Il piccolo Hans - anno XXI - n. 82 - estate 1994

r azzurro di e hartres Lettura del canto XXIII del Paradiso Salito con Beatrice dal cielo di Saturno a quello delle stelle fisse, e da quell'altezza ed ampiezza vòlto lo sguardo ai pianeti e alla piccola terra per il cui dominio gli uomini si azzuffano e si fanno più crudeli delle belve, Dante ritorna cogli occhi agli occhi della sua donna, e la vede protendersi tutta, ansiosamente, verso qualcosa di sovrumano che ancor non appare: Come l'augello, intra l'amate fronde, posato al nido de' suoi dolci nati, la notte che le cose ci nasconde, che per vedere li aspetti disiati e per trovar lo cibo onde li pasca, in che gravi labor li sono aggrati, previene il tempo in su aperta frasca, e con ardente affetto il sole aspetta, fiso guardando pur che l'alba nasca; così la donna mia si stava eretta e attenta, rivolta invèr la plaga sotto la quale il sol mostra men fretta: sì che, veggendola io sospesa e vaga, 147

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