Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

coanalitica, nevrosi di guerra in tempo di pace8 . È una nevrosi che non colpisce dei combattenti o ex combattenti ma i loro discendenti nati negli ultimi giorni della guerra, o anche molti anni dopo la sua conclusione. Pur essendo lontana nel tempo e staccata dalla drammaticità degli eventi cui si riferisce, questa nevrosi ha la caratteristica davvero singolare di essere una nevrosi traumatica, come se fosse sorta in seguito allo choc di un'esplosione o di un bombardamento. Ma la connotazione più enigmatica dipende dal fatto che questo trauma, che pur appare legato nel modo più stretto a bombe e scoppi di guerra, si rivela in analisi senz'ombra di dubbio come un trauma sessuale. Quarto e fondamentale punto, la semeiotica da cui si riconosce una nevrosi traumatica di guerra in tempo di pace non sono le espressioni linguistiche o comportamentali dei pazienti, i lapsus, le azioni sintomatiche, ma determinati aspetti e vicissitudini della luce e dei colori. L'intensificarsi della luce nei sogni svela il versante della nevrosi di guerra che dà sulla follia, un'inclinazione psicotica, e riguarda l'amore incestuoso per il padre. La· tonalità, una gradazione di colore nei sogni, il confronto fra tinte simili che sfumano l'una nell'altra, concerne invece, sul versante della perversione, il trasporto amoroso per la madre. Scopriamo così come la tinta sessuale di una nevrosi traumatica di guerra deriva da quell'operazione che Freud, parlandone a Fliess, chiamava la «cattura del tema dei genitori»9 , il tema dei partigiani, il tema della guerra, ma anche il tema della loro unione sessuale, unione indicibilmente violenta e scaturigine di quello scandalo della ragione che fa dire a un mio paziente, evidenziando i legami con la paranoia: «Come posso essere figlio di mia madre? Un essere umano non può fare un figlio. Non esiste». Vi è infatti nella procreazione qualcosa di impensabile 13

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==