l'ordine civile - anno I - n. 9 - 1 novembre 1959

l'ordine civile. pag_ .. 7 perchè le partite invisibili - turismo, noli e rimesse degli Il rapporto aggiunge che l'adesione dell'Italia al ME-C emigrati - hanno determinato av·anzi imprevisti e perchè « sta determinando da parte di amministrazioni pubbliche e le importazioni hanno subito una forte diminuzi·one. Inoltre • di imprese ,private una serie di programmi e di decisioni che notevole è stato l'afflusso di capitale estero per investimenti hanno come riferimento la fine del periodo transitorio pTe- in valori mobiliari italiani, investilll.enti ·basati sulla sostan• vist~ dal trattato di Roma, cioè il momento in cui l'economia ziale convertibilità della nostra moneta. Si deve però tener italiana sarà messa senza protezione a contatto con le eco- conto che questa massa di titoli •potrebbe rifluire di nuovo nomie degli altri paesi della comunità e con una protezione sui nostri mercati qualora la ,fiducia nella lira diminuisse mediamente ridotta nei riguardi dei paesi terzi >>.Il periodo creando così difficoltà valutarie e facendo cessare un feno- transitorio terminerà tra la fine del 1969 e la fine del 1972; meno di grande. importanza per l'ulteriore sviluppo del no- pertanto, secondo il rapporto, cc le nuove politiche ·verrebbero stro paese. a riferirsi al decennio 1960-69 in luogo del decennio 1955-64 Inoltre è necessario ricordare, c9ine dimostra l'esperien- previsto dallo schema >>. ,n .che significa che dopo cinque anni za, che le partite invisibili sono soggette a cambiamenti re- di applicazione di uno schema decennale si ritie~e opportuno, pe11,tini provocati da disposizioni valutarie che possono pren- seguendo nuove politiche, cominciare di nuovo ad applicare dere i paesi dove sono emigrati i nostri lavoratori, dalla crisi uno schema ·decennale. E in sé e per sé in ciò non vi è nulla nei noli che da tempo affligge il settore della marina mer- di insolito. :Ma si ha l'impressione di avvertire uno sfasamento cantile e, infine, per qu·anto riguarda il turismo, dal cambia- nei .tempi d'azione, nel senso .che, volendo correggere una mento della .moda dei paesi da visitare. determinata situazione, si corre ai ripari solo dopo e che non In merito allo sviluppo -del mezzogiorno il rapporto del ' vi è un m~c·canismo O strumento efficiente, tale che 'Possa comitato. parla molto chiaro: •cc la localizzazione degli inve- intervenire rapidamente, se non addirittura capace di_ pre- stimenti industriali nel mezzogiorno ha avuto· luogo nel qua- venire. driennio 1955-58 in misura inferiore a quella prevista dallo Più oltre il rapporto dice che cc le scelte di politica eco- cc schema >>; ... cc lo squilibrio tra la parte arretrata dell'eco• nomica contenute nello schema mantengono ancora oggi tutta nomia e la parte avanzata tende a perpetuarsi >>. la loro validità >>.Come si 'è ricordato all'inizio, il rapporto Passando ad esaminare le cause di questo fenomeno, il avverte però della necessità di formulare cc nuove politiche rapporto osserva che ciò è avvenuto principalmente perchè in settori vitali de.ll' economia nazionale >>. la domanda addizionale indotta dall'aumento del reddito ha D'altro .canto si deve rilevare che lo cc schema Vanoni >> potuto essere in larga parte soddisfatta con i necess·a:i;i .incre- _ a parte che non poteva prevedere. o non considera in modo menti di produttività e di dimensione dei centri industriali già adeguato elementi nuovi quali il MEiC e i ,progressi tecno~o- esistenti. Il rapporto riconosce anche che la politica di svi- gici _ non costitùisce un piano rigido, ma prevede un rag10- luppo nel mezzogiorno ha provocato in quelle. regioni un nevole grado di flessibilità per cui i provvedimenti di politica notevole aumento di reddito ( cc molto maggiore che nel pas- economica dovrebbero di volta in volta essere adeguati alle sato »), ma le proporzioni in cui il reddito nazionale è •ripar- esigenze delle mète assegnate dal programma. Lo cc schema >> tito tra nord e sud sono rimaste invariate. Si presenta quindi insisteva sulla necessità di devolvere a nuovi investimenti l'in- l'opportunità di riconsiderare. non solo la politica degli in- cremento di reddito che si sarehbe avuto e sulla necessità di centivi industriali, ma tutto il problema della creazione di ottenere un aumento complessivo dei consumi derivante dai nuove unità produttive. nuovi occupati. Per questo, secondo il « piano >> era necessario A questo proposito bisogna tener conto che per colmare adottare adeguate politiçhe. Ora, effettivamente, n?n si può il divario tra nord e sud non si può chiedere che lo sviluppo parlare di un insuccesso del piano i~ sel).s_o teorico_ m quant~, economico delle regioni settentrionali sia rallentato in attesa per un motivo O per l'altro, non tutti cc g~1adeg~atI_ provv.~d1: che quello delle regioni meridionali diventi più celere, tanto menti .di politica economica >>sono stati applicati. E c10 .e più che lo sviluppo delJe regioni settentrionali ha contripuito, doveroso riconoscerlo. e in misura certo non trascurabile, al pareggio della bilancia •:Nel rapporto.Saraceno sono indicati i fenomeni che han- dei pagamenti. no impedito ·di raggiungere in pieno gli obbiettivi de~lo Di recente è stata ,nominata una commissione incaricata cc schema.>>, e al riguardo si deve dire che non sarebbe spia- dello studio e della relazione di piani regionali di sviluppo ciuto trovare ne'l rapporto indicazioni particolareggiate suile industriale. La commissione dovrà preparare in un primo misure che si sarebbero potute adottare - e su quelle che tempo un metodo ed uno schema unico di ricerca e in secondo si dovranno adottare _ per apportare le necessarie corre- tempo coordinare ì piani locali che saranno predisposti dalle zioni. I fenomeni addotti come causa del mancato ra~giun- camere di commercio. Questa sembra in pratica una iniziativa gimento degli obbiettivi de1lo schema non sono st~ti, per così per un rilancio del Piano Vanoni, ma non si deve dimenticare dire anormali data la nostra situazione economica, ma, al- che per la soia fase di studio è· previsto un periodo di due men~ per. un certo numer_o di essi, er: possibile .preve~edi: anni che si cercherà di ridurre ad uno. Pertanto il rilancio Ad esemprn nel rapporto e detto che 1 aumento d1 reddito st non darà i suoi effetti in breve tempo ,ed è probabile che nel è verificato soprattutto tra gli occupati mentre nel settore frattempo si giung•a verso il periodo in cui la realizzazione dei disoccupati e dei sottoccupati, pur essendosi avuto un dello schema Vanoni dovrebbe essere ormai avviata .. a.. --0òn,-.. -----mìiiltorànHlfilU··d,elta·· ·sitrrazfone. in •·geneTale,. si. è rimasti di- .. elusione. sta;ti dalle ,previsioni. Ora si sostiene che la ·c~usa dei_ di- Per il momento non si hanno indicazioni sufficienti circa stacchi, abhastanza gravi, fra previsioni e risultati vada nce1·- i criteri che saranno seguiti per la predisposizione di questi cata, tra l'altro, nel fatto che nel quadriennio preso in con- piani regionali, ma fin da ora sarà l:>ene avvertire che si siderazione i consumi sono stati troppo alti. L'incremento dovrà cercare di evitare che il risultato di questi nuovi sforzi degli inv~stimehii.direttamente produttivi nel 1955-58 è •stato si tfaduca nella creazione di compartimenti stagni sul piano inferiore all'incremento del reddito e. pertanto una parte ec- regionale. cessi~a dell'incremento del reddito invece di affiuire negli in- Come si vede, pur essendo tutt'altro ché irrilevanti i r-i- vestimenti produttivi è stata dedicata a_i con~umi. _In altre , sultati raggiunti, i problemi ancora da risolvere sono nume- parole sarebbe bene, da ora in poi, se s1 vorra ~ontmuar•~ a rosi e importanti. secruire il « piano Vanoni », .cercare di ridurre 1 consmm e . Quanto alla convenienza Ji proseguire l'a•pplicazione del- au"'mentare crli investimenti orientandoli in modo più equi- lo schema un. pu"iìfo no tevolè. è. certàinen te· 1 "ìndicàzT'oìiìt .. deT......... fii;;·; 10• per·' 1 ionf'ìt 11er~seùoff 'è créiiie )ììJoVe fon ti• di occu' ••• periodo di tempo ad essa necessario. Il rapporto avverte che pazione. E' bene dire subito che una. sim~le con_clu_sione no1: nel. periodo residuale di poco supel'.Ìore a cinque anni cc non trova tutti consenzienti perchè in Italia ne salari ne consumi sembra possibile che possano essere portate a ·buon fine le sono in media alti. Ora ad esempio cosa si intende fare con politiche da avviare per dare soluzione ai problemi che sono l'approssimusi di scadenze quali la stipula dei nuovi co~- posti al nostro paese dall'intensi·ficato progresso ,tecnico, dalla tratti nazionali di lavoro e che riguardano grosse categorie ~~levante offerta di lavoro che non è soddisfatta e, soprattutto come i minatori, ·poligrafici, ecc.? Si avranno certo nuove dall'insufficiente ritmo di· progr~sso dellt; regioni so,ttQsvilup~ rivendicazioni salariali che, •se accolte, porteranno ad una pate ». • • esaltazione dello squilibrio tra occupati e non occupati e ad ob1anco . \

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