Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

nei teologi naturali e nei naturalisti devoti era stato fn dal '600 strettamente associato al concetto del rigoglio della vita attraverso la distruzione. Smith si serve della straordinaria varietà delle forme di vita per sostenere che nell'Arca non c'era posto per tutte e quindi il Diluvio doveva essere stato locale. I letteralisti immaginavano che ci.fossero tutt'al più 3 o 400 specie, ma bastava leggere la Zoologia del viaggio della Beagle (curata da Darwin) o le Illustrati ons of African zoology di Andrew Smith per rendersi conto che erano molte, molte di più (5.000 insetti, 1.000 mammiferi, ecc.) e abitavano aree geografiche lontane e disparate «congeniali alle loro nature e costituzioni»: come poteva Noè radunarle tutte? E non è detto che gli animali marini, in tale sommovimento, se la cavassero senza danno (ibid., pp. 161-162). Gli argomenti di Smith possono sembrare ragionevoli a noi, ma ai suoi avversari sembravano facilmente controvertibili. Come si poteva immaginare, ribatteva il reverendo George Young (1777-1848), teologo, geologo membro della Wernerian Society e autore di un Geologica! survey of the Yorkshi r e c oas t (1822) , come si poteva immaginare che la beatitudine di Adamo ed Eva non fosse turbata dalle devastazioni delle fiere o dalla vista di un tenero agnellino dilaniato da una tigre crudele? Potevano le grida lancinanti delle vittime essere compatibili con la felicità dei nostri progenitori? Smith dice (p. 296) che la minaccia di morte che essi avevano ricevuto da Dio implicava che sapessero che cos'è la morte per averla vista. Ma allora si dovrebbe dire anche che, essendo stati loro menzionati il bene e il male, avevano visto il male, e invece non si può assolutamente ammettere che ci fosse il male nell'Eden (Young 1840, p. 26). È l'indissociabilità dell'idea di morte da quella di male il centro del problema di cui ci stiamo occupando: la disputa sui carnivori era l'epifenomeno di un dissidio più profondo sul senso della morte e del dolore e la questione era se la nuova 177

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==