Lo Stato Moderno - anno III - n.16 - 20 agosto 1946

• .• ' tò ~TATO MòDÈRNo iseau è il padre !del primo, ,Frlm'ud .B-urke e Johann. Gott&ied Herder lo sono del secondo. · Il loro 'Significato fondamentale si può riassumere breve– mente. La ~;a dell'uomo in •se sta-;so, che si inizia con Rosseau, vuol dire, sì, un appello a:lfo. libertà, che l''llonR> può trovare solamente ne} proprio intimo; ma, non frenata al punto debito, vuol dire poi individualismo romantico nel senso deteriore, con tutto quel che ne è derivato man mano: decadentismo, esistenziali'smo, psicanalisi, ermefi-sp10, recher– ch~ proustiana, etc. etc. In politicà, corrispettivamente, se– gwre la l.egge del'}a coscienza, renderà, sì, interno all'indi– viduo, come Nazione, lo Stato che prima si imponeva, asso– lutisticamente dall'esterno; ma, in ~so, spingerà ad una i::onsiderazione semipre iJ?iù naturalistica del concetto di .na– zione: avremo così i romantici tedeschi, maajlno Fichte, che ,esalteranno, partendo da contingenti motivi polemici (la lotta. antinapoleonica); i' Uroolk e }a sua Urspr(lehe, il tpO'pOlo pric migenio, il tedesco, cioè, e la sua lingua originaria. Ma ne} corso del secolo XIX' si è ,pure sviluppato l'altro l)Oncetto di nazione, quello da noi chiamato stonc1Sticp e chi, ia-ltnha \ciuamato ,volontariistico, volendo s1gnilioare con i4uesti due aggettivi, in opposizione alle forze meramente naturali fisiche, tissate nella Jorò astratta rigidità, le forze etiche, l; quali •sgorgano, sì, anch'esse, dal più profondo Aell uomo, ma daHa -sua 'Volontà morale e costituiscono, trasmesse di generazione in generazione, quel patrimonio proprio della umanità, quel vero 11egnumhominis che è, non la natura, bensi la Storia. Questo secondo concetto ha le sue prime formulazioni nel pensiero di Burke e di Herder. ~ , . Lo storico inglése trova la concretezza che.non gli dava l astratta ragione <legli illumini•sti, nello Stato, quale etlettivo prodotto del processo storico: concreta realtà che, per lui, si manifesta nelllnghilterra, cioè nella storia inglese, nello spirito della comumtà inglese, in quel vecchio spirito del- 1· orgogliosa libertà britannica, che è la forza che già da ' allora teneva. insiemè il nascente Impero britannico molto più solidamente che non· le leggi, le tasse, gli impiegati, i soldati e siIJlili mezzi. « Questi sono legami - eglf dice - che, sebbene -leggeri come aria, -sono iotti come catene di ferro·». La Nazione di liurke è pett.anto un 'paese storica– mente condizionato, è una comunità di tradizioni, o, per .dirl-a ancora çon parole sue, è vera « comunità fra i viventi ed· i morti e fra i viventi e i non nati». • li filosofo tedesco, inyece, è !Pervenuto per un'altra via :nlla t ss,a idea concreta .di .nazione: attr.averso /o studio di ~,uello ,che oggi ,si chiama folklore, lo ,sl'fi'dio.,oprattutto della poesia popolare, clie egri elevò a Stimme der Volker, voce dei popoli. E' a lui che risa:le lo stretto l~ame posto tra fulgua e nazione, p.er çui, ancora ~gt;i, ,quando •si vuol de– terminare la nazionalità d'una popolazione, si pensa subito ,alla sua "lingua; e&Sen:do la J.ingua un elemento del tutto pe– culi.are, ogni singola t11azioneidiventa un .individuo 'a sè 'da ritrovarsi ·ripercorrendo lo •sviluppo storico. • Durante il secolo XIX e la prima ·metà del .x« si lia Jo sv9lgersi dei due ,concetti qui delineati di nazione, H loro ,reciproco inl'pncarsi, l'intrecciarsi tra .di loro ;e i::on l'ancora viva e diffusa tendenza cosmopolitica; strettissime sono, inol– tre, le loro ronnessioni, spesso nel medesimÒ pensatore, dato che, alla fin fine, i due concetti riguardano un'identica entità, fn ifier) iper giunta .là Nazione. / ,Seguiremo, ,per dipanare l'intricat.a nfatassa, la· t.mccia offertaci da uno studioso inglese, ·Edward Hallett Carr, che jn wi suo brev,e, rrd deilS-0 studio, uscito l'anno 'SICOrso, qa1 -significativo. titolo NationaJism and ffter (Nazionalismo e poi...), divide ,la storia del NaziOJ!alismo in tre periOdi, divi– llione che anche noi possiamo, gr.osso modo, accettare. Il primo ,Periodo, il naS'Cere dell'idea di nazione, l'abbiamo già osservato. U- secondo, l'a,pogeo, sortì dal twrbine delle guerre .napoleoniche e va sino al 1914 circa. Il ·terzo i}. decli . . ff d l , DO paroos1sti~o, -a on a e sue radici nella guerra del 1914-18 e nel penodo tra le due guerre mondiali, culminando nel fol– le cupi~ disoolvi della guerra 1939-45. Vediamo, d'iinque, i caratten del secondo periodo. · · L'idea dj nazione, come abbiamo visto, si presentava al suo sorgere come un momento della progressiva libera– !ZIOnedelLo .spirito umano, come ,un .mezzo perchè l'umanità raggiu~gesse una se ..mi,re maggior libertà; in questo caso, hberaz1one_ dallo stato assolutistico dell' ancien régime e sua trasformazione, da privHegio particolare del sovrano in na– zione, cioè in valore jntirno dell'individuo. Principio di nazio– nalità e libertà sono quindi in origine strettamente connessi subordinato i-I primo, come mezzo, alla seconda che è ii fine, l'u_i1iaofine, del resto possibile di tutta la st.)ria uma– na. E poichè -il mezzQ non è altro che il fine nel suo pro– ,grt~sivo .attua11Si CO:sì la nazionalità- era libertà in 'atto ,di i::on- tinuamente crearsi. _ . , . La Rivoluzione francese si fece banditl'ice, tra le altre libertà, anche di quel'.a nazionale; ma, come a tutti è noto, • attr~verso 1~ conquiste• rivoluzionarie prima, le guerre napo– leomche poi, lo spirito di espansione bellicosa sopraffec·e ra. pidamente quel!o di fratellanza. tra i popoli. La Nazione, come acutamente osserva Luigi Salvatorelli nel suo studio Leggenda e real,tà di Na,pokone, era stata dapprima intesa, .:;econdo l'ideo!ogil! 'l"O'USsoiana, come as.s;ociazione ,di liberi in– <livxlui .e [)Ortava Idi ,con,segu~za, in [)Olitica interna, -a1 libe– ra~~ismo dt:mci::ratico, 1 in poìitica est-era, all'u!!'iiauiianxa dei po- ,. . o o po,1; ma c,uando. le necessità della difesa contro la prima coa- liz_io~efecero_dioh!arare _lapa_tri~in pericolò, dan~ù inizio alla . mistica guernera nvoluz10nana, la Nazione venne intesa come va:ore supremo, trascendente non solo i singoli cittadini, ma la loro stessa totalità associata, producendo così all'interno l'assolutismo statalnazionale, al. estero, la conqu~ta imperia~ Jistica. Così, « nel -volgetsi delle <guerre ,rivoluzionarie » - dice :sugge·stivamente ,lo Huiz1:nga - « la bocca t=Galteràan– cota l'amore universale <lle1l'um.inità e la ,virtù, ma la ,mano .ar.mata ieolpiirà in 111:crr.e della,patria· ,e della "Naziqne, fJ ac- • canto .alla mano 'Vi,sarà il cuore». All'imperialismo nazionaliitico francese, i popoli europei reagiscono contrapponendo lo stesso. va!òre che la Rivolu– ziqne ha portato loro: il principio di nazionaliità. Ta:volta è lo' oc.atenarsi od~ forze .reazionarie: vandeani, lazzaroni di Santa ,Fede, tiro.lesi, IS,p"agnoli,che, confro i nuO'Vivalori, portati da strameri, si rifanno ai vecchi valori nazionali intesi nella ,loro grezza 'P!esalntezza.. materiale; è "l'inizio .di ~uel naziona: lismo conservatore, che, sviluppando le idee di Burke e di ·.Herdeir nel lfrO lato ,deteriore, sboccherà, in un rapido pro– cesso di invo1uzione, nelle teorie di Joseph de Maistre, di ~damo Miiller, di Haller, <lei Berlir.er PoUOisches Wochen– h/.att e -del circolo >diFederico Gùglielmo IV. Ma .si ha pure, da parte dei migliori, popoli e individui, l'acquisizione, come • di- nuovo va:orn spirituale, del principio di libera nazionalità. J:n Itali-a sono j martiri .del 1799,. Cuo>co, Foscolo; .senza la Repubblica Cisalpina, la Repubblica Italiana e il Regno Ita– lico, e tutto quello che essi hanno imp!icato e significato, non isi potrebbe, evidentemen"te, capire e .spiegare il nostro Ri– sorgimento. In Germania Fitche risponde a~ catas"trofé di Jena coi Disoorsi olla Nazione tedesca: tipico esempio di que!J'inestri– cabi:le grovigli-o del ,concetto naturali.stjco di nazione con quello storicistico, cui abbiamo dianzi accennato. La sua esal– tazione del carattere tedesco, ,dell'Uroolk e d~lla sua· Urspra– che, sono gli inizi di quella maniaca ricerca del;'Ur1 del pri– mitivo ad ogni costo; che si esplicherà poi in tanti tedeschi come ricerca naturalistica, fino a ritrovare l'Urme-nsch, !'ori· ginario b ti-one ariano vagante nella selva primigenia. La

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