Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

licome, permettendo di introdurre nella sua sequenza tutta una catena in cui il suo desiderio si anima»7 • Il resoconto della terapia di Gilles ci ha rivelato l'importanza dei significanti nella prima infanzia. L'esperienza analitica ci ha anche insegnato quanta importanza possono assumere per il corpo di un essere-di-parola quei significanti particolari che sono i nomi che i genitori, già prima della nascita, evocano o trascurano di evocare, e come ciò può arrivare al punto, quando il desiderio dei genitori è grande, che nasca sia una bambina che un bambino. E così, nelle terapie degli adulti, non è raro che taluni analizzanti che presentano difficoltà a situarsi come uomo o come donna concordemente al loro sesso biologico, colleghino questa difficoltà al fatto che sia stato loro riferito che i loro genitori non avevano previsto un nome per un bambino del loro sesso; o ancora, che la loro delusione era stata così grande che alla fine era stato il nonno a trovare dei nomi che corrispondevano al sesso del neonato. Così grande può essere l'aspettativa della presenza - o dell'assenza - di quei pochi grammi di carne che al momento della nascita (e oggi, grazie alla ecografia, prima della nascita) soddisfino o deludano le speranze dei genitori! Capita che questa difficoltà di identificazione abbia i suoi effetti sui caratteri sessuali detti secondari; per esempio sullo sviluppo dei seni o sulla pelosità. Un'analizzante riferì un giorno il suo grande stupore per la scomparsa di una pelosità abbondante, pressapoco maschile, che da tempo esigeva regolari cure estetiche. La sua scomparsa si manifestò in concomitanza con l'emergere nella terapia di vari indizi che mostravano come l'analizzante lasciava vivere maggiormente il suo lato femminile, una parte di se stessa sino ad allora soffocata da un porsi in una posizione neutra o maschile nelle sue relazioni con i suoi simili. Parallelamente, nelle sue relazioni con gli uomini, la 41

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