l'ordine civile - anno II - n. 17 - 1 settembre 1960

bi pag., 10 ràmento elettomlie per una massa di voti che tocca i cinque milioni di unità, se so,mmiamo ,alle forze del M.S.I. e del P.D.I. quella quota di voti, chiaramen– te qualificati di destra, che costante– mente,_ dal 1946 ad oggi, sono confluiti alla D,C. ,e ad ,altre f or;r,epolitiche 'di incerto orient·amento, ivi compreso il P.L.I. U constatare che wna tale forza - la terza in ordine di :importanza nello schieramento politico del Paese - è tagliata fuori costarotemente dal gioco politièo, impmui una pacata ricerca del– le cause che deter-minano tale fenome– n_o,fenomeno che, a nostro giudizio, è alla radice ~ unitamente a quello del– la massiccia presenza organizzata del– le f o,rze marxiste - della s,ituazione di crisi politica in cui versa i,l Paese dal dopoguerra ad oggi. Ma prima ancora di affrontare tale ricerca, ,a noi p•reme chiarùe quale f,un– zione essenziale attribuiamo ad un im– pegno poUtico di •destra nel nostro Pae– se; funzione che ricolleghiamo all'im– pegno delle fo,rze affvni che operano nello ;scacchiere eurO'peo e mondiale. Talie funzione -,,iteniamo si possa si,ntetizza,re vn tre punti : · 1) Impegno gfo~ahe _: ~ livello quindi dottrinario, ideologico politi– co, econo,mico e sociale .:__ senza co·m– proniessi, contro l'avdeologia, la prassi e · la metodo.Zog~adel marxiismo. ·2) lmpegno glo'f!ale contro queJJe forze e/ve, pur p•r-0ifessandO'si antimarxi– ste, per una sostanziale oarenza dottr,i– naria ed ,ideofogiéa, finiscono per ac– cedere progressivamente aUe posizioni marxiste. ' . , 3) Affer.mazio,ne di una dottrina, di una iiqeologia e di una pmssi di valore assoluto ed universale, tale da poter essere validamente contrappos-ta alla cowcezimve marxista dell'·uO'mo, delZa so– cietà e dehla storia. Venendo ora a parlare dei motivi che, a nostro giudizio, hanno iimpedito alla destra ,italiana nel seco,ndo dopoguer,ra di esercitare una Ìi11ifluenzasostanziale nella vita politrica, ed avendo presente quanto detto nei tre punti sopra citati, ri!terviamo che i motivi di /ondo di tale f at.to possano co,sì essere ,iindicati : a) La dest•ra ,itaUana, in un Paese dìrettamente 'investito daUa •ofensfoa del comunismo, ha saputo ,sino ad ,ora offnire a •coloro o/ve intendono battersi contro il ,ma,rxismo salamente impegni di lotta car-atterizzati daUa volontà di conseguire obbiet,ti,vi da situazioni con– tingenti ,ed · estmnee· alla lotta che si combatte nel mondo; oppure impegni legati ad i·nter.pretaziowi della realtà po– litfoa nazionale ed interroazionale su– perate dalla sto·ria ed incapaci di porsi come v,alida alternativa .al co~unismo. · ib) La destra ritahiana, pur roel ·qua– dro dei suoi <impegni deso-,,itti alila let– tera a) non ha saputo differenziarsi, nella prassi e nella metodologia, dai mo– di attraverso i quali le forze marxiste, e le forze ispirate ad un anti co,mwni– smo pq.ssivo, hanno sin _qui com'b{Jttuto le lòro battaglie. banco Noi s,iamo ,rispettosi delle opinioni di quanti \SÌ batto.no per una causa in cui credono can vl cuore e con Za men– te. Ma tutto questo non ci esime dal– l',affermare che l'impegno istituzionale dei ,monarchiici nel dopo.guerra è sta– to troppo paca cosa per peTJ,sareche lo stesso potesse b,astar.e per catalizzare e sensibilizz-are UT/Ja dinamica forza di ur– to antimarxista, capace di pesare in mo– do coT/Jcreto,auto,no,mo ed originale nel quadro della lotta al comwni·s-mo che si co,mb,atte in Italia. Perché la ,b,attaglia cos,tituzionahe -– è wna venità che può sco-ttare ,m,a deve essere ditta - quarod'anc,he si fosse ri– solta. o do,v·esse in futuro riso1Zversi a favore dePla monarchia, •non. potrebbe contribuire in miisum rihevarote p,lla bat– taglia ,anti marxista ohe ·si combatte in I,talia e nel mondo. A taZe ,comiderazione ci si può op– porre c,he l'impegno dei monarohici ita– liani è lievitato oltre che da una volon- ' tà di trasformazione del mass.imo isti– tuto costituzionale, dalla volontà di af– ferma re e di dvf erodere un tvpo di orga– nizzazione statuale che si ,ispira alla vdeologia liJb•emle -~ si rial·laccia .alle tra– dizioni risoirg.imentali. , A tale obbiezione no,n possiamo ri– spondere altro se non che pure questi due ,impegni ci sembrano, l'uno, ormai avulso e superato· dalla storia; l'altro assÒlutamente incapace d;i oNr.ire una wri•ca ,politica di dimensioni tali da oppors.i vitto.riosamente alla offensiva marxista. Per questi e roo,nper alt,;i motnvi, a nostro giudizio, l'impegno legittimista in Itafia non può costituire una vaUJda p.iafitafor-ma di destra, insufficiente co– m·e è ,ad offrire una alternativa politica radicaZe ,al co·munis,mo. E la prov.a più evidente di tale fatto è data dalla incapac-ità dimostr-ata dai partiti ·monarchici ,iitaliani di bfoccare in una forza unitaria gli eletto,ri che il 2 giugno 194,6 avev-ano espresso una preferenza per la monarchia. Eleuori che nella più parte sono arodati ad in– grossare le file d~ quei partiti che sem– bravano ,offrim una a~ternativa di lotta al marxismo più dinamica, -più aperta e più CO'mpletadi quella sof!tintesa e· su– bordinata delle forze monarchiohe. Né valida piattaforma ad unJa auten– tica politica di destra ci sembra possa offrire il M.S.I., almeno considerando le componenti attuali del suo impegno politico. ' · Le ragfoni dei nostri dubbi a questo proposito possono così essere sintetiz– zate: I) E' irodubbio ohe la carica psi– colagic,a e politfoa' più impòrtante che caratterizza l'azione del M.S.I. è data dalla tendenza a rivendicare, .neUa so– stanza, la validità e l'attualità storica del fascismo. E·d a noi pare che tale tendenza :-– anche ·se -la •stessa viene sottolineata più rper ;mo·tivi di rpropagamda . interessanie certi strati dell'~lett;orato che non per intimo · cowvincimen;to · dèi ,capi_ ~, co– stituisca; per ragioni storiche, una - rè- 1' ordine civile mora inswperabile al fine di polarizza– •re atJtomÒ al M.S.I. un largo impegno di destra roel Paese. 2) À'Tl!Ch~ presciwdendo da tale fat– to caratteriz:iiante, è par-so a noi che la azione politica svolta dal M.S.I. negli ultimi aroni sia andata sempre più ac– costandosi alla linea di ,azione di quelle forze che, pur professando una marcata opposizione al •marxismo, di fatto, ne hanno favo rito i suoi piani. Svno al punto ohe or.mai, in politica economica come in politica estera, nella taÙièa parlamentare come ,n,elhecompe– tizioni elettarali politiche ed am·mini– str-ative, l'azione del M.S.I. poco si dif– feren zia dalla azione, poniamo del P.LI . o di alcune frazioni della D.C. Tali fatti non possono che operare negativamente su •quella massa di elet– tori, tendenziaÌmiente di destra, che ri– fiutarodo in via pregiudiziahe ,il discorso para-fascista· del M,S.l. e non riscon– trando nessuna o quasi _dif,f erenza di azione po1litica tra questa e le altre f or– ze •che si dichiarano ,anti marx,Ì•ste, fi– niscono, 1 per, legge ,fisica di at,trazione deUe masse, per orientarsi verso colo,ro dai quali ,ancora ·sperano un deciso e consistente mut·amento di rotta deUa lo– ro azione, in senso totaZmente anti ,µar– xista. A i rilievi di ardine generale sin qui fatti, dobb.iamo aggiungerne uno riguar– darote i •« •modi >l .at'tra11Jerso i quali le forze di destra haT1Jno sin· qui tentato di concretare i loro indirizzi politi-ci. Dalfo destra sono pa~titi Ì!n questo dopoguerra gli ,attacchi più vnsistenti contro la ,« ,par,tÌ!tocr,azia. )), non a torto consi !iler.at· auna delle cause più rilevan• ti della p erwurant'è cris.i politvca nel Paese e del pr-ogress.ivo raflorzamento deUe sinistre marxiste. M,a tali attacchi non muovevano da forze che offrÌiJJano·all'elettoTato italia– no l'esempio di un •procedere politico èoerente -con ,la fO'rma e la sostanza de– gli stessi. P·emhé le destre politiche ita– liane, ,1kogressÌ'vamente, <};al 1946 ad oggi, haT1Jno ar-#calato l,a loro azione ,nel Paese attr.averso forme sempre più vi– cine e simili a quelle -adottate dalla si– nistra marxista e ,dai suoi allea,ti diret– ti o indiretu. Il fatto p,iù reoente che coT1Jf er,ma la validità di questo •riUevo, è dato d 1 allo av,allo ofoferto dai ipar.tÌ!tidi destra· alla proposta sociaZista di modificare la leg– ge ele~torale p1'Qvinciale vigente, in mo– do tale da estendere ,anche agli organi– smi pro:vinciali Za iTllfluenza determi– nante del baratto ipolitico, attraverso la adozione della legge elettorale propor– zionale che deve consvder-arsi la fi,lia– zione più diretta del sistema partito- cratico. ' . Le constatazioni ed .i rilievi da noi sin qui ,fatti oirca · z•.azione della destra italiana, non vogli,ono e non possono suonare giudizio negativo, ma_vogliono essere un contributo alla definizione di una linea politi.ca originale ben definì. ta, _tale da imporsi _attivamente nel gio- C() politico del 'f aese. . Pèrch~ "i! indubbio che nonos,tante le

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=