Lo Stato Moderno - anno III - n.5 - 5 marzo 1946

116 LO STATO MODERNO RASSEGNADELLA STAMPAESTERA La democrazia italiana all'estero Mentre ci si avvicina all'epoca in c;ui ,e elezioni generali daranno al regime democratico del paese l'auto.rità della volontà popolare effettivamente espa-es– ..a, è Interessante vedere quale sia Ja va– lutazione di questi anni e mesi di pre– parazione fatta da osservatoTi stranieri. Un articolo del 29 gennaio del Daily · Telegraph, che porta un signi:fticativo sottotitolo: « Perchè le elezioni che tutti desiderano non possono ancora esser fatte•, inizia il proprio commento della atbuazione affermando c h e l' Italia • menta-e aspetta q•etfettuazione del trat– tato di pa<ie, clle ~e dairà un posto nel mondo libero, è preOOClU)ata "'J.l'lntemo dall'im ,pul.so della riabilitazione politica, che le wnceda di .ristabilire le libertà democratiche del suo..,, popol,o dopo due deeadi di fasci61l1o. • Sotto un govemo di coaqi:o1oneche va dal conserva torw;mo 811 oomuniLsmo si po-· trebbe pensare - scrnne il corrispondente - che l'ItaHa gode ~à di un regime· de– mocra.tJco. Ma .non è cosi. I sucil governan– bl sono delegati da set .fNI d partiti politici, con la volontarta o a,rbitra11Laesclusione degli! a!Lri; e la composi:olone del suai sue, cesslvi gov.enu - l'emmlnlstra•zLone D~ Gasperl è la se$\a dalla oaduta di Mus– linl - è fissata unicamente da cootra-tta– :monl fra I gruppetti! polltial •· Dopo aver rilevato che anche la Con– ·sulta è tonnata da·delegati delle dke– zioni dei partiti, almeno nella massima ·parte, l'autore cosi cono1ude il quadro: « I 28.000.0QO di votantd preV'istil non han– no avuto· nulla "' che fllre con la struttura degll or,ga,ni dello \Stato. L'Ida-Ila è in .real– tà ancora governata da una diJttatwra - se pure una d1ttat\lll'Q sem,a arblgli fa– scisti •· Le condl2lioni economiche del paese, il controllo ancora esercitato dagli ·alleati e la mancanza di forze, non pennette aJl'attuale governo di essere oppressore. Ma un misto di arbitrarietà e di impo– tenaa non può essere una base per la ricostruzione. Gli italiani sarebbero con– sci fin dal principio, secondo 1'auli0re, che soltanto un governo eletto democra– ticamente potrà garantire una tale base. Posto questo, sarà ovvio chiedersi per– chè non si affretta con ogni mezzo l'én– trata in carica di un tale governo elet– to democraticamente. La spiegazione è data da una circo– stanziata descrizione della preparazione delle liste elettora,JI, che può essere i– strutt!vo riportare per Intero anche per il lettore italiano: « I votanbl ltallan1, stdmald 28.000.000, so– no raggruppati! in 7.214 oomunl, senza con– tare quell! c~nentl il conteso telu'ito– rto della Venezia Giulia. Le J,en~m del preliminari elettorali 1'18ulterà chlai,a dal tatto che, quantunque la comptlaziooe del- le ldste del votantl OOlltlnclasse un anno fa nell'Italia merldlona1oe e centrale e sei mesi fa nell'Italia settientni,onale, soltanto 1456 comuni sono oggi pronti! per le ele– rlond •. « ... Dalle M&tea,nagraflche di ciascun co– mune ili sindaco deve In primo l\1ogo trar– re I nomi di tutti i cittadlm al di sopra del 21 anni. Questo, si potrebbe supporre, dovrebbe oostitudre U re{91stro elettora[e. Ma siamo assai fontanl da ciò. • Anche quando Il sindaco ha tolto dal-le liste I nomi di coloro che occupavano ca– ricue fasciste, ogni nome ,:,imanente deve essere lnvdato individualmente alla pro– vdncla dove il votante è nato. Qui si ri– cerca 90 per caso la persona è stata ri– tenuta colpevole di un crimine ohe com• porta esclua!one. « Quando il nome è rinv:iato con o senza un segno nero ed comune di residenza, la lista dopo le modlfficazlOIÌI del caso, può ritene-ml pronta. « Una slmlle proceduTa esigerebbe mol– to ,tem,po anche In peTiiodo norma.1e. Ne1le presenti IClOndizlonl,con molti archivi di– s111:uttd a1la guea,r,a, con multe pel'SOne sbattute qua e là nel paese e con le co– murucazionl ovunque lente, la, sistema– :otone O,i una singola pratica può durare per mesi•· Dato il tempo che dovrà ancora tra– scorrere prima che le elezioni abbiano luogo, e la estrema variabilità di certi elementi economici e politiici che Impri– mono oggi sulla vita italiana, il corri– spondente non ritiene che si possano fare previsioni sull'indirizzo politico del paese. Una pa<:e generosa avrebbe il probabile effetto di rafforzare la ten– denza moderata, una pace dura farebbe in ultima analisi il giuoco degli estre– misti. E' assai difficile pa- noi, che viviamo nel mezzo di questa ansiosa rinascita democratica, di commentare le osserva– zioni di uno straniero usato all'osserva– zione dei fatti politici in un paese do– tato di cosi profonda esperienza in tal campo. Auguriamoci comunque, cbe il .voto che il popolo ita.liano sarà chia– mato a dare nei prossimi mesi sia ac– compagnato da manifestazioni di matu– rità politica sufficiente perchè il sub– strato pessimistico che affiora nell'arti– colo di questo autorevole quotidiano britannico, non sia giustificato dai fatti. L'Austria dopo le elezioni Ci si è domandato m()}te V,Qlte come 11tal l'Austria, uscita appena da"Ha cata– strbfe di una guerra perduta, nella qua– le fu par-te non trascurabile, madgra– do · la pretesa nazifobia deliij massa, abbia energia sufficiente per richiedere - quell'annessione dell'Alto Adige eh~ pregiudicherebbe assai la sicurezza dei nostri confini noro-orlentall. Forse la ri.8posta cl può esser data dall'esame delle condizioni politiche ,n– teme dell'Austrl11, quale risultano dal- • . . l'articolo comparso sul numero di gen– naio della Contemporary Review. Da tale esame· risulta sopratbutto l'i– dentità 'fra la situazione politica attuale e quella esistente prima deli'Amchluss: nessuna traccia di fa~ismo locale sulla~ nuova assemb "l.ea nazionale; nessuna traccia del regime nazista che· durò quasi sette anni, nè è avvertita una maggior influenza comunista. L'Austria è oggi l'unico paese del continente che dopo H 1918 ebbe un sistema politico basato su due grandi partiti alternan– tisi al potere, e che sia ritornato <JWgi a siffatto sistema. Effettivamente un certo numero di ex-nazisti esiste, mentre altri cambia– menti sono intervènuti soprattutto a Vienna: sono scomparsi quasi completa– mente gli ebrei, ,Prima in numero assai notevole, men~re' la massa di 100.000 Cechi esistente nella capitale danubiana è forse sullle mosse tl)E!r,z,itomare in Boemia, richiesta dal govemo cecoslo-, vacco. .Mtro elemento nuovo è rappresen– tato dalle attuali condizioni economi– che, specie alimentari, del pai:se, aggra– vate dalla presenza di 600.000-800.ooo russi e di un certo numero di francesi çhe vivono sulle risorse locali. Tutto ciò, buttavia, non ha sostanzial– mente mutato le condizioni politiche dell'Austria: esse risultano, oltre che dalle tendenze moderare di una massa considerevole di cittadini, anche dalia configurazione stessa del pa~ che ne fanno l'ultima nazione dell'll)ttropa oc– cidentale. :m programma austriaco è ben chia– ro: esso tien conto della di~enza fra austriaci.e tedeschi, specie ncl cllmpo psichÌICo, tiene conto delila - differenza fu-a gLi austriaci e gli altri popoli del– l'Europa orientrue, pailese a chiunque, nonchè del .fattore cattolico romano ed umanistico e dellle bellezze della regio– ne. Di qui la tendenza, cui i!l governo italiano ha opposto le proprie ragioni di imprescindibile sicurezza ad ànnet– ìer-si 11u.1timolembo di Tirolo e ad ot– tenere una posizione privilegiata nel porto di Trieste. Pxescindendo da altre ra,gioni di ca- • rfttere politico g~erale ? particol~re, ci sia dato con piena schiettezza ripe– tere ciò che il presidente del Consig,1io italiano ha addotto a sostegno della propria tesi: è moralmente e diplomàti– cam~te ingiusta una cessione di ter– ritor,io ad un paese che ha dato appog– gio con Ue sue unità combattenti fino a1l'ultlmo ad govierno germanico, a sca– pito di un paese éhe per primo si è sottratt_o all'egemonia tedesca in Eu• ropa. O. Z,-MONTS

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