Lo Stato Moderno - anno IV - n.7 - 5 aprile 1947

L O S T A T O~ M OD E R N O 153 che porterà un sensibile incremento ne: rendimento del tri– buto, richiederà tempo per la probabile deficenza di funzio– nari in re:azione al!a nuova forma di- tassazione che compor• terà la costituzione di appositi uffici. Non è dunque da;Ja imposta scraordinaria patrimoniale che si può attendere un immediato sensibile miglioramento de!le finanze stata:i. Sul relativo provvedimento di legge, si può osservare che la fissazione di L. 3.000.000 quale minimo ammontare dei patrimoni tassabili è sicuramente opportuna, ad evitare un numero sovercruante di pratiche che avrebbero assorbito ;'opera dei funzionari del fisco, da impegnare più utilmente per le tassazioni di rilievo. Si ri:eva inoltre che i titoli al portatore sfuggirann.9 in gran parte all'imposta. I sottoscrit– tori del prestito per la ricostruzione potranno malinconica– mente osservare che l'esenzione offerta pei titoli da loro sottoscritti è un'irrisione, quando g:i a:tri tito:i di Stato pra– ticamente sfuggiranno del pari a:J'imposta. S'imili disillu– sioni, fin da quando esisteva il fascismo, vanno provando i cittadini che compiono il foro dovere, nè pare che le cose siano per ora di molto mutate. Le sanzioni per omissioni di denunce, dichiarazioni in– fede!i e persino falsi in registri contabili od inventari, intesi ad occultare attività o iscrivere passività inesistenti, sono da considerare relativamente lievi. Sicuramente favoriranno ;e mancate denunce dei titoli al -portatore. Ben altre penalità sarebbero occorse per ottenere qualche risu:tato nei confronti di contribuenti di scarsa educazione fiscale come i cittadini italiani. Coraggioso {ma è incerto il seguito che potrà aversi nell'applicazione), è il principio enunciato nella legge, per cui potrà darsi corso a tassazioni induttive, in base a: tenore di vita dei contribuenti. L'imposta dovrebbe essere pagata in quattro anni, ossia entro il 31 dicembre 1951, o in sei anni, entro il 31 dicem– bre 1953, se il -patrimonio. sia costituito per almeno i due terzi da cespiti immobi.Jia1;; in otto anni so!o pei cespiti danneggiati da fatti be:Jici. Soggetti dell'imposta sono le persone fisiche, cittadini e stranieri, per il patrimonio esistente _nello Stato: l'imposta ha carattere personale e progressivo. L'aliquota varierà dal 6 % per i -patrimoni minimi di L. 3 mi:ioni al 41 % per i patrimoni di oltre un miliardo. l patrimoni minori potranno .corrispòndere l'imposta coi red– diti, que:Ji massimi solo con rea:izzi e disinvestimenti. li gettito complessivo è preventivato, naturalmente con molta incertezza, fra i 400 ed i 500 miliardi. Il rendimento annuo sarà inferiore ai 100 miliardi, dato che il tributo sarà pagato in un periodo di sei anni per ~a massima parte._ Per un più rapido contributo al miglioramento de:ie fi. nanze de:Jo Stato, di maggior importanza sarà la correspon– sione, una volta tanto, nel giro di un anno, a partire dal giugno prossimo, dell'imposta ordinaria _sul patrimonio, de– cup:icata, rispetto a quella ora esatta. Si prevede da quella tassazione un gettito di circa 100 mrliardi. Forse un provvedimento analogo,· con uguale rendi– mento e con maggiore equità nei confronti dei contribuenti, si poteva adottare per la ricchezza mobile categoria B. Si è invece vo:uto colpire preva:entewente, come da troppo tem– po si usa, la proprietà immobiliare. Saranno poi raddoppiati gli imponibili dei redditi fon– diari dominicali ed agrari, mentre verranno triplicati gli im· ponibili dei_redditi di categoria B e Cl dell'imposta di rie– chezza mobile, che già erano stati per fo più quadruplicati, per cui si perverrà ad un coefficente di aumento di dodici vo:te rispetto all'anteguerra. Da ,questi u:timi aumenti si at– tende un gettito di circa 75 miliardi. Per ciò che riguarda le imposte indirette, sono previsti ritocchi -nel:e aliquote delle imposte di fabbricazione, nelle tasse di bo[o, nei diritti -di statistica e magazzinaggio; oltre :a già avvenuta revisione dei prezzi• dei tabacchi, de:le ta– riffe te:efoniche, e g:i aumenti del!e tariffe ferroviarie e del:e tasse sui consumi di gas e di energia e:ettrica, pure preventivati. In ogni modo da nessuna imposta, sa:vo la tassa sug-:i affari, è previsto un gettito che sia <li venti volte almeno superiore a quello -prebeEico.. Le previsioni più ottimistiche debbono arrestarsi su una media di quindici vo:te l'ante– guerra. Considerando che per l'esercizio 1938-39 g!i iÒtroiti furono di circa 28 miliardi, si avrebbe un totale di entrate di circa 400 mi:iardi, che con l'imposta straordinaria sul pa– trimonio dal febbraio de: 1948 in avanti, e prima con l'im– posta ordinaria sul patrimonio decuplicata, una volta tanto, potrà salire a 500 miliardi. 1n queste condizioni, ognuno comprende che se anche lo Stato potrà contrarre prestiti per qualche centinaio di mi– liardi a!l'anno e pot:rà avere ancora qualche vàntaggio dal rea:izzo di residui dell'A.R.A.R. o -rivendendo a!l'intemo merci importate a condizioni particolarmente vantaggiose, la salvezza delia ilira ncn potrà t-roOOTsi che riducendo le -&pe,s-e ad un ~– L>ellc he rum superi 'l 700 •miliardi rrer esercizio. Purtroppo in certi t:empi occorre più tenace energia e più vivo coraggio ne:l'affrontare l'impopolarità quando si vo– g!iono contrarre le spese che non quando si tratti di aumen- . tare le imposte:· E in questo senso un vivace e preciso richia– mo va indirizzato ag-:i uomini che reggono il Governo perchè siano messi innanzi a!le ioro gravi responsabilità. GUSTAVO PREDA VAL Si può salvare la lira? Questa è la domanda che, con molta angoscia, si pongono oggi schiere i.nnumerevoli di italiani, ~ quali si vedono lique– fare in. nume redditi, salari, stipendi e così via. E che vedono, nello stesso tempo, ghig= ooddisf'atti i rprofittawri del!' in– flazione. . Certo llie cifre fomite dall' on. Campi/ti ,w,. sono molto incoraggianti: 11el 1946-47 entrate per 286 miliardl, uscite per 896 miliardi, qisavanzo per 61O miliardi di Uro. E l' on. Einaudi, di rincalzo, giustificmul!o l'azio-nede/Jo Banca d'Italia nel 1946, ha posto in chiaro che l'avvenwe della lira è incerto per il gra.n pero del disaVl111zoche su di essa grava. Che si può rispondere a questa drammatica domanda? Morto e poco Ml.lo stesso tempo. Molto per l''OITUllisi de fatti che hanno portato all'attuale 6itoozio.ne . Poco pM i provvedi– me,nti che si possono o si vogliono ,prendere per fronteggiana. La situazione è drammatica, -soprattuOto per la scarsa produ– zione odierna, sia agricola che industriale, che è ·ancora note– vo!meni-e al di sotto dii,quella prebellica. Molto all'ingrosso, facendo uguale a ).00 in pròdmllone ,-.el 1938-39, oggt si è su uri livelro d:i 65-70. E nello stesso _tempo, facendo uguale a 100 la popolazione italiana. nel. 1938-39 si è su un livello di 104. Grave squi'ibrio tra offerta (effettivamente ridotta) e ri– chiesta (po~zialmente aumentata). Ciò significa e~ se an– cHe i mezzi d:i pagamento, da ,crllora ad oggi, rnm fossero au– mentati, il lioollo dei prezzi sarebbe ugua!mente cresciuto, m– lontanando dai COT1$Umi i peti mene abbienti. Constato un fatt,o, sem,plwemente: come wi cronista non pretuk partito quando desorive un fçt,taccio di cronaca. Ma da allora _I! i oggi, purtro:ppo, sono aumentati, e come, i mezzi di poga · mento. Cosicchè ai fattori men:xmtili si sono aggiunti quélli monetari. Non solo que~ti fattori monetari hanno fatto lier;i– tare i prezzi; ma hanno anclie fatto aumentare la disparità nella dlst,ribuzlone dei redditi. Il problema, oggi, è proprie quello di ridurre contemporaneamente ù livello dei redditi e

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