Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

3. Morte e felicità È un fatto però che anche gli autori contro cui Bugg si scagliava tenevano fermo come lui all'idea dell'equilibrio del mondo organico attraverso la distruzione: lo stesso sistema di conservazione della vita mediante la morte era stato in vigore in tutte le ere geologiche. Un esempio particolarmente chiaro di questa estensione al passato dell'immagine dell'equilibrio attraverso la lotta ci è offerto dalla conclusione che dal suo studio dei coproliti di ittiosauro traeva il reverendo William Buckland (1794-1856) titolare del primo insegnamento di geologia ad Oxford e futuro dean di Westminster. I coproliti dimostravano oltre ogni dubbio che gli ittiosauri erano non solo carnivori, ma anche cannibali. Essi erano dunque «testimonianze delle guerre (warfare) combattute da generazioni successive di abitanti del nostro pianeta gli uni contro gli altri». La legge generale della Natura, continuava Buckland, che ordina a tutti [gli esseri] di mangiare e di essere mangiati a loro volta ha avuto applicazione fin dagli inizi della vita animale sul pianeta; e in ogni periodo della storia del mondo i carnivori hanno svolto il compito loro assegnato: frenare l'eccessiva crescita della vita e conservare l'equilibrio della creazione (Buckland 1835, p. 235). Buckland avrebbe ampliato queste considerazioni nel suo contributo, intitolato On geology and mineralogy considered with reference to natural theology (1836), ai trattati Bridgewater sulla «potenza, saggezza e bontà di Dio manifestate nelle opere della creazione», una serie di opere di più autori finanziata con un lascito testamentario dall'ottavo e ultimo conte di Bridgewater. Il fatto che, come mostrano i fossili, in tutte le epoche della storia della terra siano esistiti animali dotati di strumenti di distruzione 163

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