Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

za dell'immagine dal punto di vista della causa formale); nel terzo caso: la chiusura in sé, determinata dalla forma dell'isolamento - e non dalla «materia» del patto, che è indifferente- come luogo dell'orientamento esegetico (direzione indicata dalla causa finale). 6. Verbi I canti II, III e IV sono il luogo in cui la Luna-Grammatica viene messa in movimento, dove la poesia rinasce in forme del tutto nuove: così come Dante personaggio compie le prime fondamentali esperienze di orientamento spaziale, della vista e della razionalizzazione verbale, anche la lingua è sottoposta a un'azione dinamica che le fornisce inedite possibilità di risemantizzazione; la Luna potrebbe essere descritta, in termini semiotici, come una potente struttura semio-narrativa. I tre canti infatti costituiscono un sistema nel quale il racconto - prevalente nel canto centrale, il III, ma presente in piccoli nuclei nei frequenti paragoni, exempla, metafore vive, connotazioni naturalistiche - gioca un ruolo fondamentale per l'allusione al processo delle cause, dal quale dipendono le istanze teoriche centrali. Nel sistema dei tre canti ci si aspetterebbe che il II e il IV, che ospitano lunghe spiegazioni teologiche, avessero un carattere descrittivo, e il III narrativo. In effetti ciò sembra confermato dalla schedatura dei verbi che Weinrich44 definisce «commemorativi» (presente indicativo, futuro, passato prossimo) e "narrativi" (passato remoto, imperfetto indicativo, i due trapassati, i due condizionali): i primi prevalgono nel II, dove sono 93, e nel IV, dove sono 95, mentre nel III sono solo 67; i secondi, al contrario, sono più frequenti nel III, in analoga proporzione. Questo tuttavia non deve lasciar pensare a facili sim76

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