Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

elementi originali, ha una tradizione: ad esempio Ristoro d'Arezzo, La composizione del mondo (Roma, 1859, p. 139) e Alessandro Neckam De Naturis rerum (Londra, 1863, pp. 283-4); vedi E. Volpini, voce «Fisica» nell'Enciclopedia dantesca, Roma, 19842 • 32 Nardi B., Dante e la cultura, cit., pp. 63-4. 33 E che bisogna in ogni caso, e per numerosi motivi, rinunciare a vedere nell'Epistola a Cangrande. 34 Vedi la stessa distinzione metodologica messa in luce per quanto riguarda i fondamenti della geometria sensibile in Nicod J., cit.. 35 Nardi B., Dante e la cultura..., cit., p. 57. 36 Commentato da Nardi in'una splendida pagina dove ricostruisce le ragioni della riscrittura che Dante ne farà dopo essersi reso conto dell'errore contenuto nella «vecchia versione»; Nardi B., Nel mondo di Dante, cit., pp. 3-20. 37 Più che un'aderenza all'accezione aristotelica del De anima (cfr. qui n. 26), esso corrisponde alla proposizione 18 del De intelligentiis: «XVIII, (1) Ex unione potentiae activae cum exemplari, ad quod est ordinata, relinquitur delectatio, in qua est vis cognoscitiva. (2) Amor in eodem naturaliter antecedit cognitionem; perficitur tamen per cognitionem et deliberationem». De intelligentiis, in Beitriige cit., 1908, B. III, H. 2, hrsg. Baeumker, p. 23, corsivo mio. 38 Questo modo di impostare il problema dell'arbitrarietà potrebbe suggerire di dubitare che per quel tipo di receptio valesse la discriminante della "doppia articolazione" per classificare i sistemi di segni. 39 E così più avanti, al par. X, egli dice che «li nostri·occhi 'chiamano', cioè giudicano». 40 Conv., III, VII. 4 1 Vedine una conferma nel contesto di Par., XXII, 139-141. 42 È stato mostrato che tra l'anima e le forme c'è il desiderio di una teoria linguistica articolata dall'angoscia dell'origine come un romanzo familiare. Finzi Ghisi V. e Finzi S., Nel disegno del rebus... in «Il piccolo Hans» n. 50, 1986. 43 Vedi anche Nardi B., Nel mondo di Dante, cit., «Come sognando» 44 Weinrich H., Tempus, Le funzioni dei tempi nel testo, tr. it. Bologna, Il mulino, 1978. 4 5 Freud S., L'interpreiazione dei sogni, in Opere, voi. III, Torino, Boringhieri, 19672 ; o, relativamente all'angoscia, la funzione di legame: Al di là del principio di piacere, in Opere, cit., voi. IX, p. 221. 46 Hermann I., La psychanalyse camme méthode, Paris, Denoel, 1979, p. 35. - 47 Freud S., Il delirio e i sogni nella «Gradiva» di WilhelmJensen, in Opere, cit., voi. V, p. 288. 48 Pouillon J., Temps et roman, Paris, 1946, pp. 161 sgg.; Butor M., Répertoire II, Paris, 1964, pp. 61-72; Barthes R., Le degré zéro de l'écriture, Paris, 1953, pp. 46 sgg.; citati in Weinrich H., Tempus, cit., pp. 34-36. 49 Essi hanno in comune solo il fatto di essere coppie di versi situati nel momento del cambio della rima: nello schema: a - b - a - b -c-b - c - d ..., il primo ce l'ultimo b insieme. 5o «Tre specchi prenderai; e i due rimuovi da te d'un modo, e l'altro, più rimosso, tr'ambo li primi li occhi tuoi ritrovi. Rivolto ad essi, fa che dopo il dosso ti stea un lume che i tre specchi accenda e torni a te da tutti ripercosso. 95

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