l'ordine civile - anno II - n. 10 - 15 maggio 1960

pag. 10 logica ad una specie di riconoscimento di una autonta ori– ginaria e fondamentale la quale sarà la base della nuova so– cietà civile svizzera. Un -<< Patto >> che ,è stipulato « in eterno » infatti non ,è un patto vero e proprio da cui consensualmente le parti potrebbero liberarsi come da un qualsiasi patto di diritto privato. Il patto civile alla base di una società co– stituisce sempre l'esplicito riconoscimento di una '« autorità » che è alla base della società stessa e dalla quale derivano i poteri degli organismi che si articolano entro la comunità. Anche se l'autonomia che le singole comunità si riservano è grande, non può dirsi davvero che il cc Patto eterno » che sta alla base della società civile svizzera non. sia stato ragione sufficiente per lo sviluppo lento ma sicuro di questa società. Il fatto stesso di avèr aggiunto « se Dio lo vorrà», significa che gli svizzeri non riconoscevano un fondamento consen• suale alla nascent,e au_torità della confederazione . .Può dirsi sotto questo proJìlo che la Svizzera ,è veramente uno dei paesi in cui meglio si sono conciliate !'esigenze dell'autorità ed un desiderio di grande libertà. E' indubitabile infatti che una società fondata sulla giustizia, in ultima analisi cio,è confor– me alla legge naturale, deve darsi una base certa e stabile a garanzia proprio di -quella libertà, della quale nemici più pericolosi .sono l'arbitrio e la demagogia. Perciò neppure in Svizzera paese tradizionale della libertà, può dirsi che la sovrana autorità appartiene al popolo. L'autorità è la prima legge naturale sui cui si fonda la società, e in quanto legge naturale viene da Dio, mentre al popolo spetta semplicemente di designare gli uomini che ver– ranno investiti d'autorità. In ultima analisi pertanto la li– bertà politica -si risolve nella possibilità di poter liberamente scegliere gli uomini più giusti che dovranno esercitare il po– tere. Le istituzioni giuridiche non· sono che uno strumento e diventano una vuota astrazione se sono considerate per sè stesse. Del resto la dimostrazione di quanto diciamo ci è data dalla storia non solo svizzera ma anche di altri paesi dove possiamo trovare costituzioni ottime da· un punto di vista formale e inefficiente o occasioni di abusto e demagogia in concreto, mentre certi paesi, -e, precedent,emente ~rbbiamo già citato l'esempio inglese, in cui davvero non si largheggia in quanto a legislazioni formali, hanno in concreto ell:lborato una prassi democratica che ha suscitato rispetto e ammira– zione nel mondo. Tuttavia ,quello che -ci preme sottolineare è che non ,ci sembra casuale il fatto che alcuni dei paesi oc– cidenta1i in cui sono rimasti sempre vivo l'amore della li– bertà, il rispetto per i fondamentali valori della vita civile e delle persone umane, sono stati proprio quelli, che attra– verso_ l'èsperi,enza spirituale dell'-epoca moderna, hanno sapu– to conservare alcuni valori fondamentali della spiritualità medioevale. ,Così in lnghiltierra ( pur nélle inevitabili con– traddizioni ·connaturate aUa evoluzione storica umana), fu proprio la concezione carismatica dell'« Autorità >> imper– sonato dalla Corona, nonchè quelle garanzie di libertà (Ma– gna ,Charta) maturate nel Medio Evo, che impedirono l'af– fermarsi del potere tirannico dei re, permettendo a questo paese di divenire la patria della libertà nell'epoca moderna. Abbiamo già altrove spiegato· perchè sia stato inutile cercare di imitare formalmente la costituzione inglese senza in realtà capirne lo spirito. Un discorso analogo sembrerebbe opportu– no qualora un gio!no in un possibile esperimento europeo si cercasse in -Europa di creare una specie di (< Grande Sviz– zera ». Il tentativo sarebbe -destinato al sicuro fallimento se prima non verranno abbandonati i miti e la mitologia della cultura moderna. Della Svizzera occorre capire lo spirito ed il momento primo e fondamentale nella formazione della Confederazione. Questo momento primo è profondamente le– gato al sentimento politico mediovale, che se da un lato esalta il ,concetto d'Autorità come base della società civile, ,(il «·Pactum aetérnum )), che ha per limiti solo la volontà di– vina), d'altro lato conferisce al popolo la libera scelta dei magistrati. Insomma si tratta di riconoscere le vere leggi na– turali che regolano la vita di una società civile: il principio superiore dell'Autorità, !',esigenza di sicurezza interna ·ed esterna, che limitano autonomia locale e sovranità assoluta dello stato : tutte condizioni queste perchè una società possa svilupparsi in un vero clima di libert.à. Altro luogo comune, invero oggi passato un po' di moda, bib l'ordine civile ma, tuttavia attuale sotto un altro pn,fìlo era quello di con– ,siderare punto di partenza per lo svi~uppo della libertà po– litica e culturale moderna la rottura dell'unità cattolica ope– rata dalla Riforma protestante. In realtà la Riforma favorì la libertà in senso negativo in quanto screditando l'unità della verità cristiana, aprì la via a molte pericolose filosofie, che ebbero la loro rivelazione -drammatica nella prima metà del secolo XX. Che il ,« libero esame » abbia poi favorito lo svi– luppo delle libertà politiche è un. altro luogo comune da sottoporre a -severa ,critica. La stessa ! Svizzera a questo pro– posito può offrirci l'esempio storico niù interessante. Mentr·e infatti nei cantoni cattolici sopravvisse il più genuino spirito di libertà •che aveva già portato questi alla ribellione contro le in~ipienti pretese assolutiste dell'imperatore, nei cantoni protestanti si afferma il potere di ristrette oligarchie di ric– chi o addirittura come a Ginevra sorge un rigido e intolle– rante stato teocratico. In realtà i p;otestanti si dimostrano sovente più intollèranti dei cattolici ie soltanto le interne e continue divisioni impediscono una unitaria politica int-e~ gralista. La stessa guerra del Sonderbund, combattuta da cat– tolici e protestanti, questi ultimi identificati o alleati con i liherali ( per la ~a turale affinità di un~ dottrina che concepiva la ricchezza -come segno di predestin~zione e i nuovi stati a sovranità assoluta, di cui le -classi ricche dei liberali venivano conquistando il controllo) rappresenta uno scontro fra la tra– dizione di libertà e di difesa dell'autonomia locale ereditata dal medioevo e le tentazioni oligarchiche e assolutiste dello stato liberale, d'origine giacobina. Per '.fortuna di questo paese, era ormai troppo profondamente radil)ata nel popolo l'antica tradizione di libertà e l'antico spirito che lo stato è stru– me :p.to della soci·età civile e non. questa di quello, perchè coritro una visione della società civile fondata su principi di legge naturale, si potesse affermare lo stato formulato dal– l'arbitrio delle ,filosofie moderne. Così la Svizzera anche oggi resta per comune ·consenso un esemJ?iO di società civile da imitale ma come sempre non si capisct alla luce della cultura mo,derna la ragione fondamentale di, questa società fondata sui principi di giustizia. Curiosament~ gli stessi svizzeri han– no sempre più o meno avvertito che: motivo di divisione in– terna e di distacco dalle tradizioni sono forze che dall'esterno cercano di penetrare nella Confedera~ione a turbarne il vec– chio equilibrio, e pertanto hanno· s~mpre reagito con una specie di resistenza passiva o con una aperta avversione ad ogni tentativo di influenzare la nat~rale e;oluzione storica del paese. Ecco perchè -gli svizzeri ~,ono riusciti non solo a mantenere la loro neutralità militare nelle ultime guerre europee, ma hanno saputo spassionat~mente giudicare il tra– vaglio spirituale e la degenerazione 'degli stati europei. La Svizzera d'oggi è un paese di cui conviene esattamente valu– tare il signi;ficato storico, se gli europei vorranno costruire una nuova società civile europea. Innanzi ! tutto in tal caso non si dovra'nno ricercare intellettualisticaniente. soluzioni -costitu– zionali che si fondino sui tradizionali p;esupposti .filosofici dello Stato Moderno. Si dovrà tener presente invece che la so– cietà civiile vive secondo foggi ad essa cbnnaturate, di cui la pri– mo fondamentale si chiama principio d'autorità, la quale è l'unica ragione per }',esercizio d-el potere sull'uomo. Le altre non sono molto numerose, seppur vi9labili in forme· diverse pressochè ·illimitate, ,e mirano a tutela11e la sicurezza interna ed esterna della comunità. Altre leggi na.turali infine riguardano la sfera d'azione del privato, come 'famiglia libertà indivi– du~le, proprietà, etc. 1 Co~prendere be'ne che accanto a queste leggi altre ne ,esistono ed hanno un i carattere storico. Sono quelle che il .Cristianesimo ha lentamente attraverso i secoli calato nella coscienza umana. Queste non sono connaturate all'uomo ,ma vengono apprese. Legge naturale e cristianesimo, sc;ino pertanto il binomio su cui si dovrà basare l'Europa. Tale yisione -è confortata dal– l'esempio storico di una società civile, che ha potuto conser- . vare ,quel fondamento di legge naturale e di fratellanza cri– stiana, sicchè popoli di stirpe diversa, 'e di diversa confessione religiosa, hanno potuto convivere in profonda unità spirituale e, nonostante le crisi stoi-iche inevitabili ad ogni esperienza umana, sviluppare una società civile· improntata a principi di giustizia.

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