Il piccolo Hans - anno XXI - n. 82 - estate 1994

Pinocchio è stato inghiottito dal Pescecane, e nel suo ventre ritrova il padre Geppetto, al quale fa un resumé delle proprie avventure e disavventure dal giorno della separazione, che è in pratica l'altro racconto del Pinocchio. Eccone il testo che occupa quasi due pagine del libro, in una emissione filata, senza pause. - Sì sì, sono io, proprio io! E voi mi avete digià perdonato, non è vero? Oh, babbino mio, come siete buono! ... e pensare che io invece... Oh, ma se sapeste quante disgrazie mi son piovute sul capo e quante cose mi sono andate a traverso! Figuratevi che il giorno che voi, povero babbino, col vendere la vostra casacca, mi compraste l'abbecedario per andare a scuola, io scappai a vedere i burattini, e il burattinaio mi voleva mettere sul fuoco perché gli cocessi il montone arrosto, che fu quello poi che mi dette cinque monete d'oro, perché le portassi a voi, ma io trovai la Volpe e il Gatto che mi condussero all'osteria del Gambero rosso, dove mangiarono come lupi, e partito solo di notte incontrai gli assassini che si messero a corrermi dietro, e io via e loro dietro, e io via e loro sempre dietro, e io via, finché m'impiccarono a un ramo della Quercia grande, dovecché la bella Bambina dai capelli turchini mi mandò a prendere con una carrozzina, e i medici, quando mi ebbero visitato, dissero subito: « Se non è morto, è segno che è sempre vivo», e allora mi scappò detto una bugia, e il naso cominciò a crescermi e non mi passava più dalla porta di camera, motivo per cui andai con la Volpe e col Gatto a sotterrare le quattro monete d'oro, ché una l'avevo spesa all'osteria, e il Pappagallo si messe a ridere, e viceversa di duemila monete non trovai più nulla, la quale il Giudice quando seppe che ero stato derubato, mi fece subito mettere in prigione, per dare una soddisfazione ai ladri, di dove, col venir via, vidi un bel grappolo d'uva in un campo, che rima37

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