Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

per l'appunto «occorre andarci, per diventare un vero uomo» P., anni 17, o all'estero magari «dopo me ne vado in Germania a lavorare, vado dove sta mio padre e faccio il suo stesso mestiere». A., anni 19, «ah bene e dove sta tuo padre?», «beh veramente questo non lo so!»). Napoli antica. La fornace rinvenuta a Corso Umberto durante alcuni scavi e rivelata essenzialmente dalla presenza di piatti anfore ampolline di scarto. I difetti sono sempre rivelatori. La barca, per alcuni antichi popoli germanici, nei loro trattati di costruzione, era progettata con le stesse tecniche e strutture di un tetto. La barca: un tetto, laddove c'è bisogno di un tetto in basso e non in alto. Vengo per la prima volta a casa tua. Nel percorso che compio, ricalco le orme, i segni che tu ogni giorno tracci (e non sai di tracciare). Ciò facendo, le insegne, i tratti, i passaggi pedonali li raccolgo tutti con lo sguardo, mi fanno da corteo, sicché, quando sono poi lì da te, non sono sola, ho dietro e appresso a me questo inconsueto corteo. Io, un re magio che ti conduce in dono non oro, né incenso, né mirra, ma una serrata carabattola di cartelli stradali, insegne, passaggi pedonali. Te li restituisce. (Oh, il Totò di certe geniali scene in alcuni suoi film). Amandoti, amo le strade, ne raccolgo i segni in forma di stranita archeologia immediata e quindi subito contraddetta, arrivo a te come un «pazzariello» (sintesi geniale di strade e segni e voci), ti porto in dono questa carabattola. Ne divento dapprima testimone, poi unica stranita archeologa, 108

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