Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

nel XXXII, fino ad allargarsi straordinariamente all'inizio del XXXIII. Che Maria come inchoatio di Dio corrisponda alla lingua come inchoatio dell'uomo, e che sia, anzi, il luogo in cui queste si incontrano realizzandosi, è segnalato dalla preghiera, forma particolare d'espressione dove l'elemento dinamico viene in primo piano con grande effetto di evidentia. Così Maria è il nome di luce della rosa mistica («Il nome del bel fior ch'io sempre invoco/ e mane e sera, tutto mi ristrinse/ l'animo ad avvisar lo maggior foco», XXIII, 88-90), la vetrata gotica illuminata e illuminante nella quale tutto è in movimento, cioè, come dice Alberto, «colei che 'cresce secondo il suo nome', cioè all'invocazione del suo nome» (tr. 127). Ebbene, se è vero che le parole «ont de la mémoire», e se è vero che Maria ha «la benedizione della memoria» (tr. 156), e che «conservava diligentemente 'portandolo nel suo cuore', tutto quello che suo Figlio faceva in parole e in opere» (tr. 131), allora nella preghiera alla Vergine del canto XXXIII dovremmo poter trovare segnali evidenti di quelle sovrapposizioni di procedure espressive indicate più sopra. Una lettura soddisfacente richiederebbe un'analisi approfondita sia delle fonti mariane sia dell'influenza generale di questa forma di pensiero nel testo dantesco. Ci limiteremo invece a segnalare nella preghiera alcune tendenze relative ai verbi: che i verbi transitivi sono molto meno numerosi del solito, mentre prevalgono soluzioni «deboli» come i servili o le forme di «essere»64, ma soprattutto vi sono ben undici versi (fra cui i primi tre) senza verbi, con una sensibile tensione angosciosa. È noto infatti che una frase nominale che si protragga oltre certe aspettative genera angoscia, poiché rimane indefinitamente sospesa la sua congruità grammaticale65 . L'angoscia si articola coi verbi, come nel caso del piccolo Hans: nelle frasi riportate dal padre e registrate da Freud vi è dapprima il presente e qualche tentativo di costituzione spaziale rappresentato dall'imperfetto, poi, quando 88

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