Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

tosa violenza fallica. Ne ho presentato gli addentellati con la psicosi. 1 La legge della selezione naturale riproduce questo poderoso stantuffo: «selezione ed estinzione procedono dello stesso passo». La forma cuneo divenne così per Darwin veramente «forma della natura e del soggetto». Se a Galileo il mondo era apparso come un libro scritto in caratteri geometrici, per Darwin la natura rivelò in ogni sua forma, in moltissimi dettagli della sua organizzazione, l'impressione di un unico segno, di quel solco che caratterizza una scrittura cuneiforme e cui corrisponde in una scrittura fonetica la lettera V, rudimento cuneiforme, lettera che nel nome Wedgwood è raddoppiata e restituita alla sua natura di forma: V, W, Weélge. La lavorazione dell'insoffribile godimento paterno («la pressione è sempre pronta, semi senza fine sparsi ovunque»), lavorazione assicurata dalla funzione del con, il sesso, ma anche la forma cuneomaterna, corrisponde alla trasformazione del mondo in un vaso vivente, anima! mould, sulla cui superficie colori e forme si combinano a raffigurare la schiera dei pensieri e la schiera dei viventi in un duplice nastro di gradazioni intonate. Il marchio della lettera informò per Darwin la struttura fisica e la forma mentis di tutte le gradazioni della natura, nella gamma che si estende dai Vermi (i Worms, la cui «estremità a.nteriore funziona come un cuneo» e che sanno <deggere»'·l� cifra cuneiforme in un pezzo di «carta da scrivere») all'uomo. La «discesa dell'uomo» è una discesa all'inferno, e Darwin ne fa ritorno con una teoria dei colori. Ancora oggi Darwin viene accusato o semplicemente vissuto per aver sostenuto la parentela dell'uomo con le _ scimmie. Ma non è così. L'uomo è parente dell'uomo, e così strettamente da spingere Darwin ad auspicare, verso la fine della Descent, più approfonditi studi sugli effetti delle nozze fra consanguinei. Ma l'uomo è anche nemico 8

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