Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

Smellie, la responsabilità all'uomo. Non si poteva più negare, scriveva nel 1799 George Turner, in seguito per breve tempo direttore dell'American Philosophical Society, che qualche anello della catena si fosse perso; però le specie estinte non erano perite a causa di difetti nella loro costituzione originale, perché «l'Autore della vita è saggio e giusto in tutte le sue opere; Egli non dà mai un bisogno senza dare anche la capacità di soddisfarlo». Era impensabile, dunque, che i mastodonti americani fossero morti di fame o fossero stati distrutti da altri animali. Discolpata la natura, non rimaneva che l'uomo: era lui il responsabile di quegli stermini, che erano il risultato di una concorrenza fra l'umanità e i mammiferi terrestri12 • Non bisogna dimenticare che anche Lamarck si sarebbe servito dell'idea dell'equilibrio della natura attraverso le distruzioni per negare l'estinzione; come Smellie, avrebbe ammesso che tutt'al più erano andate perdute alcune specie di mammiferi, e solo a causa dell'uomo (Lamarck [1809] 1976, pp. 60-63). Naturalmente, con i progressi della paleontologia, e soprattutto per l'influenza dell'opera di Cuvier, l'estinzione si impose come un fatto innegabile. Andando ancora più in là, Lyell avrebbe scritto nel 1832 che la scomparsa delle specie e la loro sostituzione con nuove è «parte del corso costante e regolare della natura» (Lyell 1830-1833, II, p. 169). Lyell credeva che questo processo fosse regolare, costante e non segnato da cataclismi, ma la maggior parte dei geologi e paleontologi suoi contemporanei credeva che intere flore e faune fossero state spazzate via da catastrofi eccezionali. Catastrofi geologiche, si badi, cioè dovute a fenomeni esterni alla normalità dei processi del mondo organico. Quest'ultimo era ancora considerato un sistema in equilibrio stabile: dunque l'estinzione, soprattutto quella di un intero gruppo di specie, non poteva essere dovuta a cause organiche quotidiane, ma ad eventi esterni al sistema dell'equilibrio fra le specie13 • Questa ra158

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