Lo Stato Moderno - anno IV - n.7 - 5 aprile 1947

LO STATO MODERNO 161 Non vi è poi bisogno di aggiungere che l'ingerenza dello stato nella vita privata dei cittadini è semplicemente intolle– rabile: un bravo liberale come Rémy de Gourm.ont, non sospetto di puritanesimo, ~anciava i suoi strali più acuti contro il furore rego'.amentatoi;io dei governanti, furore che viene particolarmente eccitato daTI'amabile sesto senso. non dico per la dignità, ma per la libertà e' la volontà mdrviduale. Si depreca lo statismo: è necessario di incominciare a distruggere la sua espressione più oscena. Si depreca lo sÉ~t– tamento umano: è tempo di porre fine alla sua manifestazione più odiosa. Il sistema di raccogliere un certo numero di donne in dati luoghi, e di incitare tutti gli uomini a frequentarle, il sistema di creare vo:utamente una forma di poliandria, poli– gamia e promiscuità talmente mostruosa da essere sconosciuta perfino alle bestie, il sistema di ridurre le donne a numeri di matricola e g:i uomini a masse di pecoroni anonimi ed inco– scienti, non può essere tollerato da chi abbia qualche rispetto, Come donna e come convinta individualista, mi auguro che tutti gli spiriti liberi insorgano contro la tirannide statale, 'Contro la tirann:ide pseudo-scientifica e rivendichino per la donna il diritto di non essere marchiata come una bestia, e per tutti i cittadini il diritto di non farsi complici di nefande illegalità e .di non subìre controlli che li umiliano e li degradano. ANTONIETTA DE SILVESTRI RASSEGNA BIBLIOGRAFICA BEAU DE LOM:l!:NIE: Le responsabi– Utà delle dinastie borghesi - Longa– nesi e C. ed., Milano. Diciamolo subito: è il libro di un av– versario; . un nazionalista, un legitti– mista, un antisemita. Ma è un'opera piena di ingegno, di sa~acia storica e di acume ,politico. Un'altra prova, tra le tante. che un'opinione ,politica è que– stione di gusto, di adesione ,passionale e irreflessiva, più che di cultura e di intelligenza teorica. Beau De Loménie appartiene evide11temente a quella specie del genio ,politico francese a sfondo reazionario, più innamorato del– l'altro ieri che dell'ierl, sognante Im– possibili restaurazioni, ma che per so– gnare adopera i più freschi materiali della tecnica moderna. Come il conte 114 Montlosier sotto Napoleone. nOIIIChè ma-e l'a,poloina del– la Monarchia accusa questa di avere uccisa la vera F>ra'll!Clia., fa Francia feu– dale, così il De Loméni:e non rimpian– ge nè il mondo liberale nè fa mona1:– chia orleairrlsta. ma l'uno e l'a.Ltr,a,In– colpa di essersi sempre opposti a~ pr0- gressivo svitupoo della• Monall"Chia Il– luminata de<!BOi!"'boni.E muove Questa appasslomita d:lite$a a lfavsore di un passato ormai irripetibile e contro una s'orla che orrn'a~ è sottarnto da capire, arm!ato d~i sta,umenti più moderni della critica storica. e persino di un apprezzamento marxistico oosl acuto dei fatti sociali da far invidia a· uno scrittore di sinistro. Del ,resto lo stesso titolo « Le Re9Ponsabilità delle dina-, stie booghesl • da,rebbe più l'impres– sione di un saggio .naJ'-o in ambiente so– c;alista ~ n'OI'Ide'fil'·opera di un legittl-· mista. r Una volta chla,rlto con quaH occhi n De Loménle ,guan-da alll18storia - e la verità nasce proru-lo soltanto da!Ja sin– tesi di queste viste parziali - c'è da ns~rva,re ohe la: libro OODltleoedi più P di mee;lio del molto e del succoso che eià nrom.ette nel rtitolo. Non è solrtant-0 un acre discorso su>tli egoismi delle erandi famiglie borJ;!hesi, ma è una vera e comniuta storia di Francia. dalle orl– eini rivoluzionari~ !della borehesla al Primi 'Passi della tem.a repubblica (è annunr.iato un secondo volume fino alla catastrofe del '40) vdsita da un ane:o'.o chk Potremmo chiamare. con vocabolo noto alla vita itali811113. « del trasformismo•. Le e:ram:li e potenJt1 :&imi-glie del11"\ ln– du"Ìlt"iae dellJ.e fi1'1181112le sono anailizza~e S011'ilrnente.nel Joro vari e trasformi- stici trapassi, dalla riverenza a Napo– leone ailJia 1'aTV'8Jta e sottile opposizione a Luigi XVIII, dal trionfo sotto Luigi FiUppo all'astuto lmbatll'8rgliamento del– la repubblica del '48, dalia discesa e dal– l'abile ,rlsa•ll:re sotto t1 secondo impero al sabotaggio (che in irea,l!tà fu assai me– no cosciente e voluto di quarnto sembri polemicamern'e aJ De Loménie) deHa seconda RestaJurazlOille e a.lila :fondazio– ne della III RepubM1ca. sotto IJ segno della conservazione sociale. Naturalmernte II De Loménk In aue– sto suo assurdo e antistorico ipartegglare per il passato col'lltro la storia come si vle41e creando. si è inibito di vedere ol– tr:e Il far'!to polemico bol"ghesì,a-Borbonl, il gran'de e positivo svUuppo della poJl– tioa contemporanea: e 1-a sua >rl'Pe<tufa osservazione circa il rrra.!(gior :relo fiJo– operaio del Monairca iri900tl1Jo alla cru– dezl'J3.lrn.feressata de!l•ledinastie bore:he– sl, non m~nca di un certo illuminismo è:a,t!tollco.Incapace di com'PTierndere che le forze de!lla storia o si ,liberano da so– le. o saranno semore iprlgloniere: ma,ga– rl <l'<>l libera.tor.e. Ma ourntl assun,'i ana– cronistici sono po\ soTirettl da un cosi vlvo e 3ucldo lntenidlmentn d',.1 :flat-to PO– lltloo. da una analisi oosl vil'!orosa del nessi sociali del0oastoria eh.e la contrad– dizione. l'<lddove la si a,vverte. finisce col divertire. come una re,ppres~zlo– ne di Shakespeare In costume moderno. E qu'P.Stolnotendimenrto del slne;olo faJl– to oolitico senza inJtendimenti della sto– rl a è 1Ja nito più 'Pregevole 'l"òe!'C'h è J,a rui,r– ra zlon e è tu1J1ia coo.testa di fatti. senza divagazioni, dove :pur ,lla teoria si s'cor– J;?ecome lo scheletro del racconto, a 'CUI tià irdbustezza serwa a,ppesailltirfo di di– .e:ressionl. Alcun~ nn!Jar,;onil Simo 'OOl · piene di echi e di rl~rimentl attuali e conv&1rebbe non aibbandona.rle al sem– plice discorso ire-oonsivo. Quando a·d esem'Pio. a proposito di ce-rto affarismo lmoerarn.·te sotto li se– conldo lmlpelrò scrive: « E poi una parte. ui:i,a parte troppo g:rossa del capitali, restaiva nelle mani di mediatori lrre– sponsa-blll e sempre più esi,gen1'i che prendevaoo ,J'abltudiD(! di vivere e di MU"icchlrsl a soe>se dello Staitio. contl– -,uando 18 arederie - più o meno jrn buona :f,e,de- di J,a,vm,amecol noro da– nan-o e oon queNo di oomm:mdatarl pri• valti.. Arrivavano a perauarlersi senza dorzo di ,pratkaire 118 più ortodossa ·del• le economie llberall.l. E In =iatà oratl~ ca'V'MIO già ~ila che 010ipotremo mol– to più giustamente chiatna!l"e l'eoonomia acca,par-rata •, non fa soltanto una dipin– tura precisa di un costume di un'epo– ca, ma,.arricchisce il ,panorama SO'Cialedi una definizione che gli economisti con– temporanei awebbero g,roin torto dl negligere. Ma questo curioso tipo di legittimi– sta è COiSÌ pd]iticamente sca~trito da non risparmiare colpi nemmeno a,l tra– diz:ion'ale alJ>lea,to di tutti i nostalgici; e. a proposito del secondo periodo della Restiaurazione e dl certe 1Jrasmodanze clericali non esita a scrivere: « Il clero da parte sua, sentendosi sostenuto, si era messo a manifestare delle esigenze Inopportune •· E anche qui si ricava un prezioso lnsegnamenito: chi, In dipen– denza di ouaJsivog!ia prirndpio ama lo Stato, diffida deHa Chiesa. E chi po– trebbe .n.egaire Ja atlluaJiità di questo at– tegglamen1t'o? lll'atra,Jmen>te, dà buon llrancese due volte «realista• nK>n aipprova l'aiuto dato da NapoleonJe III aJl'tmità Italia– na. e chiama nazionalista il Oa,vour. di cui gli sfugge c.orniPletamerute lo spirito di aiuten,tico lioora•le europeo. Ed ecco poi colpita nel segno •una delle ragioni di debolezza delfa. nascita della III Re– pubblica, quel g,ran male del confonnl– ·•mo che In qualche alltro posto ha a4li– gnato tradendo pri,ncipli e in'CUrvando schiene: « Grave errore è di non tener conto che la maggior parte delle belle camere di a.Jtl runzionairi e di accade– mici si :flami:o a forza di un <prud~te e tim~do conifonnismo, molto indicato a ,,on d111Te nessun solido appoggio a nes- sun. ,-egime •: 1 E inlflne, per chiudere oon un!a cita– zione di assollllta attualità ,per noi, ecco la gran oonfuslone dello sc'hieramentc politico successkro ai11,a caduta dell'Im– pero, ed ecoo la n~là di menaire Il can, pe1r l'ala menillre Je cqse si fanno brusche: « Jrn !breve. s}a da uoo parte che dall'altra, lnv'ece di affrontare con chiarezza l'insieme dei grandi problemi, ~i ce!"cherà con:Unuameme di prendere la tangente. Si darà un posto spropor– zionato aqJe discussioni scolàstiche e re– ligiose dietro le quali vemranno dissim11 late ogni soMia di combinazioni meno conifessabili •· •· Cosa c'è di megJlo del l_lbro di un a:v· versaorlr;>che vi conforta nella vostn pa,tleglla? Vl'ITOR

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