Lo Stato Moderno - anno IV - n.7 - 5 aprile 1947

.LO STATO MODERNO 159 cuzioni ed i massacri fatti ad opera dei Turchi ; dei Curdi. Le attività degli armeni in Egitto sono le più varie: dall'arti– gianato al commercio, a'.le :ibere professioni, all'industria, co– me per esempio quella de:Je sigarette, che è un monopolio si può dire deg:i armeni. Ora la Russia dopo aver dato in Egitto a chi yoleva la cittadinanza Tussa de:Ja repubb:ica di Erivan, ha aperto un ufficio per il trasporto gratuito deg:i emigranti fino ad Erivan, via Alessandria-Batum, ed ormai i primi trasporti dovrebbero già essere avvenuti; natura:mente su navi battenti bandiera russa. Non c'è dubbio che questo sia un successo per la politica russa; e altri successi, se si vuole più .comprensibili data la situazione degli armeni in quei paesi, li ha avuti in Siria e ne: Libano dove vivono forse 150-200 mi:a armeni. Ben diversa la situazione !_oro in questi paesi che non in Egitto, ·situazione in gran parte dovuta a::a povertà dei paesi in sè ed al:a data in cui è avvenuta l'emigrazione. Nelle vecchie colonie armene, in genere composte di commercianti, vi è del benessere dif– fuso; assai meno ne:Je nuove, composte di scampati ai massa– cri della Turchia di Kemal, o ili giovani discendenti da questi; di questi ultimi mo:ti hanno già risposto a:J'appe:lo della vecchia Armenia avviandosi per via di terra. Non pare invece èhe, per ora, la cosa abbia avuto suc– cesso nel:e colonie armene di America, del Be:gio, di Francia, Invece da[e regioni russe limitrofe ali'Armenia, da:Ja Georgia e dall'Azerbaigian russo una corrente assai importante di emi– granti si è trasferita entro i confini del:a repubb:ica armena. Tutto concorre a pensare che si voglia costituire uno stato popo:oso, che ben presto chiederà per i suoi cittadini lo « spazio vitale » nel:e provincie 'limitrofe, nei secoli popolate in parte da armeni, cioè nelle provincie di Kars e Ardahan. A dar rinforzo a quel:e richieste ci penserà poi Mosca dove si fanno piani d'avvenire di ambiziosa portata: e cioè •aprirsi strade verso i mari, attraverso Iran. ed lrak al mal ca!do' ili Persia, attraverso la Turchia al Mediterraneo, forse attraverso l' Afganistan all'Oceano indiano, e per interposti stati oggi quasi· liberi, domani forse aderenti a!l'U.R.S.S., affacciarsi a!- 1' Adriatico ed all'Egeo. · Trattandosi di mare, è evidente che chi deve raccoglier il guanto è la vecchia Inghilterra, che ormai estenuata dovrà passar!o a:la nuova nazione egemonica: g;i U.S.A. Ma saranno' finiti i tribo!i per gli armeni? Con ta:i protettori c'è da dubitarne. ROLANDO BALDUCCJ UNA FORMA Dl Sl'HIAVJSMO S1 ATA/.,E E' tempo che .l'opinione pubblica si interessi seriamente del problema della prostituzione: seriamente, e cioè non solo leggendo gli scandalistici articoli sulle «segnorine». Ben 31.000 donne sono state arrestate l'anno passato dalla squadraccia del malcostume nella sola Milano: ciò significa 31.000 ricatti, ar- • bitri e vessazioni. Se il senso d&Ja le.galità f asse vivo nel no– stro popolo, sarebbe accaduto un pandemonio. Già Crispi ave– va iniziato la campagna abolizionista, ed il movimento abò– liziunista era fortissimo in Italia prima del fascismo: fu il fa– scismo che soffocò ogni voce di libertà e di civiltà, e impose il silenzio sulla questione. La «crociata» iniziata del cattolicesimo in Fra111cfa, le ora ai suoi inizi anche in Italia sotto l'impulso di ignominiosi fatti di cronaca (ripresa su vasta scala della « tratta delle bianche » ecc.), impone uno spregiudicato esame del problema 'della pro– stituzione: e in questo spirito la signora De Silvesfri esamina le iqcongruenze inumane de],/a sua attuale regolamentazione. La rego:amentazione de:Ia prostituzione, istituita in Francia nel 1802, estesa a quasi tutti i paesi del mondo, ed in seguito abolita in quasi tutti i paesi del mondo, non è costituita esclusivamente da!la tol'.eranza. di case equivoche, ossia del lenocinio e de::a tratta, come pensa il pubb!ico uia!e informato, ma dalla iscri2lione de:le donne, siano esse rin– chiuse in luoghi speciali od isolate, e da:la imposizione del!a visita periodica e deEa cura coatta in caso di ma!attia. La punizione de: reato ili lenocinio, anche se pommesso a danno di maggiorenni consenzienti, porta a:la proibizione di gestire case di prostituzione: no~ -alla abo:izione della iscrizione e de:Ja sorveglianza 1;anitaria de:le donne isolate. Anche l' abo– lizione della iscrizione può non essere abolizione asso:uta de:la regolamentazione, ma trasformazione del:a regolamen– tazione in ciò che gli abo!izionisti chiamano neo-regolamen– taziQne, ossia legis:azione sanitaria esplicitamente o implici– tamente diretta contro .Je prostitute. A:,cune leggi sanitarie permettono la visita coatta (per quanto non periodica e rego!are) di persone definite sospette a causa dei loro « rapporti sessua!i mcùo variabili» e del::e co:pevo:i di adescamento in luogo pubb:ico; e permettono la loro detenzione ospita:iera per semplice.ordine medico, senza IV' • intervento del magistrato, in caso di contagiosità. Queste leggi comprendono in genere disposizioni dirette contro qua'.siasi cittadino senza distinzione di sesso: denuncia nomina:e obbli– gatoria dei ma:ati di malattie veneree, coazione diretta contro di essi al fine di costringer:i a continuare la cura, investiga– zione sU:la « sorgente di infezione », ossia rulla persona che ha contagiato il malato che si presenta da un medico, ricerca e visita di detta persona, L'intervento della polizia è autoriz– iato, ed è, d'altronde inevitabile. A.:tre leggi sanitarie meno specificamente neo-regolamen– tiste escludono la visita obbligatoria de:le adescatrici e delle persone genericamente 1;ospette (ossia pongono freno agli arbitri ed ai ricatti .po:izieschi), ma ammettono la denuncia obb'.igatoria dei malati, la cura compulsoria, e la ricerca delle probabi!i « sorgenti• di infezione » senza concedere il diritto di sporgere quere:a per diffamazione a coloro che, designati come tali, risu,tano sani. · Se pochissimi paesi or.mai (perfino l'Argentina,· la Costa– rica, la repubblica di San Domingo sono•abolizionisti) tolle– ra110un'enormità come l'impunità del lenocinio e della tratta, come il pubb!ico mercato di carne femminile, alcuni con– servano l'iscrizione delle donne iso:ate, e molti (il loro nu– mero si è accresciuto dUTante :a guerra) ammettono misure neo-regolamentiste. A!le leggi dette sanitarie si aggiungono, per la persecuzione del:a donna ed a vilipendio della legalità, le famose disposizioni contro « l'invito al libertinaggio in luogo • .pubb:ico •: sebbene, in omaggio !l':!a eguaglianza dei sessi, si ammetta ormai, anche in Francia, la punibilità di persone di ambo i sessi colpevoli di ·tali infrazioni. Beninteso l'imputa– bi1ità de:l'uomo è puramente teorica, riconosciuta al 50Jo fine di· non scontentare le e!ettrici. Si ammette talora che la puni– zione (al carcere o al:a miita) sia comminata « in via ammi– nistrativa» ossia da un funzionario di P. S. e non dai magi– strati: istituz-ione di un procedimento di giustizia sommaria a cui nessuno oserébbe sottoporre neppure i banditi ed i matri– cidi, ma a cui si crede di poter sottoporre le donne. Si ammette pure il rimpatrio con foglio dì via obbligatorio, ossia la violazione del diritto di spostarsi nel territorio nazio– nale, e la perquisizione di locali sospetti, senza ordine scritto

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