La Nuova Europa - anno III - n.10 - 10 marzo 1946

"--- 6 ------------------- LA NUOVA EUROPA-------------- ~o :Marzo 10:!6 -- ·I.____A_R_T_E __ , STORIA DELLA CRITICA D'ARTE T RA le edizioni .francese ed inglc· se e l'odierna cdi:r.ione itaHana della Storia d.c{l-acritica d'arte di Lionello Venturi sono passali otto nn· ni. ì\lolti problemi che l'esperienza del· l'arte contemporanea ha ora posto al· la clitica, sollecitanclola a un attento 1·ies.:imctlei. prop1ii fondamenti d1 me– todo e clella propria rum,ione. ritrova• no in c1uesto libro fondumentale 11 lo· ro punto cli partenza; e la loro neccs• sarin giw;tificazione in un divenire sto1·ico.dcl p~nsiero"critico strcttamcn• te relativo al divenire storico dcll'ar• te. Null'altro che la storia del rapPor· . to tra il rare dell'artista e il pensare de! critico - un rare e un 1>ensareche spesso vediamo coesiste-re nella stessa J)f.:!r;;onnlità e persino nella stessa opc• ra - può infatti spiegare in una re• !azione inflnitamen~ più attiva e com– plessa che non sia quella del « cono· scitore » nl'i confronti dell'oggetto ar– tistico, l'attuale posizione ideale cosl del critico eh.~ clcH'artista; e definire, J1on l)\ù astrattamente. ma in una con• ~~~:~ -TI 1 ~;i~~!e t 1 ~ 1 1.ir °~~~zii1~!la d~tl~ cl'itica. L'utilità della storia delln critlca per 1<1 valutazione dei fatti artistici è ov· Yia; fin dal '24 la Kunstlitcratur dl Schlosser forniva agli studiosi un'ot· tima guida nei f.ilto tessuto d'idee 1n Clli s'inserisce, in ogni tempo, il pro– dursi dei fatti ar-tistici. 1:la il Venturl. muovendo da una posizjonc teoretica. pone la necessità della critica della cri- tica per la formulazione del giud!r.lio cii vaiore; cioè cogli.i:!nell'opera d'arte un momento critico, il momento elci cc gusto)), il cui chinrimenlo storico è indis1>ensabilc all'intelligenza del fatto ,c1rtis-lico. ztone social'e che ha mo...<1.So il R!cgl a designare i concetti di 1 1 olksoeist e di IC1t11stwollen (dove già affiora: non senza contrncklieioni, una spiegazione etica dell'arte) o il Dvorak a identi· ficare lD. storia dell'arte con la storia dello splrito. Ma il sentimento sociale degli uni e degli altri ha una comune radice nella storiografia. romantica francese. tutta. iivolta a ricercare 1 motivi profondi della Rivoluzione nel progressivo assodarsi e chimirsl di una coscienza di civiltà; anche se molto dl quella severa meditazione- storica si dis.solYe, per Ruskin e Morris, altra• verso il fatalismo di Carlylc, e st n.p· pesanti.sce, per i tedeschi, nel macchi· no.so scientismo della vo1.kspsyc1totooie del \Vundt. Di qui, appunto, l'acuto in– teresse pe1· iii 1\-Ie<iioevo, nella. cui arte si vede l'espressione corale dei sentt• menti del poPolo. e per l'artisi.:::nato. come manifestazione tipica della mo• ralità neHa quale il <, terzo stato» rt· scatta 'una propria dignità soeiaLe e matura i'l proprio ideale di libertà con· tro l'cppressione delle caste. Ma an· che come « ars, mechanica i. contro la classica « ars libcraìis »; cd è infatti in que3t:l idea sociale della storia Oo stesso razzismo in cui s'ingolfa, suo malgrado. il Riegl è l'oj,posto simme– trico del misticismo n1ski1ùano; ma anche le teorie della razza del Thier· 1-y miravano a 4< diseroizzare » la sto· ria) che si attua la totale distruzione romantica del classicismo come esal· tazione eroica clella personalità; e che ~lla base dell'attività artistica si pone 1( rapporto tRoral_e i_ndividuo-umanità E A in luogo del rapporto conoscitivo indi· \'iduo-nutura. .Ora, quando il Vent·uri pone la sto· na della critica come storia del gusto ~nd;;~~tguà\u~t~r1~c~~~1l1~~tC:~~~1f! sico; e J><lichè, da quel punto di vista, non è più possibile separare una na· tura empirica e oggettiv:1 dall"ldea del· la natura che si tramanda 11ella tradi• zione formale del gusto, il problema del· la natura non sarà più un problema di conoscenza diretta (che ncondureb· be al)o schematismo del Woelfflin), ma un problema di espcr-icnza o di cultura: infine. un problema di rela• zioni wnane. La coscienza del costan· te 1iieri.1nento dell'opera d'arte ad una cultura invece che ad una natura (iml tata o defo11nata. non importa)· ·ec<:o quello che manca alla maggior"°parte della moderna critica d'arte e che ten– de a ridurla al particolarismo di una filologia impegnata a rintracciare il corso di tradizioni Jocall. condiziona• te a una particolare reazione di fl'on· te a un particolar~ dato naturalistico. scft1~~t~1~•~n~f~(rJy• c~lt~~~id; ~~: ttu:a, e dunque la più vasta ed uma– na coscienza del valore della cultura fa di questo libro di Lionel-lo Venturi qualcosa di più che .una storia della critica· d'arte: la storia di un continuo svolgersi e interferire .e dialettlzzarsl delle idee sull'arte, di un mutuo scam– bio di esperienze. del progressivo pre– valere di un'illimitata cu:tura sul na• turalismo dei regionalismi e dei na– zionalismi fig_uraliVi; dunque la prl· ma. chiarissima traccia di una storia deH'artc unitariamente europea. Nè altra potrebb'essere una storia dell'ar• te eh.e voglia -Intendere con coscienza f t};:~tea~~~~t1l{u;~i?chr>;~ 1 ~n~ 1 ;~.;tdere) GIULIO CARLO AIIGAN T R o do~~~~1e~~ ~-~~~~i;~ne1~u~~?!f~cd~iJf~~: INCAN'l'ESIMO i suoi programmi futurr. Ma il glova· tlsti- Se Vignota e Palladio avessero nQ.ttonon sa dirlo precisamente. E' da ubbidJto alle norme che hnnno detta• SENZA dubbio F. Ba1-ryha il corag· escludersi. che voglia sottrarsJ al lavoio to, ·non sarebbero stati degl,i artisti; 1 glo dell'innocenza. Il suo Jncante: l'edditizio per dedicars-! a facili godi· dialoghi cli francizco de Hoilanda non simo, ripreso alle Arti recente· menti. nè pare che u suo sia un deside· bara~o a ~PJeg~re !"arte di }.Jichelan· mente. è una clelle più sciocche commi:!:,rio di affinamento interiore. gc o_; e mig dod, 1 ·1_pit-ture di Ingres so- ò:.olcche abbiamo visto in questi ultimi Jolin ,ion , un •rtis", non è ,,n filo· no In contra z1one a1 suo program· tempi. Eppure non si p 1;; " = in.i acc:1dcmico.Anzi. quando scopre la adoperando un bel soro- non è un mistico. non è un gau~ teoria, l'opera d'arte è mancata; ed è ct,muni, enunciand dente. E' un lnqu-:eto che ignora finan· mancata f)l;-rchè, invece di realizzare ad una vita mentale che la caùsa della sua lnQ\ll~tudtne. ~! 1 'igc~i.u~~~i~~;~:\ 1 { 1~Afgal'~~~/~~~ condite di tutto d ciarpame dcll'cstre· Un aaro ind-ivlduo irrequieto, un ro· rebbe recarsi iri Francia, il P«cse dl sua madre. t_utto papolato di gente al! !egra, vibrante, tenera erl impudente come lei mna vederlo attraverso la sua fantasia e i versi di Villon che adora. Alan è stupito della sorpr:"!ndente vita!Hà della ragazza e la incora.i;tgla a ribellarsi nU';rngusUa menta!:! e ai– l'avarizia d('i suol che vorrebbero imt pcdirle di .partire. Lo scrittore pensa che Gabriella, con il suo verglne t.m1 peto, possa far realtà del sogno dl .:iri te e di vita che egli ha inv,mo pert se<,.:uitoper tanti annL Le drammatiche vicende che seguo• no inunecliatamcnte pongono Alan nel; la condizione di dare· a Gnbrlella, che si è occesa di repentino anfore per lui. l.l prova della sua ficìucia. · Capita alla stazione di servi2io un gruppo dl. banditLin fuga. Il suo capo sl ferma In quel luogo, nonostante il rischio mortale che corre, pct· atten~ dervl una sua amante che ha promcs~ so cli raggiungerlo. Alan è preso da un'idea folle. Egli ha, come untco suo bene, una polizza di assicurazione; pensa di intitolarla a Gabriella e di farsi uccidere dal bandito perchè la ragazza possa riscuotere Il premio. n bandito comprende le ragioni che in~ ducono lo sc1ittore alla singolnre i'l– chi-esta e, prima di allontam1rsi per af· frontare anche lui· la morte in un con– flitto con 1a polizia gli pianta una palla nel ventre. Questo ultimo atto, a differenza del primo, che ha un'an• datura chiaramente composita e lette– raria. si carica progressivamente <li angoscia e dl delirante drammaticità. Tuttl. gli clementi Enunziati nelle pri· me scene. arri.,•ano a un punto di in• cand.escenza che ne riscntta la conven· zionalità, ad un· rapido incatenarsi di azioni cli tragica coerenza. . La rapp1;esentaz!one, curata da ma· setti, ebhe in Atonio Crasl e AnnJl Proclc"mer, due interpreti eccellenti per intensitf1 e varietà cli tono, ,per na· turalem".a e misura; Massimo Girottl che era il giovine garzone- innamora•. to dì Gabriella, fu aderente alla sua non cìHflcile parte. Impetuoso e cinico il Pavese che era il capo dei banditi, delizioso in nonno interpretato in modo impareggiabile da LuJgi Almirante, di· vertente Ave Nìnchi nella macchietta della cuoca m.essicann. FR.• 1\CESCO JOVINÈ 1919-1945 <!sscrerivoluzionaria, l'opera rien(ra ln mo romanticismo decaduto nel costume mantico esalt1to e lucido è Alan dc una starla già e-ffett,uaw. si esaurisce o addirittura nella canzonett.i, l'autore La foresta ptet1ificata ò! H.obertt in una tradizione. 11 ft1tto che un'opera riesca a creare una certa aura cli matu· Sherwood; rappresent.a:to. nello stesso d'arte si discosti ùa·lla teoria O la con· more patcUco a cui si addicono nmarc -teatr·o tielle Arti. Costui è uno scrit· [comizi c_hiJst vanno.-tenendo In. pre~ tradùica non signif.i.cuch'essa sia prf Inerirne, d'Jnfantile amarezza. tore fa.JLito,un intellettuale che hn va1·azione delle clezio-ni.testimonia· va di ogni riferimento alle idee del· I personaggi d-'. Barry sembr~mo colti smòrr\to il senso d-clla ,:Ha meI1.tnle, no, in oe11ere,e checché ne dicano ~~~;~t~~lair~,;t~h;o~~~l ~~1\~e 3i~1Nir;~~ ~~c 1 t:d st;•~ii~d!~;~bfi~~~~~~n!~~)~/~ per,. una CGllSa che egli attnilmisce al· ~:r~ei";~~~~rov:t:e;~ft,~~1· 1~~i~c:. 1 :1~f :ni esplicite. Perciò. dove lo Schlosser loro vita ,quotlcliana. Non si tratta. in la SOOièti"t· In cui è costretto a vlverc. l,'assenza delle vassionJ. Jn 1ma cittàdi· ~i è •!imitato ud analizzare le fonti fondo, che-di.stanchezza dei beill terre: Quésta socJcUt orgogliosa che pre· M.,cJel Cast.elli romani 1m 1Uustre ora· ;l~tterarie e.con la sua s101'iadcJ!a cr-i· n'. troppo facilmente goduti; ,t1n tedio t1..~ndc li aver ruggiunto il culmine del tore socialista trovò L'altro giorno la uc-a ha part.ato solwnto un pre-d.oso tutto fisico destato dall'imorovviso so~ progresso clvHe ha invece smarrito ,:>rima fifa della sa!a· occupata· da t1n contl'ibuto all'at1ivitt1 clcilo st-0t•jco del· spetto che esistano c,ompiti ed ldcc dL· le finalilù più intrinseche alla fe1'icità gruppo di 1metl, che gli chiese-ro f.[ con.• l'art.e, il Venturi, non perdendo m?.i di versi dai' futuli app!gli di cui ordiny.1\a• ... ~ ,. .,amoi·\~- tradditortO. •e.alfa fine del suo <lisco1·so ~~~"q~;ii'~!rfd:~a~~~ ~1; 11 ,;t'~;~i;a!~ri~~ mt~t~b~~id'i~~~malinconico del $ignare Come sl vede ancora un motivo si consultarono tra cli lo1·0 e-dichiara· con 1e linee, le forme e i colori; e k1 inoperoso è caduto in provei·l>~o.ormai schiettamente romant·ico che, con ter· rono di non ave1· nulle, da ribcitlere a :ma storia della critica pc.ne in tenni• da secoli. e se ne son giovati largamen: mini _mutati, ricorre in opere innume• Quanto aveva detto, solo da chiederoll ni nuo,·i il problema metodologico d-•="1-te per intenti morali' finanche .... ii scl"it· revoh nella letteratura clell'ultlmo se- se il suo parere corrispondeva in• tutto la sloz-ia dell'arte. · tori pci- bambini. Jn genere, in°tali raè." co'.o. :Maqui la r1volt~ alla società màn· a quello della direzione del su.o partit-o 11 t:oncetto di « gusto )t, ch'è alla ba• co11t1. o: pri1Jcipl infeìici sono, con bella cn dell'impeto caratteristico nella pri· (il che non potci;a di /arto venir messo se di questa. traUa;;ionc, era stato e- lnvenzioi_ie di casi Procll&"iosi, messi al ma generazione di romantici. Alan sl in dul>bio, facendo cyl-i parte clelta di· m1nciato dal Venturi fin <.lai '2G, ne!' lavoro. a1 ~at!menti della-gente ordina· considera battuto prima di combattere. rezione sr.csSaJ.In -un'altra località, in · 'Ousro dei Primitivi. e vi fu chi se rla. per cm r1trovai:i::> la stanchezza, ta Per lui la civiltà mecc<mica è un mo• Umbria, nella stessa domenica si tene· ·llc al!annò. come d'una dissezione clun• fame, e la set<:~on il loro buon sapore stro tremendo che ha fatto più asso· vano due comfai: u.no socialista e unn i~ii~!c'\ 1 1t~~~~Hj 0 i~e,\ac~t~~~ti~g1.~!!~ ~~ftale che 11 . ned.cn della precedente Iuta .e. disperata che mai la yita de~li monarcfiico, e foratore socialista. per {l'lettamente letteratura e poesia). A ì\fa t JJC.l"sonaggi <li Bari':\· non J)olcn· uom1n1. sbaglio, gi1111oe11do a Rom-a fu avviato ~.1,arte ogni giustificazione teoretica, :.1 do valerst di maghi e di stJ'eghe e non Amore e bellezza sono sommersi nel al teatro dove s'adunavcino i mor.archi• ,,;venturi era giunto a formulare qùel nvcndo, d'altra parte- 11 coraggio di dar veloce moto delle macchine che crea ci; i quali premurosi gr,indicarono it •concetto attraverso un"cspcrienza di _la bnlta ai loz:oagi, passano Jl 'loro tem: 110 la necessità di un moto sempre più luouo deL suo convegno e il b1·cve in·. ,.cultura molto più larga di qt1~la che po ln lamenti, sospiri e sbOrniC. A un veloce e crudele. Al· servizio dell'uomo contro finì. in ri11graziam.e11ti,scuse e 1Jton potesse essere a1Jbraccia1a e rlsol· certo momento, un baldo giganotto in apparenza· la società moderna gli strette di m.aiw. l~~rt~~i~;st~;~~si;:\n:i~~1~~:i~t1a ~!t ve~mto SUda 1 nt)lla {Leonardo ~ortese) divora le midolla gli inaridisce l'ani· Chi rammenta it. clima dell.e clezi.ont ttura impressionista e Po$1impress1oni· ~as~n(()l~;a~nS) ~~~etr~ 1~{i<!~~cz;; :J ma, Jo pietrificit _per ~o_Jlocarlorapida· del 1919, misura la di.[Jere11za che corre.· ~sta _ frrmcC'se (Si ricordi Ja cortese po· annoiato ambhmte. apportatort. pare, n~ente. nccanto m fossili delle altre ci· tra alt.om e<loggi. Un sacerdote, in qu.et• ." ;:iennca Croce-Venturi sul valore della ct:un segreto cli condotta che 4011 con· v1lk~ deflmte. l'anno, mai si sarebbe potuto mostrare I f?rma e <!el colore) e~ ~)()i, del pen· vince la sua fiùanzata, entuslasl)la una L'immagine è suggerita ad A:lan da dove si teneva wi comizio socialista; i, 51ero cstell~o del_Ruskin. da un lato, sua roma-ntica s01ella (Anna Proc!c una foresta fossile che è accanto a né nella stessa città <li proi;incia si sa; e _de!lastonografia ,tedesca dell'arte - me1). rimane lncomprens!Jiie per u "'e· Bluck :Mesa nell'Arizona meridlo11ale. rebbero potuti indire nello stesso ofo1,; R1:g1, Dv?rak, ·,vocJfflin - dall'altro. nttorc banchiere (Luigi Ahl"lirante}."' Si tratta di una zona quasi desertica no due riunioni. poJ.iliche avi·erse, o <ìi 1:. 1~~,sL~~il~ -~o~{t 1;~: ~u~ 1 ~~i~~ic;~~ .. sa~~~~~~-h:;,~g~~~~;~ci/~~~~~ej~i dove, all'incrocio di alcune strade, c'è ::~i. ~o 0 n 0 i ~a 1 :~~sesi:,ocheripscel,•i 1o1.ndat,,caotun: -lL;1la: del pos1hV1Smodel Riegl o del· ra vita- Proclama'to dal Cortese sia guel· tma stazfone di servizi.o per automo- . , . '11Tisolto deter_·minismo dì Dvorak; e lo {9:usto propr!o perchè rhnane cosl bili. Qui vive una ragazria col patlre, raie t.Uubanza di fr.onte alla· lotta poi;;. _r_ne,J>~!-giudizio sommario, l'inat· graziosamente 'indeterminato. ha riilno•: col nonno, la cuoca e un giov~notto ad· tica che -nasce dtz{l'intcrrotta espcrien~ tu~ht.t e l intempestività di quel rh Y.ito af Javorncclo le fe~te dl cui gode detto alJa pampa della ben~na. La ra· za - la. partccipazli:Jne aà essa delle chrni:no, accomp.ignato ùel r~to 'da ben da anni, in tutte le sale del mondo. , gazza, Gabriella .. è figlia di: una fran~ varie part"i sembra meno 1·ecisa, e ì r,re<?sc r-1.scrve,del Venturi. -~-fa per · ccsc e di un americano, dipinge stra· mocU de/.l'osNjitd reciproca mt>ltomeno ~ronizzm·c e scandalizz;,1rsi bisognava LA FORES ni quadri, legge poeti jnsoliti per una accenlJ-tati.·Ed e questa, certo, tma ga~ ~~[~~:~ 1 ì~~l 10 co~n~u~;ig~~~ftì'~is~~eei~une~ PIET'~'F[C'' ,_ 1 T;~ ragazza del suo ceto. Quando Alan, ranzia di libertà cd 1m 1rusv;cio di wi soltanto 1 termini .estremi. trà i quali JU. .t.l .1;1. nel suo citsperato vtigabonclagglo, eapi- assetto politico migliore. Resta iL·peri; si muoveva una conce%ioneromantica, ta a Black :Mesa la ragnzza, conqulst.a· coI-0 che sia anche un indizio di tieJ)i' essenzialmente sociale, ùel'la storia. ora Ltiigi Almirante nella part~ di ban· ta dal suo insolito linSi.iaggio, gli con· dezza, e c!ie ~i questa sl possano ltlJl anche da noi si coinincia a riconosée- chlere In Ineantesimo d-:chlarn a Leo~ fida che anche ·lei non è felice e aspi_. profittare i meno scrupolosi e (ancora re quanto le preoccujJaiioni SOC!alidi nardo Cortese di non comprendere t>dr• ra ad evadere da CJ.Uello scònsolalp de· un_avolta.) i pi1). occasiomtli ·e tmprCpa, l\loi-i-ls abbiano -'gito sulla formazione chè egli voglia rlnumiare ad arricchli-e serto per vivere ,~ma vita a lungo va· rati avventurièri, trovanUo i luoghi dt _d~t gusto moderno, fino al C'ubis1rio, ~ a tuqi gl! agl che la riccheizn coTnp01:. gheg"giaf.à. Si lratla di tit\ SoSiio éi:ctcr' 11w!lfiiòf:tcsistenia i1idifesi-. ·~ntJ1c se meno nota è la preoccupa• ta e gl_tch-:ede qu.:.lisiàno, ln concnHo. min~to tjuesta Volta. La r: 1 gnzza- vo1 ..

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