Il piccolo Hans - anno XV - n. 57 - primavera 1988

poi donna-sandwich e te li porto in dono. Beninteso, tu non comprendi, anzi ne hai fastidio come per un fragore. La parola gift vede sdoppiato il suo contenuto semantico e ha in inglese il significato di «dono», in tedesco quello di «veleno» (Mauss 1924; Benveniste 1951). E certamente alcune carabattole sono anche velenose, questo è vero. I magi antichi, i primi pazienti «pazzarielli», tanto pazzi da dare credito ad una stella e giustamente abitatori del presepe, li vedo di color ombra di fumo e non solo a causa della polvere delle strade accumulata durante il viaggio. «Sun struck the water like a damnation» (il sole colpiva l'acqua come una condanna all'inferno), scrisse Sylvia Plath in The Colossus. Forse anche Melchiorre, Gaspare e Baldassarre incontrarono lungo la strada pozze d'acqua dannate, forse se ne abbeverarono o forse no. «Chi comanda non è la voce, è l'orecchio» (I. Calvino, Città invisibili). Tu taci. A niente vale l'essermi spinta fino a te, l'averti portato in dono le carabattole. Tu taci. In uno dei suoi più brucianti racconti-apologhi, Il Silenzio delle Sirene (DasSchweigen derSirenen), Kafka propone una soluzione paradossale. "Ulisse, si dice, era così ricco di astuzie, era una volpe così fina, che neppure la dea del destino sapeva penetrare nel suo intimo. Forse, sebbene ci sembri superiore all'intelligenza umana, egli si è ben accorto che 109

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