessi Val– loni ,profonde divergenze. per l'ostilità dei cristiano-sociali al progetto, così che questo per iJ momento appare i111attua– bile. L'agitazione ,vallona non sembra però destinata a cessare tanto ,pr.esto. Ar. B. Direttore: MARIO PAGGI Cond. respons.: GAETANO BALDACCI Stabilimento '11!pogra.flco: Via Senato, 38

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