Lo Stato Moderno - anno IV - n.2 - 20 gennaio 1947

LO STATO MODERNO 41 Nella prima fase essa si è data anzitutto i suoi organi principali: ha formato, mediante l'elezione dei sei membri temporanei, il Consiglio di Sicurezza; ha costituito il Consi– g!io Econoipico e Sociale di diciotto membri; ha creato (24 gennaio), con gli undici membri del Consig:io di Sicu– rezza più il Canadà, una speciale Commissione, incaricata di studiare i prob:emi originati da:la scoperta del:'energia ato– mica; ha nominato (1• febbraio) il primo segretario generale ne:la persona del ministro norvegese deg:i Esteri Trygve Lie, a cui nella seconda fase sono stati dato otto segretari gene– rali aggiunti; ha eletto (6 febbraio), in unione al Consiglio di Sicurezza, i giudici · del!a Corte Internazionale di Giustizia, che ha potuto iniziare il 3 aprile la sua attività. Della seconda fase sono da segnalare in modo partico– lare l'ammissione di quattro nuovi membri (Afghanistan, Islanda, Svezia, Siam) in aggiunta ai 51 originari; I' appro– vazione degli schemi di accord( fiduciari presentati dagli Stati ex-mandatari del:a Società de:le Nazioni e la conseguente costituzione (14 dicembre) de1l'u:timo organismo statutario, il Consiglio per l'amministrazione fiduciaria; l'approvazione degli accordi di coordinazione con i primi « enti spe– cializzati • (Organizzazione Internazionale del Lavoro, F.A.O., Organizzazione Provvisoria per l'Aviazione civi'.e inter– nazionale); la creazione di un Ente per i soccorsi alle po– po:azioni bisognose, che nel 1947 dovrà sostituirsi in questa funzione all'U.N.R.R.A., e di una Commissione preparatoria dell'I:R.O. (Internati:onal Refugees_ Organizaticn), l'organiz– nizzazione che dovrà succedere a:J'U.N.R.R.A. nell'assistenza alle centinaia di migliaia di ,persone ancora viventi in campi di concentramento fuori dei propri Paesi; l'approvazione di altri dettagli de:la vita dell'Organizzazione, dall'emblema al bilancio alla sede definitiva; e finalmente le memorabi'.i bat– tag:ie combattute sul!e appassionanti questioni del « veto •, del censimento degli effettivi, del disarmo, de1la Spagna, e del– !' organizzazione proposta dalla de:egazione filippina di confe– renze de!le popo!azioni dei territori non autonomi. De:la prima già si è detto su queste colonne (dr. Stato Moderno n. 24 del 1946) come l'approvazione, il 13 dicembre, di una proposta australiana congruamente svirilizzata, con sei voti contrari del gruppo slavo e undici a5tensioni, non abbia in sostanza modificato nulla. La proposta di censimento degli effettivi,· affacciata dall'U.R.S.S. per i soli effettivi esistenti nei Paesi non nemici, allargata poi anche a que:li esistenti nei Paesi ex-nemici ma non, come volevano Inghilterra e Stati Uniti, a quelli esistenti in patria, è stata infine respinta. La proposta di disarmo, pure di origine.sovietica, è sboccata in un progetto di compromesso sui principi genera:i del pro– gramma di disarmo, approvato a1l'unanimità, che invita in sostanza il Consiglio di Sicurezza a preparare un programma preciso in materia. Per la Spagna ha trionfato (12 dicembre) una tesi di compromesso, approvata a maggioranza semp!ice, con la mozione che raccomanda il richiamo di tutti gli am– basciatori e ministri p:enipotenziari da Madrid, ma non la rottura delle relazioni diplomatiche. Infine la proposta filip– pina di conferenze ,periodiche de:te popolazioni dei territori non autonomi, destinata ad affrettarne l'evo:uzione veI'So la indipendenza, è stata adottata con un solo voto contrario e ben ventun astensioni. Accanto a quest'attività dell'Assemblea Generale, anche· quella degli altri organi principali dell'O.N.U. riveste il carat– tere di riunioni internazionali di grande portata, e in primo luogo queJ.:a del Consig:io di Sicurezza, che ne è in realtà l'organo direttivo. Esso ha tenuto nel corso dell'anno diverse sessioni in cui sono stati esaminati i vari conflitti di volta in volta insorgenti fra le Nazioni Unite: da quello fra Teheran e Mosca per la questione dell'Azerbaigian persiano ai reclami sollevati dall'U.R.S.S. contro l'intervento degli Inglesi in Gre- eia e dall'Ucraina contro il loro intervento in Indonesia; da:la richiesta della Siria e del Libano per l' a:Jontanamento delle forze armate inglesi e francesi dal loro territorio al reclamo dell'India contro l'Unione Sudafricana; alla domandir greca di un'inchiesta sug:i incidenti alle frontiere con l'A.:bania, la Jugos:avia e la BulgariJl. In tutte queste controversie e in altri casi ancora (tipico quello delle domande di ammissione dell'Albania, Irlanda, Mongo:ia Esterna, Portogallo e Trans– giordania) l'uw del veto ha impedito ogni decisione valevo:e: quando non si è girato l'ostacolo. .rimettendolo a trattative dirette fra g:'interessati. Degli altri organi dell'O.N.U. merita particolare rilievo l'attività di una commissione creata all'infuori de:Jo statuto, quella del:'energia atomica: attività anch'essa intensa e piena di contrasti drammatici, conclusa - per quanto 5i riferisce al 1946 - con l'approvazione, il 30 dicembre - astenutesi U.R.S.S. e 'Polonia -, di un progetto di relazione per il Con– siglio di Sicurezza circa l'istituzione di un vasto sistema di contro!lo e di ispezione internazionU:e a cui tutte le Nazioni Unite siano impegnate da un trattato per evitare che l'ener– gia atomica sia usata a:trimenti che per scopi pacifici. Infine, a latere dell'attività diretta dell'O.N.U., sono di estrema importanza per l'organizzazione pacifica del mondo anche le grandi conferenze in cui vanno sorgendo e preci– sandosi i così detti « enti specializzati »: tali la Canferenza delle Nazioni Unite per l'igiene (New York, 19 giugno-22 lu– glio), che ha approvato il progetto di Organizzazùme Sani– taria Mondiale (W.H.O.) e creato la relativa Commissione Provvisoria, che hanno avuto in dicembre la sanzione del- 1'O.N.U.; la prima sessione (Londra, 15 ottobre-26 novem– bre) del:a Commissione preparatoria (composta dei delegati di 18 Paesi) della CoJ1ferenza internazionale del commercio e della marw d'opera, da cui dovrà uscire l'Organizzazione Internazionale del Commercio (I.T.O.); la conferenza finan– ziaria che ha comp:etato l'organizzazione della Banca Inter– .nazionale per la Ricostruzione e ro Sviluppo, entrata poi in funzione il 25 giugno; la prima conferenza generale dell'U. N.E.S.C.O. (Parigi, 19 novembre-IO dicembre), seguita di poco alla sua costituzione ufficiale; la seconda conferenza an– nua:e de:Ja F.A.O. (Copenaghen, 2-13 settembre), Organiz– zazione d'et:e Nazioni Unite per i Viveri e l'Agricoltura, in occasione deJ.:aqua:e furono ammessi tra l'altro cinque nuovi . membri; la XXVIII Conferenza lnternaziiomrle del Lavoro (Montreal, settembre) ohe ha deciso il proprio inserimento nell' O. N.U ., attuato il 19 dicembre, pur conservando una struttura a sè. Purtroppo non sempre i risU:tati raggiunti cor– rispondono alle speranze, e l'assenza dell'U.R.S.S. da tutti questi organismi pregiudica sensibilmente le loro possibi'.ità. Di fronte a queste riunioni che segnano la nascita o la trasformazione dei grandi organi politici e tecnici della vita internazionale, l'anno testè chiuso ha registrato ¼'ultima as– semb:ea deEa vecchia Società delle Nazioni, i cui 36 membri superstiti hanno deciso (Ginevra, 8-19 apri'.e) lo sciog:imento e la cessione all'O.N.U. delle attività esistenti. Anàlogamente l'ultima assemblea dei 61 Stati membri dell'Istituto Interna– zionale d'Agricoltura decideva (Roma, 11 luglio) lo sciogli– mento e il trasferimento de:Ie funzioni dell'Istituto alla F.A.O. Tale in sintesi il quadro delle attività in questo campo del 1946, e per limitarci alle grandi assise internazionali di carattere genera:e, prescindendo cioè da quelle più partico– lari o non ufficiali, come la Conferenza Imperiale britannica dell'apri'.e e quella della Tavola Rotonda per la Pa!estina, il Congresso Panslavo di Belgrado e il XXII Congresso Mon– diale Sionista di Basi:ea. Sul calendario de: 1947, che si presenta fin d'ora non meno fitto di appuntamenti interna– zionali di grande importanza, c'intratterremo prossimamente. ANTONIO BASSO

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