Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

schermo violato, tre azioni destinate da Freud all'Es e che ritroviamo come «azioni di guerra»16 . L'ABC dell'arco traumatico trova però il suo complemento nel piccolo gesto di stringer le dita, un gesto che si colloca fuori dal sogno, nell'intervallo, presso il racconto che ne viene fatto all'analista, e che raccolto appare della massima importanza: esprime inf a tti il moto di correre ai ripari per legare le energie penetrate che, libere, portano distruzione nell'apparato psichico. Il sogno lavora non solo a ritrovare in analisi il luogo della fobia, ma il passaggio dove è avvenuta la forzatura traumatica (silenziosa, inavvertita), dello spavento o dello scherno. E questo porta a immediato contatto con il proprio fondamento psicotico. È quanto prende il nome di regressione. Sogna di vedere suo padre che esce dal bagno. È in vestaglia e la vestaglia è bagnata, ma in vari punti, come spruzzata. Lo abbraccia e si sente felice di poterlo f are senza timore né turbamento. Si tratta di un'altra nevrotica di guerra che lega alla prima, con l'emergenza del godimento del padre (il getto è sorpresa, scoppio di bomba, ma sempre anche eiaculazione: che la giacca del tipo segaligno questa volta sia di tweed anziché come in altri sogni di principe di Galles, c'entra col fatto che invece che a quadri, questa volta la giacca è puntiforme come i granelli di sabbia del «gettatore»17 ), il_ rischio di non poter sostenere la regressione, di non poter trasformare la regressione in ripresa, in patto che lega stabilmente le energie sciolte. In tutta una serie di sogni regressivi, ha sognato ancora di trovarsi nella casa di sua zia. È nel bagno, in un bagno dove vi sono colonne di alabastro e statue. In piedi sul water c'è un uomo nudo che lei vede da tergo, con un tappo nel sedere. Il pericolo avvertito è che, partendo quel proiettile, lei stessa possa essere evacuata fuori dal suo lavoro, dalla 21

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