Il piccolo Hans - anno XXI - n. 82 - estate 1994

Plum-pudding D'Annunzio Dove si parla di: Forse che sì, forse che no, di Gabriele D'Annunzio; Grandfather's Steps, diloan Haslip; Nymph Errant, di James Laver; Névrose, di Émile Morel. E molti altri volumi potrebbero seguire. Ma quelle pagine del Forse che sì, e il vecchio libro del Morel, e questo della Haslip, hanno in comune lo sfondo fiorentino e la società cosmopolita contro esso profilata; e non trovo altra ragione per l'aggiunta del quarto, se non la curiosità d'effetti che si può ottenere accelerando i tempi degli altri tre in un allegretto voltairiano. Quegli amori cosmopoliti che nella prima decade del secolo avevano il ritmo lento e sfiaccolato del decadentismo, con preraffaelliti, musica wagneriana, perversità e misticità fin-de-siècle, a più di venti anni di distanza assumono sveltezza di scorci e di situazioni, sincopati da jazz, una vivacità a fior di pelle, ma talvolta così birichina, da darci per un momento l'illusione che nel 1932 si sia molto più sani e sereni che nel 1904. Questi libri li sfoglio come figurini di mode, e ne derivo un divertimento analogo a quello comunicato da Cavalcade di Noel Coward. Névrose ve lo raccomando come 117

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