Il piccolo Hans - anno XXI - n. 82 - estate 1994

«La ragazza svedese portata qui da Stiller» - così la chiamano a Culver City. Non sa l'inglese, e la gente non s'interessa a lei. - Un tipo stravagante- si dice tutt'al più, un po' interdetti dal riserbo con cui ella risponde alla generale indifferenza. Ritrosa, se ne va come un'antica eroina a consolarsi lungo i lidi del mare amico: quel mare, che lontano bagna le rive della sua patria. Per «lanciarla», cominciano a farle qualche fotografia: in atto, per esempio, di stringere la mano ad un celebre pugilatore. «Se un giorno diventerò celebre - ella esclama - celebre come Lilian Gish, non vorrò pubblicità». Il romanzo di Greta Garbo non è che la vita della donna che fa i film di Greta Garbo. Tutto il resto è silenzio, per quest'attrice dall'amletico pallore. Un giorno (vera o falsa anche questa) alcuni suoi servi licenziati vollero fare un'indiscrezione: tradirla, insomma. E raccontarono che un fabbricante svedese, per fare omaggio all'illustre connazionale, le aveva spedito una cassetta delle sue più rinomate conserve alimentari. Greta aveva nascosto il dono sotto la toletta della propria camera, .che adoperava come tavolino da lavoro. Tra una battuta e l'altra, tra una scena e l'altra dei copioni che stava studiando, si regalava una piccola ghiottoneria nazionale, estratta da quel ripostiglio. Vero o falso, il pettegolezzo dimostra appunto che il segreto di Greta è di non avere altri segreti, se non quelli promessi e rivelati dallo schermo. Quando si ricama sulla vita di Greta, non si fa che tradurre in termini quotidiani i fatti di quell'esistenza e di quella storia più vere, che sono l'esistenza e la storia dell'attrice. Mettiamo: il preteso suicidio di Stiller per amore di lei; che può magari essere credibile, ma come allegoria. Insieme avevano traversato l'oceano, per lavorare in comune; ma Greta col Torrente (il primo film americano con Ricardo Cortez, diretto da Monta Bell) aveva iniziato da sola la sua ascesa di stella. Stiller avrebbe dovuto raggiungerla nel secondo lavoro: La tentatrice, ma 141

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==