Lo Stato Moderno - anno IV - n.7 - 5 aprile 1947

164 NOTE QUINDlCINALl La cri si belga 11 20 marzo si è chiusa con la for– mazione di un nuovo ministero, pre– sieduto dal socialista Spaak, la crisi ministeria1e bel,ga linizia~i il giorno 11 con le dimissioni del gabinetto Huy– smans. Col Ollovo governo, composto da otto socialisti (Spaak detiene con la presidenza anche il portafoglio degli Es~) , 111ov:e 1;ristiano-socialt e due indipendenti, viene creata la possibili- tà _di una vita pai11Jamentare mimo ln– qweta ed incerta, dato che li nuovo governo si appoggia su una fortissima maggioranza in entrambe Je Camere. Ben diversa era invece la situazione del precedente gabinetto che contava Sll di una maggioranza di pochi voti alla Camera e di un solo voto al Sena– to. Oiò aveva avuto ,per conseguenza un'estrema tensione_ ~egld spiriti, es– sendo sempre possibile che l'opposi– zione , approfittando della mancanza forzata a-oche di un solo membro dei par– titi di maggioranza, riuscisse a pro– vocare )tna votazione qualsiasi al Se– nato per mettere li governo in mino– ranza. In ivarie occasioni il governo si era visto costretto a rinunciare all'i11- vlo .iil'estero in missioni importanti di alcuni _dei suoi uomini più esperti, membI"ì della Camera Alta per non pri varsl dei loro voti in cas~ di biso– gno; d'altra parte l'opposizione, sem– pre in agguato, Si era rtliutata espli– citamente di consen tlre alla vecchia usanza pal1iamentare. secondo 1a qua1e, in caso di assenza forzata di un certo numero di rappresentanti della mag– giora=, <\1Il numero uguale di rap– presentanti della minoranza . si aste– neva nelle votazioni. Nonostante ogni precallzione del governo era tuttavia già accaduto due volte - nello scorso dicembre e ~ù recentemente il 6 mar– zo - che 4n una votazlone si registras– se un egual numero di voti favorevoli e di voti contrari alla proposta gover– nati.va , cosa questa ohe in base alle cons.lletudini parlamenl.ari belghe Jl– vrebbe importato il rigetto del proget– to governativo e le dimissioni del go– verno. Il primo ministro Huysmans isi era però rifiutato in entrambi i casi di dare le dimissioni sostenendo che la votazione era stata ottenuta solo per l'essepza pw-amente pecaslonale di rappresentanti dei partiti della coa– lizione governativa. Ma se aa situazio– ne parlamentare era difficile, non me– no difficile era quelia interna del ga– binetto costituito dai tre partiti socia– lista, comunista e liberale, con pro– grammi completamente diversi sopra– tutto in materia economica; più volte gli dnrem i contrasti erano sta.ti supe-ra ti sol1ian,tograzie all'abilità del Primo Mi– nistro che si mostrava ben deciso a mantenersi al potere nonostante la forza delll'oWOSizione e le difficoltà ministeriali. Senonchè, in questi uiti– mi tempi i contrasti si erano andati tacendo più forti e, dopo la clamorosa dimostrazione di reduci che ebbe luo– go il 2 marzo scorso a Bruxelles e che impressionò per la S'.llaimponenza tut- to il paese, la crisi divenne inevitabi– le: l'impossibilità di accordarsi sul nuovo prezzo del carbone ne costitul la ragione, o forse il pretesto. Data ]'im– possibilità ormai evidente di ricosti– tuire un governo tripartito con la partecipazione delle stesse forze poli– tiche, non Vi era altra alternativa che li ritorno alla formula dei governi di coalizione 1ra socialisti e cattolici. in auge ,prima della guerira e poi abban– donata negli anni scorsi soltanto per li disaccordo circa la q)1estione di re Leopoldo. Sinora infatti si può dire che la politica belga fosse dominata da tale problema: socialisti, comunisti e libe– rali chiedevano l'abdicazione del re a favore del principe ereditarlo Baldo– vino, mentre -i cristiano-sociali invo– cavano un referendum popolare per decidere sui rl torno O meno del re. La formazlone re~luvamente rap1da del governo lascia supporre che la que– stione sia stata accantonata per H mo– mento, Jasciando all tempo il compito d1 risdlverla: o! si attende dntatti ohe, con la orma~ prossima maggiore, età dea principe Baldovino, Leopo1ao possa in– dursi più facilmente a rinunciare a fa– vore del figlio con atto spontaneo e non sotto la pressione dei partiti a lui avversi. Le difficolta di Ramadi~r Negli ultimi quindiCi giorni il di– battito sull'Indocina ha dato luogo ad incidenti clamorosi all'Assemblea Na– zionale per lo scontro violento delle inconciliablli passioni degli )10mini che siedono alle ali estreme del parlamento francese. Ii comegno ambiguo dei co– munisti, che autorizzarono i loro mi– nistri ad approvare i credi ti necessari per l'dnvio di .nuove truppe in Indoci– na, ma poi decisero in Assemblea di astenersi dal votare i credi ti stessi, porse facile pretesto al rappresentanti di destra per accusarli ancora una vol– ta di tradimento degli doteressi del paese e rinfacciar loro la condotta se– pita dal partito comunista e dai suoi capi dallo scoppio della guerra sino al 22 giugno 1941, data d'iniizio de1le osti– lità della Russia. Quando già si cre– deva che le dimissioni del gabinetto fossero inev'itabili, si è rtrovata una formula di compromesso in base alla qua.le la votazione unanime dell' As– semblea (411 voti contro O) è stata con– siderata sufficiente, nonostante l'asten– sione dei comunisti, per garantire la continuazione del! presente m.inisrero. Resta nondimeno il taitto clbe il pre– cedente cosi creato, dn base al quale l.a solidarietà ministeriale non implica più la solidarietà pa_rlamentare, può essere facilmente sfruttato da altri partiti per awavare ancor più -la già grande con– bcsione della vita parlamentare france– se. La situazione rimane pertanto estre– mamente tesa sotto tutti i riguardi: ministeriale. parlamentare, economica, finanziaria cd internaziona!e L'ostili– tà mostrata dai comunisti in una que– stfone di tanta i!rnportanza come quella indocinese, nella ct,1ale più ancora che l'Indocina è in gioco tutta l'Unione francese, non è certo fatta per creare quell'unità nazionale che solo può con– sentire di superare una fase tanto a– cuta della vita i.nternazionale. Anche se il co_mpromesso fu raggiunto, sem– bra sia stato ottenuto per il desiderio di non compromettere la posizione di Bidault alla Conferenza di iMosca; ed è certo tuttavia cb'esso !u troppo fati– cosamente conseguito perchè lo si pos– sa considerare come un elemento del tutto positivo. Più verosimile è il fat– to che anche in Francia, come in altri paesi, la situazione ,parJamentare ri– specchi una situazione politica tal– mente divisa e frammentarla da non offrire altra possibilità, in regime de– lmocratico, all'infuori di governi di coalizione a base cosi ampia e contrad– dl.toria da screditare do stesso sistema democratico. E imatti, ia coincidenza non è casuale, per i .prossimi giorni sono annunciati vari discorsi del generaie De Gaulle. · . , , Misure anticomuniste N otlzie ancora non ancora ufficial– mente confermate lasciano ~pporrc imminente la pubblicazione, sia in America, sia in Inghilterra. di disposi– zioni che tenderebbero ad impedire la infiltrazione di elementi « comunisti, fascisti e sovversivi• nell'apparato am– rnlinistrativo ed esecutivo dei due Sta– ti anglosassoni. Queste misure che tro– verebbero la loro giustif!r.a~ione nei rls:llltati dell'Inchiesta condotta nel Ca– nadà sull'attiv,i,tà di ~ionaggio dei co– munisti durante la guerra e nelle rive– lazioni ~U! Joro metodi d'infilh•azi Jne contenute nel ilibro di Kra~o re– centemente pubblicato in America. Io scel.si la UbeTtd, non ·sono state ancora confermate da dichiarazioni ldficiali; è però estremamente sjgniticativ.o il fatto ohe sul ·New York Times dei giorni scorsi I comunisti americani abbiano, in una Intera pagina pubblicitaria, m.esso in guardia l'opinione pubblica americana da misure che verrebbero seg)ti,te presto o tardi da altre contro I sindacati e la libertà di associazione In generale. Un'indiscrezione giornali– stica non è certamente una notizia, JD3 un'indiscrezione, su tale delicatissima materia e in cosi delicato momento, merita di essere segnaolata, se .non altro perchè dndice di -una possibile lotta a fondo :6ra due mondi che, ll)roprio per il fatto di richiamarSi a due concetti di– versi della democrazia paiono talvolta avviarsi alla soppressione di essa. Co– munqlle, gli accenni polemici contenuti nel recente discorso di Truman, contro le minoranze che minacciano l'integrità territoriale di Grecia e Turchia, potreb– bero avvalorare l'ipotesi che l'indiscre– zione abbia qualche fondamento di ve- rità. ' Ar. B. Direttore: MARIO PAGGI Responsabile: GAETANO B.AWACCI Stabilimento '11!poera.tlco: Vu Senato, 31

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