Il piccolo Hans - anno XXI - n. 82 - estate 1994

neri... e dove? In un boschetto di palme da cocco una notte di luna!"». Cehov arrivò a casa per Odessa nel dicembre; appena arrivato non mancò di inviare libri per le scuole di Sahalin. Commentando genericamente il suo viaggio, egli scrisse queste parole che possono bene considerarsi universali, se anche qua e là tristamente simili a certe odierne dicerie: «La terra di Dio è bella. C'è però una cosa che non è tanto bella, e siamo noi stessi. Quanto poca giustizia è in noi e quanto poca umiltà! Come male intendiamo il senso della parola patriottismo! Noi, ci assicurano i giornali, amiamo il nostro paese, ma in che modo manifestiamo questo amore? Invece di istruzione, arroganza e incommensurabile vanità; invece di onesto lavoro, pigrizia e corruzione. Non abbiamo senso di giustizia e il nostro concetto dell'onore non va più in là dell"'onore dell'uniforme", un'uniforme che troppo spesso si vede sui banchi degli accusati nei nostri tribunali. Noi dobbiamo lavorare, e il resto può andare al diavolo. E la cosa principale è che dobbiamo essere giusti, perché se saremo giusti il resto verrà da sé». 28 settembre 1954 Tommaso Landolfi da: Il Mondo, poi in Landolfi, T., Gogol a Roma, Firenze, Vallecchi 1971. 116

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