Lo Stato Moderno - anno IV - n.7 - 5 aprile 1947

158 LO STATO MODERNO schierà di pesare gravemente sull'avvenire della Repubblica. E se d'altra parte ,le Potenze occidentali accederanno alfa ri– chiesta, sovietica di riparazioni, potrebbe derivarne un onere eccessivo per :a Germania, con consegqenze ben immaginabili. Ma noi continuiamo a ritenere che la soluzione vera del problema tedesco come del problema europeo in generale e di quello stesso dell'O.N.U., e senza la quale no si avranno che palliativi e cattivi compromessi, sia fuori della Conferenza ?i Mosca, sia in un superamento di situazioni che oggi ancora non sembrano superabili. I colloqui che, al di fllori e al di sopra - in un certo senso - de:la conferenza di Mosca, Stalin ha avuto con Bidault il 17 marzo e con Bevin il 24 non sem– brano aver dato risultati. Forse qua:che cosa di più si può aspettare da un colloquio Stalin-MGrsha:l che ora si annuncia come probabi'.e, e proprio - forse - in dipendenza de!:a po– sizione brutale presa da Truman nell'ormai storico discorso, che non ha avuto finora apparenti ripercussioni sulla Confe– renza. Ma anche questo non è detto. ANTONIO BASSO Aspetti nuov1ss1m1 della questione armena La questione armena fu creata dalla lunga rivalità fra Russia ed Inghilterra e non dal:a brutalità dei turchi., ohe però ad un dato momento si mise in moto di suo e non fece le cose a mezzo. La Russia occupò nel corso de]a guerra de: 1877-78 una larga fetta di Georgia e di Armenia con Batum, Kars, Avdahan, Erzerum, spingendosi fin verso l'Eu– frate. L'Inghilterra si oppose dip:omaticamente, la Russia ce– dette e sgomberò in parte i territori presi; ma nel trattato di S. Stefano stretto poco di poi obbligò la Turchia a garantir la sicurezza deg:i Araneni contro Curdi e Circassi. Così la Russid cercò di attaccare a sè gli Armeni del:e pro– vincie ohe sgomberava. La convenzione per ·Cipro deJ:o stesso tempo mise gli Armeni ufficialmente e col beneplacito deìla Porta sotto protezione inglese: in breve, sballottati tra questi due-protettori non richiesti ne risentirono gli attriti, e mentre prima deJ:e protezioni godevano in Turchia di privilegi non di poco conto (:ibera e:ezione dei gerarchi religiosi, scuole, etc.), considerati in seguito g:i agenti di governi che volevano pren– dere pezzi di Turchia, divennero b ... testa di turco déi Turchi. I massacri cominciarono nel 1894 da parte dei Curdi;_ nel 1895 meg'.io organizzati da'. ~erno turco assunsero propor- - zioni terribili (80.000 vittime); nel 1896 ancori! altri_massacri insanguinarono varie città. Ma il più fu fatto nel 1915 e dopo, essendo i due protettori dalla stessa -parte; ed avendo l'Intesa messo incautamente tra i suoi scopi di guerra la indipendenza de!:a Armenia i turchi ebbero buon gioco e cercaron pura– mente e semp'.icemente di distrugger quel povero e tribo:ato popolo con tutti i mezzi, anche i più barbari. Dopo queste drastiche cure pare ci siano in tutto il mondo circa 3 mi:ioni di-armeni, la maggior parte in Russia. Ora Russia ed Inghilterra sono bensì alJ,leate,ma non pare che gli interessi cedano davanti alle al!eanze., Le cose restano ugua.Ji, solo cambiano i nomi. Quando Sta"linrimise or son pochi anni in onore in Russia la chiesa greco-ortodossa col suo santo Sinodo, il suo Metro· po:ita, i cappel'.ani nel:'esercito e tutto il resto, nçm fu certo una mossa di poco conto; volle dire infatti ridare in breve alla chiesa l'influenza che prima della rivoluzione boiscevica aveva avuta si -può dire dall'Abissinia ai Ba:cani attraverso il Medio Oriente, per mezzo di tutte le colonie e le µazioni greco– ortodosse. Da una parte dunque i-1 mito comunista come e:e– mento politico - e di che fatta! - e dall'altra, -dove questo non pasta, ia religione. Ai fini della po!itica tutto serve! Per la « diaspora » armena ciò volle dire un cambiamento politico sostanziale: la repubb:ica armena di Erivan facente parte de::'U.R.S.S. - guardata dapprima con diffidenza dalle comunità armene ,per le,quali la chiesa è il legame principale di vita nazionale e assorbe storia tradizioni scuola 1ingua: chiesa che ad Erivan non esisteva prima della decisione di Stalin - .all'improvviso diventa centro di attrazione, di in– teresse; questo a tutta prima per gli armeni di rito greco– ortodosso. Per quelli di rito cattolico, che sono i meno, la cosa fu un poco più di ff i ci 1e e più lunga; ma i mssi si mossero ,anche in questo campo ·seguendo una linea de– terminata e s i c u r a : si stabitll di erigere ad Etmiazine di nuovo il trono del « Katholikos », del primate della chiesa armeno-cattolica; e nel congresso tenutosi nel 1945 ad Erivan, a cui presero parte personaggi laici e sacerootali deI:e co:onie armeno-cattoliche, il patriarca fu eletto col sistema benS'Ì'modi– ficato ma già sostanzialmente concesso da quel gran « libe– rale » che fu Maometto II fin dal XV seco:o ai c!ero armeno ed agli altri cristiani de: suo impero, cioè coi voti dei sacerdoti e dei laici. Par di sognare! Il Vaticano, a vero dire, ha lasciato ce!e– brare questo connubio di re:igione e patriottismo armeni sotto egida sovieti'Ca quasi non se ne accorgesse; solo nell'ultimo concistoro ha nominato cardinale un vescovo armeno. Non pare quindi che la cosiddetta lungimirante po:itica vaticana sia stata anche qui all'altezza de:la sua .fama. Sono evidenti gli scopi di questa a:!eanza tra diplomazia · sovietica, clero e naziona:ismo armeni; e sono da mettere sullo stesso piano de!la richiesta russa delle provincie turche di Kars e Ardahan e della difesa dei Dardanel:i etc. Le provincie di KaTSe di Aroahan erano abitate da armeni ohe durante la guerra 1914-18 furono in buon numero massacrati, e in parte fuggirono come poterono in paesi limitrofi e d'o!tre mare; esse appartenevano• al:a cosiddetta grande Armenia, ed all'idea di riaverle gli armeni non vogliono rinunciare. Per ora si dovrebbe andare a Kars, etc.; ma i traguardi sono più lontani: ,la Cilicia da una/parte, con tradizioni armene e che ebbe già grandi nuclei armeni (chi non ricorda il Mussa Da~ di Werfe:?), coi porti di Alessandretta e Mersina sul Medi– terraneo, e Trebisonda sul Mar Nero dall'altra, il che vorrebbe dire polverizzazione della Turchia! Verso Oriente dovrebbe pol sorgere la repubblica curda con sbocco sul Golfo Persico; ma questo sia detto di passaggio. Intanto si sta svo:gendo un fenomeno grandioso; dall'Azer– baigian persiano, daJ:a règione intorno al :ago d'Urmia, in paesi cioè dove si formafono u:timamente dei governi autonomi CO· me si sa, poi sciolti dalle truppe di Teheran, pare che da 5~ ·a 60 mi:a armeni degli 80 mila ivi abitanti si sian dichiarati disposti a trasferirsi nella .repubblica sovietica di Arme~i~: minwanza tollerata e pacifica, essi non vogliono trovarsi 1n mezzo a lotte di parte che potrebbero un momento o l'altro appianarsi... suMa loro schiena. . E ciò non meraviglia, Quello che meraviglia invece e la vo:ontà di emigrare in Armenia espressa da mig!iaia di armem d'Egitto nati in quel paese, tollerati, è vero (non hanno _gh stessi diritti .degli indigeni arabi-mussu:mani), ma risvettati _e comunque in boone condizioni finanziario-soci~i. _,La coloma armena di Egitto, che conta oggi da 30 a 35 mi.a person~, è costituita in parte da coloni antichi od antichissimi ed in parte da immigrati di data più recentè, e cioè dopo le perse-

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