Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

Louis Agassiz (1807-1873)29 • Ma Bugg non andava molto per il sottile, né doveva avere doti particolari di esegeta biblico, come dimostra la sua risposta a un'obiezione possibile: si potrebbe obiettare, egli continua, che lo spettacolo della distruzione reciproca degli animali servisse a dar forza al divieto di mangiare il frutto proibito, mostrando ad Adamo le conseguenze in cui sarebbe incorso disubbidendo; ma in tal caso Adamo sarebbe stato indotto ad interpretare la minaccia divina semplicemente come una minaccia di essere mangiato dalle fiere, o« dalla sua stessa specie» (sic). Né maggior avvedutezza dimostrava Bugg di fronte ad alcune conseguenze della sua tesi, la quale, per esempio, implicava che la natura di molti animali fosse cambiata col passaggio, dopo il peccato, alla dieta carnea: come questo fosse avvenuto non era affar suo dire; comunque, i gusti degli animali non erano così rigidi come li presentava Cuvier e poche erano le specie contemporanee che non potevano nutrirsi indifferentemente di carne e di vegetali; del resto, si aveva prova di animali che, sedici secoli dopo la Caduta, avevano vissuto di solo cibo vegetale per un anno intero, nell'Arca (ibid, pp. 147-148). Se solo i geologi si attenessero ai fatti! Sono le teorie e le speculazioni che creano difficoltà con le Scritture (ibid, p. 7). La pubblicazione del Bridgewater Treatise di Buckland rinfocolò la discussione. Un anonimo corrispondente del «Congregational Magazine», pubblicazione dei dissenters, riproponeva in questi termini la domanda fondamentale: «Poteva esserci morte con mezzi violenti e dolorosi prima che l'ingresso del peccato sconvolgesse l'ordine di un mondo santo e offrisse l'occasione di mettere in azione gli strumenti di morte violenta?» (T.K. 1837, p. 710; corsivo originale). Gli rispondeva sulla stessa rivista il teologo non conformista John Pye Smith (1774-1851), ribadendo che il sistema della vita doveva inevitabilmente consistere in«un ciclo di produzione, crescita, decadenza e mor175

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==