Lo Stato Moderno - anno III - n.14 - 20 luglio 1946

Co STATO MODERNO 321 uomo dalle labbTa sigillate, che ha irl;>bandonatola vivacità ed il fervore della vita per assurgere alfa gelida ombra di un tempio Lueo: Ma anche questo assurdo sembra abbia colpito l'opinione pubblica; ed è lecito credere che essa çsigerà una adeguata riparazione, che valga a ristabilire l'eqùilibrio dei poteri e la loro armonica convivenza. Un altro assurdo, ancora, del progetto di costituzione era stato denunciato alle masse e:ettora:i: nè senza fondamento. Alìo scopo .di sottrarre il potere giudiziario - la cosiddetta Magistrature assise, o Magistratura giudicante - all'arbitrio del potere esecutivo, secondo una tendenza largamente dif– fosa anche presso di noi e che giunge a chiedere la soppres– sione del Ministero della Giustizia - il progetto· - che pur non fa parola dell'indipendenza del potere giudiziario come premessa di garanzia de1le pubbliche libertà e dei <llritti dei cittadini - aveva deferito la competenza su:la nomina e la disciplina dei giudici a un organo apposito, il Consiglio Supe– riore della Magistratura. Ma i politici, che vogliono l'indipen– denza dei giudici a condizioni di averli docili strumenti delle loro brame di dominfo, avevano pensato bene di comporrè il Consiglio anzidetto in modo che i membri eletti dall'Assem– b:ea Nazionale potessero, col Guardasigilli, vicepresidente dell'alto consesso, formare una so:ida e pellffianente maggio– ranza di fronte ai membri e!etti dai magistrati: sicchè in sostanza il potere giudiziario finiva coli'essere subordinato se non a:Ja volontà, almeno ai desideri di queli:o legislativo ... Ma il tentativo - che peraltro fa assumere un particolare signi– ficato all'intero progetto di costituzione - non è riuscito: proprio questo è stato uno dei punti ohe hanno sollevato più aspre critiche e hanno maggiormente contribuito al naufragio della progettata carta costituzionale. Una magistratura imba– vagliata è apparsa alla maggioranza dei francesi ia sicura premessa di esperimenti assolutistici di estrema sinistra. Due osservazioni ancora, prima di chiudere queste rapide note. Nel progetto di costituzione non si fa parola, neppure come enunciazione di principio, di quello che è uno dei maggiori problemi politioi dei regimi rappresentativi: e cioè il control:o del Parlamento su:Ja pubblica amministrazione. I Parlamenti moderni hanno ormai praticamente perduto !'iniziativa in materia legislativa, e assolvono in genere jn modo assai inadeguato e inefficiente il compito. di discutere i progetti di legge che sono loro sottoposti dall'iniziativa governativa: anche quì occorrerebbe seguire l'evoluzione dei tempi e consentire ai corpi rappresentativi - dotandoli di nuovi meui - di rendersi realmente padroni <!ella materia legislativa che vien loro sottoposta; ma è comunque indispen– sabile, se non si vuole che gli istituti democratici rimangano vana forma e comodo strumento di manovra di gruppi ristretti, che sia adeguatamente e permanentemente organizzato il controllo parlamentare sulì'attività dell'amministrazione. Dove questa necessità non è avvertita, segno è che il sentimento democratico è artcora allo stato astratto ed incapace di pro– fonde realizzazioni po'.itiche. Leggere e diffondet,e "LO STA 1'0 Nel titolo VIII de: progetto, infine, è trattato il problema degli enti loca!i, ribadendosi puramente e semplicemente il riconoscimento de:!e persone di diritto pubblico previste nelle leggi speciali già in vigore nella terza Repubblica. E natu– ralmente, neppure in linea di principio, alcuna affermazione di carattere autonomistico: la Francia, che pur bramerebbe, attraverso nuove istituzioni, dar nuova foyma e nuovo con– tenuto al:a propria. vita, non si è ancora psicologicamente staccata dal sistema di amministrazione ce~tralizzata, nè vi è indizio a!cuno che possa farlo in futuro. Pure, nemmeno in Francia fa sòvranità popolare potrà diventare, attraverso il faticoso sforzo delle élwes politiche, una rea:tà, se il sìstema del rigido accentramento - che naturalmente ha ben altre origini e ben altra giustificazione di quello nostro - non verrà spezzato e sostituito col sistema del Governo locale e delle più larghe autonomie regionaU. A giudicare dal!e manifestazioni politiche cui ci è dato assiste;e, anche la Francia, animata come sempre da genero;o spirito popolare, è ancora lontana dall'essere in grado di costi– tuire sin da oggi le assise di una moderna democrazia: a questa essa si avvierà lentamente e gradualmente. La realiz– zazione dei principi democratici non consiste nell'attuazione instancabile e paziente d'un concetto etico superiore a tutte le forn1e dell'attività ,umana: la democrazia non si crea per atto estemo. Essa nasce nel cuore, dalle viscere stesse della società, dal gioco vario e complesso dei suoi orgqni e dall' equi– librio dei suoi umçri: le costituzioni pOssono dettare un indi– rizzo, ma gli istituti di diritto-pubblico sono forme che deb– bono essere riempite dalla materià stessa del vivere umano e che debbono essere sufficientemente dilatabili per non soffo– carne fa vitalità senza cedere alla ·interna pressione. In questi mesi la Costituente francese e quella ital!iana sono occu– pate ne!!'e!aborazione delle rispettive nuove costituzioni. Italia e Francia sono nate sotto i 5egni d'un comune destino: nell'una e nell'altra l'apparato politico e amministrativo de!lo Stato è venuto meno dalle fondamenta: nell'una e nell'altra il problema è appunto di ricostituir:o nelle forme in cui ,possa rappresentare, attraverso il funzionamento degli organi di mediazione, l'istituto di ricezione e di e5ecuzione, e non ·soltanto illusoriamente nominale, del1a vò:ontà popolare, non sopraffatta o elu'sa da dittature burocratiche, onnipotenti di fatto rispetto ali'onnipotenza di diritto dei Parlamenti. Ma il problema giuridico è insieme un -grande probl8111apoli– tico e morale che investe il complesso della vita, e rappre– senta :a premessa di un suo rinnovamento. I giorni che verranno sapranno dirci se, di quà e di là de!le Alpi,. si sa ancora dettare un sistema di diritto pubblico coerente alle esigenze del:a vita moderna: gli anni che ver– ranno sapranno dirci se, di qua e di là delle Alpi, scenderà sui popoli fa tristezza de:J'autunno, o la speranza di una nuova vitalità europea che riempia e virilmente rianimi g:i uomini di buona volontà. VITTORIO ALBASINI SCROSATI MODERNO ,, Abbooameato dal 11 1 luglio al 3 l dicembre 1946: 1--,. 240 Soc. An. RUSSO - ,EDITORE - MILANO ·c. C. Postale N. 3/30908 - ' ..

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