La Nuova Europa - anno III - n.10 - 10 marzo 1946

f/ LA N-UOVAEUROPA INSEGNAMENTI DI UNA CRISI La crisi .apertasi in seno al Partito d'a. zione in occasione del suo prlmo congres– so nazionale ha una Importanza di carat, tcrc gener<ilc ed investe problemi ohe sono anco,·a in sviluppo. Pi1bblichiamo quindi questo tagace articolo nella con• vin::ione che esso non sia sor,1Jssato dagri cwucnìmenti. U :;o La M~lfa è senza dubbio uno degli uomini più capaci e più pre· parati che la nuova democrazia ttalìana abbia saputo espiilme-re. La sua visione deii problemi della società italiana ed europea contempora· nea è chiara e precisa. il suo pensiero politico con una apertura di orizzont\ che SUfY.'!'a il provincialismo in cui si è sempre dibattuta la vi1a italiana è dt una modernità e di una (orza che la· scia intravvedere in lui la stoffa del· l'uomo di stato. Nè gli mancano quelle qualità neces· sarie ad un uomo di governo di un pae· se. democratico: abilità diplomatica, capacità di manovra da esperto leader parlamentare, qualilà reallzz.atrici nel disb!'igo ·degli ollari dimost.rate c1a1 buon funzionamento dei ministeri a cui è stato preposto, EP!>Ure quest·uomo ha -in g.ran parte mancato al suo compito e la sua uscita clal partito d'azione non solo rende per· piessi sulle possibHità di questo par– tito, ma •lascia nella struttura della de· mocrazia italiana un gran vuoto che non si vede ancora come potrà essere riempito. Al COngresso del Partito d'azione egh ha tenuto un gran discorso polltlco; forse uno dei più grandi discorsi che siano stati tenuti tn q'.1:!sto p11mo do· poguerra italiano. Ep1>ure al termine del suo <.lisc:orsocl sl è rest conto <H quale fosse la sua prln~palc deflcien· za, di quali furono i suO! errori che hanno gravemente compromes.:io l! r,o· stro svi:luppo democrat.\co. Ugo La Malfa manca d', una quallUl indispensabile per un leader di un par· tlto polltdco: della sensibil•ità dello ~tru· mento adatto per realizzare i.!na deter– minata politica; non si tratta di qualità organi%z:J:tivc, ma di qualche <:Osa che precede queste; una linea Politica è buona In quan10 si riesce a creare lo strumento adatto per realizzarla; e La Malfa manca della sen~blJHà 1>cr lo storumen,to che· deve servire a reallzza· re la sua poJ.itica Egli confonde le !orze effettuai\ df..?l paese con le forze effettive. che egil come capo di un partito deve maneJ;• giare e dirjgere. Il suo primo errore che dimostra la slla scarsa sensibilità per lo strumento adatto a irealr.zzare una poii,tica La Malfa l'ha commesso nell'ormai ·lOnta no 1942 quando si è legato agli uomini di « Giustizia e Libertà» per costituire 11 Partito d'azione. ~a ,~isione politi.ca di La Ma1fa cr.: ch,a:a e prCCJsa; costituire un grande partHo di democraiia repubbllcana ra· d:icale ~ laica, che sl ponesse al centro della s1tuaz 1 one politica· italiana e eh~ basandosi essenzialmente sul ìne<110 ceto c~tta~ino e rurale, operasse quelle correz10}lt nella struttura economica e statale italiana ormai fradioia e dege· nerata, e conducesse nel medesimo temP:D una pratica di governo giolittia. na .01oè sanamente progressiva capace di immettere nello stato ricostruitò 1e forze proletarie che fatalmente si sa· rcbbero sprigionate nel dopoguerra. La sua è una visione democratica mod~1:na con profonde racb:ci nella trad1z1~n~eriformista e progressiva ita· Jiami; 11 sogno dl La Malfa era G•lolittl che._uvessc letto ì\Iarx, un~ po!Hica gio· Utt1~na c~ndotta da uomrni arricchiti :; 1 ~ 1 ~~->er 1 enza del le~inismo e del fa· ~enonc~è con questa chìara vi~.ione de1 i~ostt·J.problemi La Malfa non sep fliz~~-~af: 1 Sll~a S~c!tm~~~O adatto per rea ~a Malfa ~ommise l'errore di voler fate un partito con scrittori di riviste Un partito come La Malfa lo ·pensava dovc~•a _essere costit~to da avvocat· ct· 1>rovrncia, da artigiani, da boltegai· 1 ct 0 1 • vcva .essere costituito da uomini' con esperienza pa_rl0;me~tare, da giolittia nl, d~ organ~zzator1 democrJtici, da vecchi ammimstratori cli comuni• costi· tuito d~ uomini che fossero di' netta· espressione dei teti che si volevano rap, · pr~se~tare e _che sapessero parlare ~l I010_ hngtmgg1? e legarsi ai loro inte ressi; un partito cosi composto. diret· to eia un pugno di uomini capaci che ~apeyano ciò che volevano poteva co: ~t1t~ire una grande forza progressiva ~taliana. .Il recel"!te congresso del Partito d'a· zione ha rnvece dimostrato che questo partlto non è riuscito a rappresentare nulla; gli Interessi contrastanti che sem– pre convivono jn un grande Partito tro· vano il modo di compors:: net congres· &i intorno ad una persona o. ad un gruppo di persone che fanno da media· tori; se un partito ha 4nvece per base mille Jciee di mille teste diverse, li ma– novrare un congresso diventa imPoS· siblle e questo non puo essere che una accademia e concludersi con l'cle•. zìone di una direzlone composta di «creature•· Negli uomini di « Giustizia e Libertà• La Malra trovò U medesimo suo inte– resse per t problemi storici della de· mocrazla e del socialismo moderno, ac· compagnato però da una astrattezza e da una mancanza o: gusto per i pr0: blemi concreu. naturale frutto clel tun· go esilio Politico. In « Giustizia e Liber· tà ». tra i motti arabeschi, erano impo· stati seri problemi storici della moderna società ttallana ed europea; 1n essa e nel Partito d'azione si trovarono ac· comunali, per frutto di una medesima educazione e dl un medesimo gusto. ol· tre l numeroS:sslmi ideologi e proCes· sori e letterati ,,,muti alla politica per impulso morale, altri uomini la cut .principale occupazione era stat:i. net lunghi ann{ di carcei-e e di esilio quel· fa di studiare i problemi storlci posti sul tappeto nel passato ventennio e dl « rabbrlcare » nuove linee politiche. La Malfa si Iasclc'.> tngannare dal mo· do di ragionare di questi nomini che sentivano 1 suol meòeslmt problemi e non capl tutta l'astrattezza che nascon· devano q~elle posl:r.iori culturali, tna· bl!i al maneggio deglt uomini e delle masse: non capl che gli uomini di Giel· le mai avrebbero snputo condurre un partito Perchè erano completamente slegati dagli. Interessi. dal morlo dl pen· sare e di ragionare del ceti su cut egli intendeva appoggiarsi e che Intendeva dirigere: completamente slegati da tut· ti ·l problem: delle masse. Un partito democratico sl fa con del democratlct e non cQn dcgll uomini che discutono i problemi della democraz-i3. 1 J!ENTIDUEANNI F ~1. Durante la guerra <li llberazlòne 10 spirito dl sacrificio dei quadri del Par- tito d'azione e ·quello sbarazzino spi• JO marzo - La federazione emiliano-: rito di avventura, quell'attegglamento romagnola del Pa ti rb I · · f( dia:ncantato e spregiudicato che rende te in un ordine d [ g~or~oer: ;J~~1/f~:: · 1 suol uomint inconfondibili gli permt•. lità politiche, ~u.pica la vittoria della 111 , sero di porsi alla testa della lotta. sta fascista. Bisognava mettere delle masse in - I fascl.sll asaalgono e devastano ta , movimento e creare lf s1sterna pottico sede del comttat.o circoscrtzionalc sociali~ . !ntorno a cui organizzare· questo movt, sta di Catanzaro. ~'i.~t~tdiu~s~~ie~;h 1 ~d~~t~~egfte~~~~i 12 marzo - Gran consiglio. , Frantu•. di , 1 Giustizia e Libertà». mate le opposizioni. dichiara .MussoJinl,ta · Ma l'i.niz-iatlva pollt\ca e l'opera dl prima pnrte del nostro piano strategico è direzione che durante la resistenza era. riuscita. Fra un mese anche 1a seconda stata assunta dagli uomini di Gielle parte si concluderà con esito felice,. aveva fatalmente spostate le basi del - Mussolini diffida a mezzo dei prefetti partito; la res!st~nza aveva !atto di un di Alessandria e P.nvia I fascisti diSsiden: · partito democratico radicale un mov1· ti Forni e Sala. · mento dì opera\ radicalizzat~ e di partl· - L'ex mlnjstro Falcioni. C!ll)dlist3del• - giant. diretto da intellettuaE con una l'Unione democ?"atlc3 di opposizione del esperienza Politica puramente cultura· Piemonte, si ritira dalla lista ln seguito le e di combattimento. E questa men· ad un colloquio con l\IussollJtl, che gli ha · talit~ r,iellista cosi utile quando si trat· offerto di presiedere la Commi•sione per tava di. impostare i grandi problemi di i traffici italo-svizzeri. ric,·,struz.ione dello stato divenne ben 13 marzo - Messina. Al democratico presto ingomj)rante ed astratta, incapa· soclale on. Lombardo·Pel!egrino viene fm· ce di mobilitare delle forze e nello pedlto dai fascisti di tenere un comizio stesso tempo d:seducatl,•a. tutta volta elettorale: la questura sequestra Il gjor: • a cerc:1re del canoni di azione politica nate La Sera dl Messina, per a.,·erne da· invece che a svolgere concretamente ta notizia. una azione. 14 marzo - Alberto Gl:rnn!nl, di.retto! Al pr.Jmo congresso sl è cercato con re del settiman:ile fascista Il becco oiallo· }~~;t~~;bte p~:l~~•r:s~n~~l;ss~~~~1Wi~~ t a;~~e~~'::P~OR~;naf~~:s~t~~~e:;i~~~~=, funzione, per !are di < sso il perno di Amerigo Dpmtnl. un.:l larga eoncentraziu1~•.: democratica. - Yioìenzc elettorali f.:iscl.stcvengono Gli -ieleologi clel partito sl sono ribellati consunuitc in Sabina ed Abruzzo contro ed i J>Ol:'.ticihanno diÌnostrato la loro noti oppositori, 'A Rieti un'aggressione inesperienza. del genere ,•tene attuata dnlla squ.:idl'a• A chi toccherà ora il compito di riem- Colimtoni contro \'aw. Pennesi. sotto gll . p\rè il vuoto 'lasciato dal Partito d'a• ~f~~ :e~ s~t~it~:i~ 1 ~Jt~~t~~~:b~~e:~~ · zione? GIORGIO DIENA rlm:1sti spettatori imp:1ssiblll. 15 marzo - li Grtin consir,l\o deliber:1 di ""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'"' I~~~ !:r:s~~~r~Jg~l ! r~~~~~~-~\~';~~~\?; LA SCIENZA MEDICA LA BOCCA ALL'ESTERO E IN ITALIA • constatando che un organo sociali,:;ta -ha · affermato che bisogna affrontare li fa.o;cl·, smo a'nche sul terreno delta forz:1, segn.1: la questa affermazione al Ca.scistidi tut• ta Italia e In nome di essl .'fflda i $ocla! llsli di tutte le categorie ascendere sul ter– reno della forza <.~ove il partito raseist:I ha· la certezzit mate:natlea di schiacciarli defl· nltivrnnente ,. n Popolo commenta che tale ordine de-I giorno t"Olplsce· In pieno l'autorità dello st:\to, laddove esprime la volontà. di una lol.!a ::itdi fuori e al di sopra di ogni 1egge. · (Co11tinuazionc delfa 1Jagina numero 7) farmacologiche in serie che, grazte a.I la vastità de1I'imp9stazione, dlaJlo a( fidamento di esattezza, ed i cul rlsul. tati, valutati mediante complesse ela• borazioni statistiche (qui verrebbe la opportunità, se il discorso non fosse troppo lungo, di parlare anche del metodi cli ricerca, nei quali slamo sta~ tl troppo distanziati dagli altri paesi, e uno di questi è proprio l'app!lcazto. ne dei metodi statistici alla valuta• ztone clelle ricerche biologiche), per– mettano un giudizio sicuro? Se quanto si è detto fin qui rlguar· da la sosianza. un discorso ad analo• ga Intonazione si potrebbe fare per U giornalismo medico. Dobbiamo ri– conoscere che in Italia siamo ben ton. ta.nl dal pubblicare riviste come t! Lancet e ti British m.edical journal la Presse médica{e e il. Journal o/ d– merican medica, associalion, ne.11c quali tutto è al suo giusto posto e scritto in ottima lingua, tn cui non ;·~ è l~n ;i;;ie, p~~~p~~ \~!O~· r1eiJ~ que: !o di dare la notizia importante e recente, di mettere a fuoco un argo– mento·, di aggiornare, le conoscenze su di un tema discusso, è sempre perfet. tamente raggiunto. Le riviste medi– che italiane si trovano nella stranissi. ma situaZione dì !JlOnaver bisogno di· cercare collaboratori, chè anzi ne han. no fin troppi, tanta è l'abbondanza di manoscritti che plovoflo sui tavoli dellQ redazioni, accompagnati ....dalia raccomandazione di una sollecita pub' blicazione perchè ti concorso o l'e"sa– me df docenza urgono. Logicamente in· vece il compito della redazione do– vrebbe essere quello di seguire il pro. cedimento inverso, di proporre gli ar– gomenti agli scienziati più eompeten ti, affinchè l lettori trovino le notlzlé veramente utill e desiderate. Ci sl accuserà di nazionalismo se desideriamo che anche la scienza me. dica italiana riacquisti quella dignità che aveva un tempo? Non sl tratta, per carità, dl mettersi tn. gara, e dl identificare un'affermazione scientifica con un successo politico. Nelle nazio– 'l"li- e noi l'abbiamo provato a nostre spese - in cui la scienza è stata su• bordinata alla politica l'integrità e l'o. nore degli scienziati ne hanno soven. te scapitato e gli scopi che la scienza si propone sono stati spesso falsati e violati. Ma "riteniamo che nel mondo di domani, nel nuovo assetto spiritua. le e sociale, tutti i Paesi debbano con. tribuire con dignità al progresso del'· la scienza, in quel clima di Ubertà che Thlerry cle Marte) ha additato. A. DI AICHELBUÌIG della V ERI TA' GLI INTELLETTUALI E LA POLITICA I Ld~r°rf; i:~:~r:: ,~~;~j!tl:1~:o~;:, 0~~:~~ tocca, con molto acume. un problema di palP;itante attualità, che Impegna, so– pratutto, quanti eu1torl di studi, st occu~ pano di cose politiche. Non Farebbero me· gllo, costoro, si os.scn•a, a riprendere Il r,roprio posto e svolgere 11 proprio com• pito. anzichè distrar.;i a I proporre so1u: z!oni di dirflcoltà economiche e politi· che?,. Potrebbero, cosl, , esprimere at• traverso la loro seria attività una fede morale per gli uomlm ,. Questa, in sostanza, la tesi. La quale è rjpre,rn dal De Rugglero, ohe ne parla come di un dilemma, non tra· !asciando. peri!>,cli osservare, che, pur rc– t;tandone Intatti I termini, non si pub se-· parare l'attività po!ltica daHe altre atti· vltà, A me, che specl-fieamcntc ml occupo di studi fìlosoflcl e che tuttavia ml sento port::ito all'attività politica, pare ehe 11 contrasto non abbia ragion di BUsslster~. Seppure, in uno studio meramente ed ari: gustamente pslcologco, pub aprirsi il di· lemma tra to studioso che ama la calma serena del suo ta·volo pieno di libri, da una parte. ed li politico ehe si tuffa net vortice dcU'azlone, dall'altra, esso si rlsot· ve nella concrC?tezza dell'attiviU'I dell'uo; mo, nell.:iquale. appunto, Si impegnano e si reali'.l.zano tutte te sue poss\bliità umane. Occorre, Invece. lo penso, richiamare gli itudiosl alla politica. Perchè l'nssenza di essi, clo~ l'assenza In essi di un pro– fondo e radicato convincimento politico ha provocato. da una parte. tutte le ma, nlfestazioni atllvistiche, e. clnll'altra. 1 il tradimento del <.:hiericl •. Sganciata l'azione politica dalle sue ne• cessarle basi razionali, !'individuo è ne· ccssarlamente port..:~toal , rare per il fa: .re• ed alle connesse posizioni egotistiche; e la ragione, poi, spogliata dalle sue basi pratiche, cioè impossibilità di confermar– si nella prassi, si chiude nel sllo astratto castello di avorio, e, incapace di orientar: si. pub soccombo?"ea tutte le tentazioni. finendo col ,vendersi e col prostituirsi; Intcllcttu::iHsmo astratto cd estetismo da una. parte cd attivismo dall'altra. non so– no che le due faccia di una medesima medaglia, Edoardo P.ancamo "NUOVI QUADERNI DI GIUSTIZIA" E LIBERTÀ,, Il fascicolo 7 contiene: L. Vali.ani, L'epoca del ooveroo mon, diale; G. Salvemini, Federalismo, regiona: lismo, a1ttonomfsmo; L. Sturzo. Rappre: sentanza proporzionale. referendmn e co~ sHt11entc; V. Foà, Vincolismo corporali·. vo; G. Pischei. lntcrrooativi a vropo· sito di. csigen::e economiche; G. Lanza.: · rone. Spunti di polftica finanziaria. (:\ti: fono. Ca:;a cditr. , La Fiaccola ,. L. 100). I LA NUOVA EUROPA SETTll\JAN ALE DI t•OLl'.fJC.'\ E LE'f'fJ;;IB.TUR:\ Direttore LUIGI SALV.'\TORELLI Redateore capo MARIO VINCIGUERR.'\. Redattorl GUIDO DE RUOGIERO UAIB.ERTO MORRA PIETRO PANCRAZI Segretarlo di redazione A. I•ICCO?'l'E STEL,LA Direzione redazione ammlnistrnz. ROMA. - Via del Cot'SO n. 41 'Iflefonl: «ES3.:sio : 60.648 - 02.8!3 Una copia LIRE QUINDICI Arret.l'ata L. 25 Abbonamento annuo L. 700 Semestre. L. 375 :: Trim. L. 200 L'abbonamento decorre da qual· siasi data -e può farsi col Conto corrente postale n. 1/1302 J manoscritti. non si restit11Uco,l(, Riproduzione \•Jctata In conrore mltà dello vigente legge sul diritti d'autore (art. G5). Permesso n. 232, 30 agosto 19U dello commlss. nazlooole della Stampa - Direttore responsabile LUIGI SALVATORELLI Stab. 'fipog. dc e Il Glo1na!e d'!ta.H.11. •

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