Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

Ben che nel quanto tanto non si stenda la vista più lontana, lì vedrai come convien ch'igualmente risplenda». ( Par., II, 97-105) 51 Quando Dante, alla fine del discorso di Piccarda, affermerà di averla riconosciuta, confesserà che sarà stato per l'intreccio di immagine e parole: «però non fui a rimembrar festino;/ ma or m'aiuta ciò che tu mi dici,/ sì che raffigurar m'è più latino» (vv. 61-3). Così come all'inizio del canto XXVI, Giovanni, per ripristinare «lo viso spento» di Dante abbagliato ricorre al potere taumaturgico delle parole: «dicendo: 'Intanto che tu ti risense/ de la vista che hai in me consunta,/ ben è che ragionando la compenseJ Comincia dunque...'» (XXVI, 4-7). 52 Hermann I., La psychanalyse camme méthode, cit., p. 38. 53 «Lega» può anche essere sostantivo - con tale funzione viene infatti usato 4 volte su 12 nella Commedia. Si noti infatti quanto efficace sia il gioco dell'ambivalenza sostantivo/verbo nell'esempio di II, 139-141, riportato qui al par. 1. 54 Freud S., Psicoanalisi e telepatia, in Opere, cit., vol. IX, pp. 345-361: Sogno e telepatia, Ibidem, pp. 383-407; Psicologia delle masse e analisi dell'io, Ibidem, pp. 313-314; Introduzione alla psicoanalisi (nuova serie di lezioni) lez. 30, Sogno e occultismo, vol. XI, pp. 145-169; Psicopatologia della vita quotidiana, vol. IV, pp. 168-169; Inibizione, sintomo, angoscia, vol. X. 55 F6nagy I., Les langages dans le langage, in Langages, IJes rencontres psychanalytiques d'Aix-en-Provence 1983, Paris, Les Belles Lettres, 1984, pp. 303-353, qui p. 342. 56 F6nagy I., Langages... cit., p. 342. 57 Mellone A., La dottrina di Dante Alighieri sulla prima creazione, Nocera Superiore, Convento di S. Maria degli Angeli, 1950, p. 22 e sgg. 58 «Quod anime glorificate non sunt in celo empireo cum angelis, nec corpora glorificata erunt ibi, sed in celo aqueo vel cristallino, quod supra firmamentum est, quod et de beata Virgine presumitur. Hunc errorem reprobamus, firmiter enim credimus, quod idem locus corporalis, scilicet celum empireum, angelorum et animarum sanctarum erit et corporumglorificatorum», in Denifle H., Chartularium universitatis parisiensis, Parisiis, 1889, n. 128. Cfr. Mellone A., La dottrina..., cit., pp. 30-31. 59 Bartholomaeus de Bononia, Quaestiones de corporali B.M. Virginis assumptione, ed. A. Deneffe, Munster, Aschendorff, 1952 2 • 60 Piana C., Le questioni inedite "De glorificatione B.M. Virginis" di Bartolomeo da Bologna O.F.M. e le concezioni del Paradiso dantesco, in "L'Archiginnasio", a. XXXIII, 1938. 61 Come se la Madonna fosse una cosa in cui «credere» e non una cosa da «vedere»; cfr. «Nostra Signora dei Turchi», di Bene. 62 · Alberto Magno, Il bene, Milano, Rusconi, 1987; trattato 126 e sgg. 6 3 Vedi anche in Par., XXXII, 85-87. 6 4 Interessante è notare che il grammatico'Bene da Firenze (Candelabrum, ed. G. Alessio, Padova, 1983) asseriva che nel saluto il verbo manca perché, a differenza di altri tipi di discorso, il saluto non si fonda sul «negotium». 65 Perciò è noto che il primo consiglio che si dà a uno studente di fronte a una versione è di «cercare il verbo», di non allucinarsi su un senso che non viene, e di risolver e il dubbio angoscioso in una giusta nevrosi di interpretazione." 66 Freud S., Inibizione, sintomo, angoscia, cit., p. 248. 6 7 F6nagy I., Les langages..., cit., p. 343. 68 Barbieri M., La teoria semantica dell'evoluzione, Torino, Boringhieri, 1985, pp. 46-47. 96

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