Il piccolo Hans - anno XXI - n. 82 - estate 1994

romanzo, come appare evidente nel Don Chisciotte, il primo capolavoro del genere, dove il protagonista non mostra un briciolo di saggezza nei confronti della comunità. Queste trasformazioni per Benjamin sono legate al fatto che nel mondo moderno la comunicabilità dell'esperienza diminuisce drammaticamente e «l'arte di narrare si avvia al tramonto»2 • Parlando del suo ultimo romanzo ancora incompiuto che ora a quasi due decenni dalla sua scomparsa è stato dato alle stampe con il titolo Petrolio, Pier Paolo Pasolini, a conferma della sua vocazione testimoniale e pedagogica 3, si mostra almeno in parte ancora convinto della capacità comunicativa e dell'utilità pratica del genere romanzesco: Questo romanzo non serve più molto alla mia vita (come sono i romanzi o le poesie che si scrivono da giovani), non è un proclama, ehi, uomini! io esisto, ma il preambolo di un testamento, la testimonianza di quel poco di sapere che uno ha accumulato, ed è completamente diverso da quello che egli si aspettava [immaginava] !4 Come ha scritto Aurelio Roncaglia nella Nota filologica che ha accompagnato l'uscita di Petrolio, l'incompiutezza del romanzo lascia aperti molti problemi importanti5 : la stessa qualifica di Romanzo risulta soggetta a riserve, poiché nella stesura l'opera si è venuta allontanando dalla definizione del «genere», quale è comunemente inteso, anche se va poi riconosciuto che tra tutti i generi il romanzo è quello che più di tutti sfugge a qualunque codificazione, mantenendosi aperto a sviluppi formali spesso imprevedibili6 • In ogni caso, quasi a conferma di quello che Benjamin scriveva a proposito del narratore, Pasolini in Petrolio non intende attribuire alla narrazione un ruolo sostanziale o strutturale, ma di raccordo, di citazione, quasi a voler rievocare la «forma» romanzo piuttosto che scriverne uno vero e proprio: 61

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==