Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

tipo di destino dei concetti linguistici che abbiamo rilevato più sopra. Esso è il concetto di una libertà-necessità; non determinato in una forma di sapere di cui sarebbe termine tecnico, ma piuttosto in grado esso stesso di scegliere e determinare le forme di sapere37 . In questa accezione il beneplacito non è nemmeno più un concetto filosofico, ma una direzione di ricerca. In particolare esso, come arbitrarietà linguistica e del vedere, è al centro del paragone, o della coincidenza, fra lingua e luce38 . Più oltre, nel Convivio (III, IX), c'è infatti una sottolineatura della differenza fra le «cose visibili» e le «forme loro» visibili, fra la loro «realtà» e la loro «intenzionalità», cui segue la descrizione del processo della visione- chiaramente esemplata dall'ottica araba-, dove Dante significativamente definisce l'azione della luce nell'acqua come un «discorso»39 - e in questo discorso può esservi anche qualche «macula» se la visione non è corretta. La lingua coincide con la luce, quanto alle loro operazioni. Dante poi aggiunge che l'immagine vi si forma perché nella pupilla «quell'acqua è tenninata», mentre aveva detto, nel brano di II, XIII citato sopra, che nella lingua «li raggi de la ragione... non si terminano». Così solo nella coincidenza con la luce la lingua potrà compiersi perfettamente. Nel cielo della Luna la correzione dell'«errore», filosofico, della vista, poetico, dà luogo a questo raggiungimento: inseguendo l'indicazione dinamica del beneplacito Dante aveva scoperto che la luce «discorre». Quindi, se nel Paradiso il beneplacito è divenuto beatitudine (rappresentata e discussa dalle anime, ma anche realizzata via via nel percorso luminoso del poema), il discorso della luce diventa il discorso essenziale, cioè il «discorrimento» delle cause 40 . Per quanto riguarda il destino della Grammatica nella (nuova) Luna del Paradiso, si può affermare provvisoriamente che nemmeno in essa, come nella pupilla di Conv., III, JX, si vedono macchie, se la si guarda dal punto di 70

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