Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

di professione» lo applicò a «studi di lettere»5. Dai suoi biografi viene concordemente rammentato come «un ingegno elegante», «un erudito dilettante», «singolare nella scrittura» e «versatissimo in molti talenti», ma forse talmente eclettico da non raggiungere, in alcuna delle arti nelle quali si era avventurato,una grandezza tale da essere poi ricordata nel tempo. «Possessore- è vero- di molte e pregevoli facultati e non di minor pregio quella di dipintore»6, egli era stato allievo di Andrea Sacchi dopo che, alla morte del padre, aveva lasciato Messina e gli studi di lettere per recarsi a studiare l'arte della pittura a Roma. Coltivò pure gli studi di poesia e di antiquariato e,. curiosa, gli appartenne la passione per la numismatica; solo una circostanza di guerra pare che gli abbia impedito di dare alle stampe un suo scritto su «Cento città di Sicilia descritte colle medaglie», rimasto ricordo al figlio Saverio7 • Agli studi di «storia naturale» pervenne attraverso il disegno. Il confronto fra glossopetre e denti non fossili di echini e testacei con gli analoghi animali viventi condusse Scilla a uno studio comparato della loro forma esterna e della struttura e disposizione interna delle parti; anche se, a giudicare dalla fedeltà con la quale egli riprodusse i dettagli morfologici di piccole parti di animali, è ipotizzabile che le sue vaste conoscenze di biologia marina gli fossero derivate, oltre che dall'osservazione, da un uso sistematico della pratica anatomica. Tuttavia è assai improbabile che Agostino Scilla, da vero dilettante, si sarebbe mai dato pensiero di pubblicare un qualche suo studio di «storia naturale» se non ve lo avesse condotto una polemica. Prova ne sia che La vana speculazione disingannata dal senso, lettera responsiva circa i corpi marini, che pietrificati si truovano in varij luoghi terrestri, pubblicata a Napoli nel 1670, pur essendone una rielaborazione, mantiene il tono epistolare di una «lettera responsiva» inviata, nell'anno precedente, dallo stesso Scilla a un tale Dottor N.N., naturalista, convinto della 129

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