Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

mostrata l'origine. Non è ancora una forma e non ha ancora un colore, e d'altra parte è il corrompersi di f orme e colori: il presentimento del deforme, l'ombra di una gravidanza mostruosa, e rispetto ai colori è il tendere di essi al giallo (solare) ma nella modalità di un rosso o di un verde degradati nel giallo verdastro di sostanze, come il siero e la bile, che sembrano scaturire dall'impazzimento, come avviene di una maionese, del liquido seminale. Una macchia che è essenzialmente lo schizzo, lo schizzo che ritorna nel Macbeth, con tante sfumature verdastre, del cervello di un bambino. «Ma c'è ancora una macchia qui.» · Evocando il liquido seminale, l'interpretazione ha sospinto la macchia verso la sua origine fatta di liquidi secretivi, mentre una diversa direzione dell'analisi sposta la macchia sull'animale e da qui la rende disponibile per una elaborazione f o rmale. Per questo è così lungo e difficile f ormare uno psicoanalista. Perché un'analisi, il progresso di un'analisi avviene a spese del fantasma dell'analista ed è da quanto lo psicoanalista cede del suo desiderio che si misura il successo della cura dei suoi pazienti. Un piccolo spavento è spesso il dato elementare, il nucleo, intorno a cui tende a organizzarsi, esistendone le condizioni, una nevrosi traumatica di guerra. Esso funziona come una di quelle macchie sopra un occhio dei cani che essendo, come dice Darwin, stronghly inherited, e correlate ad altri segni ricorrenti, devono riprodurre una marca di colore appartenente al progenitore scomparso12 . Molto tempo prima che incominciassi a svelare qualcosa di queste correlazioni, mi sorprese in due sogni di due diversi pazienti la funzione della macchia in cui sembrava manifestarsi una sorta di engramma psichico darwiniano. In uno un treno, quasi ripetendo all'inverso il film choccante dei fratelli Lumière, entra in una galleria. Sull'impiantito c'è un buco e da questo buco il paziente nota 18

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