Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

animali marini (echini, squali, pesci) che permisero di acquisire, assieme a una sempre maggior conoscenza anatomica e morfologica di questo tipo di animali, la nozione della loro complessità strutturale e fisiologica. Dal raffronto morfologico, poi, dei resti fossili con le parti viventi, dall'esame chimico delle sostanze componenti sia fossili sia conchiglie, denti ecc., dalla progressiva individuazione del diverso modo in cui si producono e crescono fossilia e fossili nonché dalle loro modalità di conservazione nel terreno, si addivenne - non senza polemiche - alla\distinzione definit va dei fossili dalle produzioni inorganiche. Questa raggiunta determinazione si collega, ovviamente, al sorgere dell'interesse per lo studio della crosta terrestre e per la ricostruzione della successione degli eventi geologici che scandiscono la «storia della terra». Per abbandonare, infatti, una classificazione fondata sulla identificazione del termine fossile con tutto ciò che è collocato al di sotto della superficie terrestre e che ha il carattere comune della petrosità, per giungere cioè alla definizione moderna dei fossili come resti o impronte di organismi un tempo vissuti sulla terra, si dovette non solo distinguere l'organico entro uno spettro continuo di oggetti fossili, ma si dovette anche giungere ad accettare il presupposto che quei curiosi oggetti potessero essere spiegati facendo ricorso alla loro origine, interpretandoli, appunto, come.vestigia o impronte o documenti del passato. È proprio dalle prime ipotesi sull'origine organica dei fossili, dall'emergenza delle notevoli differenze fra le specie viventi e gli animali fossili, che si insinuò il dubbio che alcune specie animali si fossero estinte. Ma ammettere l'estinzione di specie viventi non implicava una inammissibile rottura nella «pienezza» della realtà naturale, nella «grande catena dell'essere»? Non equivaleva a riconoscere elementi di incompletezza e di imperfezione nell'opera del Creatore? Come si conciliava il racconto biblico con i risultati della filosofia naturale? 126

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