l'ordine civile - anno II - n. 17 - 1 settembre 1960

pag. 18 caimpo cattol,ico alla sua linea politica; vedremo ,di consi– derare brevemen,t,e il v,alore oggettiivo ,e l'onestà 1 dei :dl,ievi - da noi ,sintetiicamente ripo·rtati - ,che dalla sinistra vengono mossi aHe nostre tesi. Si ,dice ,che al fondo del nostro impegno vi •sia una sorta di oltranzismo deric,ale, ,che si ·alimenta d 1 i forzature e di distorsioni nel pensiero dellia gerarchia •in ordine •ai proiblerni legati a1lilapresenz.a ,org,anizz-ata ,delle forze mairxi•ste in l,ta 1 i 1 a. Accusare ,« Ordine civile » di forzature e di distorsioni del pensiero de:lla gerarchi,a ,deve 1 conside:r-arsi, .quantomeno, un ·atto provocatorio, •quando l',a,ccusa viene ,da ,coloro i qua,li, quotidianamente, sulla stampa e nelle manifestazioni ufficiali, tentano di fare ,sottili est•vapoilazioni 1 ed interpretazioni lessi– c,ali sui testi ,dei 1 do,cumenti della gerarchi,a; alfa ,ricerca, da un lato, di dementi che valgono a fugare il sospetto che taE do·cumenti suonino eo'Ilidann,a ,al loro opeJial'le politi,co, e dal– l'altro di ,elementi 1attraveI1so i •quali 1legi,ttiimare tale iloro •Operare. Che se poi l',a,ccusa ,di « orltranzi1smo cleviciale » d,eriv•a dal ,fatto che ahbiamo a,cceUato integvalmente ,anche ,quei ,do– cumenti contr•o lo S'J)'irito e fa forma dei ,quali s'è levato il mormorio e la protesta ,aperta deUa ,sinistva carttoE,ca, hen veng,a taile •ac·cus,aqua'Il!do 1questa valga ,a sottolineare 1•a coin– cidenza assoluta ·delle nostre tesi ,con il pensiero ,chiaro ed inequivocabile della gerarchia. Si dice ,che non ·abbiamo fo ,dimensione reale ,dei pro– blemi pol,itici italiani, e per ,ta<le ragione siamo contro la , linea politic,a della sinistra ,cattolica. Tn poli;ti,c,a, e :l,a•sim 1 istra •c•atto,1i,cia ne ha fatto amara espe– ri•enza d·a due a,nnri a questa ·parte, è ,sempre peri,coloso fo•r– mu~are giùdizi per,entoTi ,ed assoluti sulle s1'tuazioni e sui modi di aHrontarlie·. Dal maggio '58 a,d oggi ·ahhi>aimo v,i,sto, ,infatti, mutare radi,calment•e i piani deNa smi•stra cattoli,ca, _1in conseguenza di err.ate va 1 lutazioni ,da ·essa ·fatte del1a realtà concreta ,dei problemi politici del paese. Si dice che mostriamo aperta indulgenzà per formule e forze politiche di ispiraziione .auto11i,taria. E' un vecchio e ,disonesto trucco, ,anche nella loaà poJ.~– tioa, quello ,di fare di ogni erba un fasoio ; e ,quindi ,è t,ale l'ordine r.ivile l'aocusami ,di nos~algi,e del passato solo perché ne,Ha diagnosi di a:lcuni fatti o situaz,ioni il nostro giudizio si avvicina ,e -coi~– cide con quello di uomi:rii o partiti che sembrano indulgere a nostalgie di un passato ,storicamente superato. Tale compor,tamento del1a sill'istra ,c,atto 1 l,ica ,co.incid•e in tutto •con il •criterio marxi,sta ,per 1a valutazione polit>ica ,dielle forze ,avversarie, ,crif.erio 1 che ,contrappone gli, schier.amenti politioi muro contro mu_ro, senza possihilità atlcuna non solo di diafogo, ma neppure di comprensione. L'.a,ccusa di una uostra collusione ,con forz•e economi,che definite reazionarie iè 11idi,cola e disoues~a ,aUo ,stesso t·empo. E' ridi·cola dal momen,to che appare ,chiaramente for– mulat,a al fine di sensibilizzare contro di noi quella parte dell mondo cattolico pai"ticolarmen1e attento a certi problemi di natura •economi,cia e si,ndacale. E' ,disonesta - e non intendiamo con ciò nemmeno di– scuterla - dal momento poi che la sinistra cattolica, e la cosa è .certa, non risulta ,che abbi,a ,sempre avvampato .di sd,egno avanti alle offert,e ed ,aUe proposte concrete ,che prov,en~vano da 1 amhi·enti non ·precisamente in odore ,di santità presso la « base popolare » su cui fa leva lo stato maggior-e della sini– stra ,c,attoli,ca. Tutto- questo ,abbi,amo v·oluto dire per chi,a,rire alcuni motivi della nostra opposizione alla politica ufficiale rlella si~ ni•stm ·cattoli,ca. Nou ,ci facciamo •alcuna illusione ·che quanto d,a noi ,d,etto possa portare ad un dibattito chiarificatore e ,ad una defi– nizione precisa ,deUe posi71ioni politiche della •sinistra caUo– hca ; né tanto meno che ,l,a opposizione di quella part•e nei nostri 1 confronti perda di ,aggressività e· v•irulenza. Perché, pur.troppo, è nella tradizione della ·sinistra ,è,at– to1ica itali 1 ana preferir,e alla ,franca ,di.scussioue ,le ,afferma– zioni apodittiche o le como 1 de •scappatoie ,dialettfohe fondate sugli « stati di necessità », sui « distinguo » professora]i, sulle allusiorni o ,affermazioni polivaJ.enti. • La via scelta da noi è quella di chiamare le cose con il loro vero nome. ·E' un:a via scomoda, la :più scomoda, ma l'ab– biamo sceha a r,agion veduta ed intendi1amo batterla sino m fondo. LUIGI ANFOSSI .. L' on. Nenni e la politica estera italiana POLEMICHE • smo". Krusciov non ha mancato di ap– prezzarla, la Camera dei Comuni ed il Con{{resso americano l'hanno .applaudi– ta, Walter Lippman, che ,lei cita tanto spesso, ha proclamato De Gaulle "lea– der dell'occidente". .Forte del suo nuovo status po 1 litico di •partecipe indiretto alla maggioranza Faro/ani, ,['on. Nenni 'lascia le formula– zioni generiche di poUtica estera e scen– de al coT11Cre-to. L'ultDmo fondo di agosto dell'Avanti si occupa ,de.l "vuoto europeo .nel mon– do". L'on. Nenni ha il dono delle for– mule, ·è ben noto : la suggestione delle sue parole d'ordine sui suoi avversari è stata una delle sue più importanti armi ·politiche. Om ,questo tito:lo dell'Avanti ! ci ri– vela wno dei segreti per dir così di la– boratorio, .del segretar.io sociafi.s,ta : quello di impossessarsi dei temi politici dei suoi a•vversari. . Come ,non invi>diargli il "vuoto di ;po• tere", usato circa un ,annò fa, ed· ora questo "vuoto europeo nel mondo"? Sembra il lamento ,di un europeista pensoso : ,è -invece il tito.ZOdi un ,fondo dell'Avanti! Il testo poi ·è ancor.a •piu prometten~ te: "Esiste un 1pro1blema del'l'Europa; c'è un vuoto europeo nel .mondo; c'è un'azione da svolgere per mggruppare le .forze interessate ad una politica eu– ropea autonoma ed -0ri.ginale". Questo periodo de.ll 'on. Nenni ci ,ha lasciato con il fiato sospeso : ,forse il tèm,peramento del Segretario de 1 l PSI, la sua intuiz-ione politica di prim'ordi– ne, tendenzialmente giusta e costruttiva, gli ha 1 /atto capire il valor,e della poli– tica del gen. De Gaulle ed è .disposto a far di Parigi, invece che di Londra, il suo punto di ,reinserimento nel ·mondo occidentale? On. Nenni, sarebbe stato un •colpo da Maestro . Il gioco con i d.c. itali·ani è stato per lei ,troppo /,acile: in fondo, la conside– rano un maestro: e lei ha oggi bisogno, non di discepoli, di ma partners. Per molti motvvi, ,['appoggio alla Francia faceva al caso suo : persino 1neiconfron– ti di Mosca e dell'Europa orientale. E' l',unica .linea di · pace che ,non ,sia una linea di liquidazione e di "distensioni- L'Europa ,è già ·tanto unita, che ella può supplire con la Francia alla medio– crità politica che .la circonda in l,talia. E' una grande occasione, onorevole. Richiede non solo temperamento, non solo senso tattico consU'mato, ma richie– de ,fantasia e coraggio. Di queste due cose, eUa è meno dotato : e forse con– tinuerà a ,preferire il facile gioco co,n Moro_ Fanfani, La Ma.Ifa, Reale ~ Ma– la.godi ,( un uomo della sua classe die ha avuto a che fare con Turati, con lU·us– solini e con De Gasperi) a un gioco di più ampio r,espiro. Il suo articolo ,domenic~le, così so,no– ramente intonato, ci fa 'fede, purtrop– po, che ella continua à pref erfre la via più fa·cile: E tuttavia aT11Che -neM'artJicolo ella paga un •prezzo alla ,facilità : ed è il prezzo dell'inconcludenza. Dopo aver cominciato .lamentando il vuoto europeo nel morodo, ella ,ha con– t11nuato con l'escludere tlaUe "I orze- in-. teressate ad una ,posizfone europea ·au-

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