Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

morte sul resto del mondo organico. Quante teorie sull'origine della società, fino al '700 e oltre, pongono agli inizi di questa la lotta contro gli animali e - contemporaneità rivelatrice - la moderazione della rivalità fra uomo e uomo! È questa una trasposizione sul piano della «storia congetturale» di un corollario dell'idea della «bestia dentro di noi»: la repressione della bestia dentro va di pari passo con la repressione della bestia fuori. Come ha notato Mary Midgley, «i vizi della mostruosa bestia dentro di noi vengono proiettati sugli animali reali» (Midgley [1978] 1980; p. 45): li distruggiamo disprezzandoli perché disprezziamo quella parte di noi che chiamiamo bestiale. L'immagine degli animali reali si carica delle paure e dei desideri che vi proiettiamo. Gli animali ne diventano addirittura i simboli e poi, per una confusione che non ha alcuna giustificazione logiéa, i simboli sono trattati come attributi e agli animali sono attribuite quelle qualità di cui sono stati assunti a simboli43. Finché sentiremo ferocia negli uomini, saranno probabilmente feroci, ai nostri occhi, anche le tigri ed i leoni. Le proiezioni e le distruzioni sono sembrate un male da esorcizzare o negare o esecrare perché sgradevoli sono la morte, l'uccisione, la guerra e i mali sociali. Giustificare o comunque razionalizzare gli uni imponeva di razionalizzare gli altri. E quando sono sembrati necessari o addirittura utili gli uni sono sembrati necessari e utili gli altri. Come l'atteggiamento verso la bestia esterna è legato all'atteggiamento verso la bestia interna, la valutazione dell'economia della natura nel suo stato attuale e nel suo sviluppo storico, è legata alla valutazione del ruolo e dei compiti dell'uomo · nella natura e verso i suoi simili e all'idea che si ha del senso della vita. Antonello La Vergata 188

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