La Nuova Europa - anno III - n.7 - 17 febbraio 1946

- , __ ~------------------LA NUOVA EUROPA --------·-------17fcùbrolol046-- NE1UESI DI ALDOUS HUXLEY N EL U)27 'f. S. Ellot scrisse che I quanto era da aspeaarsl dall'aùilità • Al\:lous Huxlc:r è f6rse uno <il dello scrittore, non arrivano mal a Ca· quegli scritto1'l che devono com: re tutt'uno. Forse, ru proprio il banco h1ettere trenta romanzi cattivi prima dl prova del lavoro che, con ·la quali· di produrne uno buono». Ma le opere tà del risultati, gli d1mostrò !'•inanità di carattere narrnt.ivo che Huxley pub· del suoi tentativi. Eppure, alla base di blleò successivamente, a cominciar~ eia tuttpciò stava una .con_statazionc gtu· 'Point Cou11ter Pol11t (che è del '28), sta: il profondo squlUbno detenn1nato· dimostrarono che il suo problema non si tra il nostro intelletto - la cono– era soltanto tecnico, anzi spingeva !e scenza sc)entifica - e j!. nostro pro– ~dici in un più 1>rofondoe rompleS6o gresso spirituale tanto 1>1ulento. Ma SU"ol.todella coscienza. Scrittore ele· per sua natura, H\L~!ey ayeva sentito g;mte e lucido, segretamente nutrito il fatto intellettualmente; e ~cl che <Je11amigliore tradizione classica in- avi-ebbe Potuto divenire una s1tumdo· ~lese, J-Iuxley, rtuscl ln Point Coun- ne dramma:lca della sua umanità, ri· tC1' Poh1t a conseguit•e unitH In una mase una dlalcttlca· del suo cervello, ~larrazione ampia e a più centri; e se prop1io come la battaglia de!la sua ra– anche codesta unità s1 cmuò pili che gl.one contro l sensl e !e passioni ri· altro sul piano d'un quadro del costu· mase senza una decisa vittoria di ncs· me. d!cde pur sempi·c la misura del suna delle due parti. dominio che sul proprl mezzi egli ave- L'esito dell'espetimento lo avvert1 di :va raggiunto. essere sopra una strada, per lui, falsa; · li costume, Indagato fin nelle sue ma la constatat.ione seppe soltanto con· ragioni splrltuali, indusse non a tOl'tO <h.irlo,quattro anni dopo, a quella spe· un nostro sllldioso di letteratura In· cle <li ironica rlduz!one rill'assurdo di glese a vt:!derc ln Huxley un annalista un inondo tutto regolato dall'intelletto lJ)lù che un 1·omamderc. E davvero in e dalla ocleqzn che è Bro,.ve New .questocasononèunluogo conn.mc dire \Vorl<l. Scmrn sofremrnrd a una. valu· d1e 1O-scrittorc ~ Intensa mente rap J)r~ tazione estetica del libro che forse non sentativo del suo tempo, se si 1ifletta metteremmo tl.t t migliori di Hu)(lcy, clic fin da allora I suoi personag,.;l era· più importa notare la posizione di 110 tipi o simboli cli alcuni tra I mag- scetticismo che lo acrittore vi asc;ume glori problemi dello spirito moderno. verso la scienza e l'intelletto, se non Sl veda, per esempio, l'inte!leuuallssl· alU-o come Insufficienti a mutare la .tno romanziere PhHip Quarles: !n una natura umana, alla quale, ln conll·ap· ;_epoca come la nostra. che ha fatto d.cl · P9Sto. egli la.scia rlnffennare i suo! di· ~'Azione uno dei maggiori, se no n il ritti. La rcllcità che la SOJ.V>!·es:-.ione di ~~~~~~er1~·a èi r1\~~~1~:~~1:~ 1 ad;;Pi:~: ~ ~~n~\~:~l~~~l~~~ i ~~~~~raJgI aeto-Arlecchlno di l.aforsue, che ha l'oman;,,o sentono la nostalgia delle ;perduto ogni PoSSlbllitàdi agire e Ol:,"lli gto!c umane che sarcbbe!'o dlspostil a attitudino all'nzlone. vagare assoggettandosi a!le um ane Non per nulla tra. i personngg! di sofferenze. Jlm.!"Y vede ormai la n :t.tu · Huxley lo scrittore Qual'les è. per mol· -ra uman;t co:11c mm m::-scolnr:z:t di ani· 1i rJspetu, un autorltratlo. Figlio d'u· malità e di ragione in conff.tto tra !o– JlO scienziato dJ fama Jnte1·1rniJonale.ro. P. gli uomini come ,·otali .tll'infc- questa eredità ha raffo1·zato le tcntlen· J,icità. · · ee fnt.ellettua-li molto. ~ccentuat.c del g• un fatto slgnfftt::ativo che nello suo t_empe1·amcnto, s1>mgendolc a una ste~so anno 1932 in cui apparve· Hrave 'J)OS1zioneestrema. a una situazione New \Vorlcf, Huxley scrisse la prefazio– dranunaUca che sembra senza uscita. ne ulle Ietter.c di L:1wrc-nce.Abbastan– E' quel che Chestel'ton, con~-idera~1doz..1lunghi e molto fertili erano stati i J-nixle_y come un caso t"o\pprcsentat1v~, 1·apporti u·a i due scrittori d_urante un sintetizzò l.n un vero e. proprio epi• 8O~g:_lorno \n Tta\fa. L<l. loro situazione granuna cnt!co: « I padn hanno man· Interiore a,ieva carattP.1isliche analò" giafo uva aoorba e i denti del figli gic. Ambedue p:trlltl dalla fodc nella ~ricchlolan? l'I•• Hux l~),'.comprese che ~ienzii,~Lawrencc se ne crn-:o eredf!t• nu.cll~-lnett1t:l !di.ne ,a il<\ZlOn~ è solo uno te. di _essersene, ritratto, giungchdo a de-1smtomi d u n d1s ag10, d un senso dl una forma di ribclllone contro tutte le !1~adeguatezza esteso a ~ut.ta_ Ja i:iostra teorie della vHa in nome dcl1'•1stlnto. .vita. " Ma cercarne il rimedio nsu~l- Huxley. era troppo più colto del suo tam.lo in _sè valorl spir.itualoiche han· amico per anivare alla medesima po· ~o fat to 11loro temJ)O,non el'a. poss!· s!zione, dl cui non poteva non nvver– b\lc; e, da_ vero flgllo .del secolo. egli ti-r.e. il sern,p~lctsmq; nond•imeno, nella credette di poterne fme a i:neno e dl J>refazione alle lettere rende omaggio trovare una base della vita in q~rnlche alla vitalità interiore di Lawreflce al· altra rosa. Ovvi, do~. ciò c he s1 è ac· la concezione di un ::;enioche norl sl cenm.1to,sono I motivi c.he lo orienta: lascia risolvere In termini razionali. rono verso la sclen?,a. Diven ne tenore Ma se neppure Lawrence rluscl mai a ., assiduo dell'EnciclOJ}edla Bruanni._ca, al Superare veramente 11 proprio tnteHet· !)Unt? ch:e',se aveva occas1onc di rare tualismo, che s1 ll'adisce nelle sue a· un viaggio. si portava nella valigia..co- stranezze scientifiche perfino sull'lst1n~ mc racc(?nta lut stesso, uno qu~lsrnsl to, meno ancora pote\·a iiuscirvl Hux· del ventiquattro volumi, da cm non Jey. Egli perde, sl. l'orgoglioSa i;!cu· Sft:pe~aseparars~·.,. SI P?trebbe dh:e che rczza che Jo aveva sostenuto: Il razio· ~ Enet~lo-~i a Dl ltam11ca era d1venut~ nallsmo scende a patti, nella sua co· !-asua B1 ?b1a.se non fosse più nel gtu sciem,,1, con l'i11·azlonale; eppure. lo sto lo scn _ttorc m edesimo,. a.mmettendo stesso disgusto fisico crescente gli a· che_era divenuta li suo vizio. guzza, per reazione, le difese dell'lntel· ~ V1 ru eff~ttlvamente .un che di rana· !lgenza. E', Insomma, ancora. e sempre tJ_cone llo sc1ent.lfismodi Huxlcy; un art lntellettualmen1e che egli diffida del– nva.re fi_n? a credere alle statistiche e l'lnte!lettualtsmo. Per c1uesto finisce reg~la l"ClSi sopra. un, prender~ sul, se1io col tendere ,·erso una squallida e stc• teo11eche sono solo pseudo•s_cient,fiche: rile negazione dell'elemento J>iùsem– Nella sua ricerca di un _smrogato pei pliccmente umano, e il suo lntcllcttua• quel che scntlvn 111 crisi dentro <~I 84: liSmo è spinto da una Ioglèn imma– e ncr suo tempo, ebt>; anche lul l il.!u nente verso il ripudio di sè, ma senza ::~~ c~;;edea~~~'g,~;acJ~t~~e~~n;; tiu~circ a sui>era1:sL .stitulre 10 spitito e la coscienza. Di qui . Di. q.Uf:S!o. inefficace r~n!1cga':11cnto. n ~ntatlvo di conclliare la scienza con .,.cm 1mz1 sarebbe poss1b1l~ rmt,rac– Ja J>OCSia. Sarebbe facile citare In ab· ciare fin dal tempo. delle d~uss1onl bondnnw, a.nelle solo da Point Co1mter con Lawrence e dc~ C!)lllflttl con le •Polnt~ esempi di passaggi dalla sensa· opere del. vitalisti, 1, libn successivi zlone (si noti: non dal sentimento) al han!1Osegnato fnsi IJiu o meno dram• dato biologico. A parre i casi in cui co- maticl~e. ln Eycless rn. Gaza,, dimostra•j desto pilssaggio mira a un detennlnato to - m modo invero un Po facile - effetto Poetico, oppure ad evlt::u·e un;.1 1I cara_ttere .errone<? e schematico del· caduta in sentimenti abusati O a rea· le teonc ra~1_onalist1che sull'uomo, non R5,rvl,la frequ.c1w.acon cul si ri1>ete. può eh~ arri\'are -. ancora! - a un dimostra, più ancora che Il didattlsmo parallelismo della psicologia con la fi– delio scrittol'e, una Infatuazione, un siologia e la fisica, 1imanendo così voler ridurre il fatto spi1ituale a ratt~ in chiodato a u n piano scientlfico che ps!chìco, un volerlo porre, per questa è dec:i.sament- cmaterialistico. Peraltro, ,vin, sopra un plano unico e continuo la professione di fede pacifista alla fi– co! fatto fisiologico. 'l'alvolta, l'lntenzlo· ne del libro lascia suppol'l'e un mo– ne di applicare Il procedimento è cosl mento di mortificazione dell'intellet– sc-0perta e H risultato poetico cosl n~ to di Huxley, che dice con moltn sc– gativo, che b cJlfflctlc sottrarsi all'im· rietà cose di cui c1ualche anno innan– pressionc d'una meccanicità quasl pue- zt sarebbe stato, e non a torto, 11 prl– ri!e. Si sente la posizione pclemlca. mo a sorridere ironicamente. Più a– conu·o un'esigenza profonda e l'argo· mara e corrosiva la fase rappresen– gl,!osaubbrlaca.tura di chi crede d'aver tata da .tlfter Man.y a Sum.mer, dove risolto il probl,:-madi tale esigenza col alla satira contro alcuni laU della vl– scm~>licenegarla. Peraltro è facile \"C- ta americana si unisce una netta con– dere che quel procedimento noo rag- danna del mate1ialismo edonistico e ghmgc un'asslrnllazione poetica del da· della scienza. L'unico personaggio a· to scientifico: vi Ì! solo giust.a.p)')OSi7..Jo- nimato da un vero sentimento d'amo– ne e intcrferenz.1; non resa fantastica, re, che resta innppagato, finisce uccl· tna sohanto <lidnscalla. il :Mondo Poe· so perchÌ! in.giustamente sospettato di .t.ìcoe iJ mondo soient!fico, p;,1r le1,-at1una tresca: reo di avere un sentinH!ll· to per cl1inon deve essere che uno su•u; ntento di piacere. E siamo al più recente romanzo: Tirne Must H«uc a Stop (1945). Seb.i• stJan Barnack è 411 giovane poct.\ di <liclassettc anni. Suol caratteri: un d1!· codentismo un po• baroccheggiant<:, un viso di chen1bino e una chtom:.1 Iiccioluta che fanno capitolare le don• ne. Abbandona la casa del padre, gret• to puritano, che gli nega un abito da sera, e va a stare a Firenze, nella rie· ca dimora dello zio Eustace, m:\turo edonista ed esteta, che promette in dono al nipote un disegno di Dcgas. Ma subito dopo sopravviene una mor– te lacrimevole per un esteta: U ricco dilettante e collezionista., che metteva sullo stesso plano un capolavoro plt· torPco, un ablto di taglio perfetto (i un piatto cucinato a regola d'aroo, rl· nrnne fulminato da un attacco cardin• co In una lauina. Sebastlan vende 11 prezioso disegno cli Degas per farsl li desiderato abito da sera. La mancan– za del disegno è nota-ta, ma li glov:i– ne non ha corc1ggio òl spiegare l'uso che ~ ha fatto, e d a Questo derivano i guai che forma.no il resto dell'azio– ne. Sebast tan di\'len e la causa che trascina 11 suo mistico cugino Bruno in un campo di con cent ramento e va lui stesso a cadere t.ra le br accia di una signora Thwale, do nna d 'insar.ia – bile lussuria. La signora Gam hl,c, suo• cera di Eu.stacc (li tipo di vecchia ricca e attaccata alla vl·ta, caro a Hux· !ey e ben noto ai lettori del suol ro· manzi precedenti), organizza sedute spilitlchc per manten,cre il contatto col genero che, in un imprecisato pur– gatorio, ìotta pel' sottrarsi all'unione con Dio. Da codeste sedute lo scritto · re trae pnrtlto per fare della sat.ir :i contTO gil spiritua.listi, p,er da re, at • traverso le rlvelazloni del morto Eu– stace, uno sgua.rdo al futuro e per raccontnrcl, in un capitolo che ~ un lntéress.1nte esperimento letterario, !e impres~ioni post triortem. tlell'esteta, lns<'ia:1clocomprcmlere che appunto dc! suo estelismo egit è puraito nell'a!• dllà. Alla fine. sono clatl esll-at!l del– le note di Sebastian, che, a parte i! !oro lntieresse lnttinscco, sono un fuor d'opera, e U llbro termina con \a figµ1-a di Scbastlan, onnal n o.n plt'\ gio,·ane, che cerca <liordina.re le car– te lasciate dal cugin o Bruno, m enll'e st odono 1-ombare (siamo nel '44) le artiglier1e-c}c1Jadifesa dl Londra. IL POPOLO I L u,1u1iao!JiO dcU.a democrazia ton 1wto di moda ha dato olla 1]<1rola «Popolo» una nuova ~lt1wlitd. Afa le •reazioni deL pubblico so1w state dl: verse. Vi sono -(JllefU che la sc1ivono e I.a pronunziano col P -maiuscolo. Uh.o spt, ,·-ito di adulazione, immancabile in qualtr nque democrazia e trionfante nel.le de11u1!}0{Jie, attribuisce ai Popolo tutte le virtù, -tutta ]JI, sapienza, tutto il :Potere. Ricordi mazzinùrni mai dell tutto spenti elevano a·ziesta c11Wà a ,ma svecle dl dit'inttà terrena. E Tlcor: di piri. recenu d, viltà. di accom,nda~ menti, di tc11te11name11tl indivld!laU, incb.1.eo110 a trasJerJre in auesto çssere colletUvo e impersonale tutto ,i lie,ie che , si11ooll 1101i pot,·ebbero vcr mulo: n:: attribuire a se stessi. Si .stent 1 qua, st a rfco11oscere nei 1'01,olo clell'orato~ ,·fa comiziale o g,iornaHstlca, q·iwsto pepalo Uallano, co1l le caratteristiche p«rtfcolmi che co11osciamo. A questo ,stile adulatorio st oppone lo stile reali.stico e de11Jo,·atorio, eh.e fiorisce S1Jecialme11tenelle conversa~ zloni vrivate. Il v dive nta 1111nuscoln e la parola d scoulta <l.al p unto escla~ math:o. Questo po-polo ! Ila zza dl i;l· oUaccht che per vent'anni s'è suo1<ito ad acclamare Mu..ssoltni e Ila sJHato in co1·teo per le vie d'ltaUa. e 0001 lu.~ stra le ~c01·ve a.oli .Alleati: accozzaolia dl profittatori, cU b&rsari neri, dl men.~ dlca11tl cenciosi; e vla di qu.csto vasso. Cl sarebbe una via di mez.:o? Uno spi1•ito realistico, tem.perato da com~ vrensionc e da pudore? che sl elcr.:#. se ol, <b' sopm delle ,ut&er'le e def.Je brutt1wc quol'id1anc. fdcallzza11do il concetto del P<)pofo auel tanto ch't ne-: cessarlo per non avr..~ilire quelU che 10 com,ponoo110 e ver indirizzarli verso uii avvenire mioJ.io1·e? In.somma sa· rebbe possibile, invece della cle;,,1izlo~ ne dommatica di un ente di rogion.e, o di wta falsa generalizzazione dt a: ~~;f~:,/~;:~h:~ ~h:°:;~~%%/'/iilau~:r'/:.~~ dicatezw clell'escmie d·i ,:oscicnza 1ma profo1 1da · fede nell'opera risanatrice del.fa raaionc, <lel!a libertà, àcll'educa~ zione 1 ff, d, r. EST LOCANDA; N EGLI ,wvlst eco,ionlJct dHm gio-r-. le ·romano si leggeva ou.olche !}'ionio fa: . è GlOl"ttalc politico immhienza lotta elettorale cerca finanziamc.nto •. . A.ila buo11ota, questo si chiama ,:,a-r: lar.e f ranco. Quando a Roma esiste-vano ca.se d'a ffitto dfS'J)onlbW, si vedevano davan ti ai.po- rt<mJ i carteUt con la scrtt~ ta class tchegy iante: Est locanda. Ooot non cl sono case da aJJUtare. ma o1or. naH pol-Ulcl, pronti ad a.prlrc la porta ad un Q'IWlsiasl fr,1a11ziatore (« C(trca fi'11anzlome11to »). Le case che /011110 questo genere di locazioni ind1sC1•fmt· nate si soorlono chiam..are eufemlst1ea· mente case d'appuntamento. m, v. Dire che queste figure no•1sono p,er– sonaggi, mn esemplificazioni di ten– denze o vizi, analizzati sopl'.attutto col fine di raccontarcene il premio o 11 ca· sttgo, è dir cosa .che ogni lettore dl Hlu.ley ha potuto facilmente Indovina– re, pur dal pochi cenni che si sono da• ti. Se nella prima parte, fino alla re– pentina morte dello zio Eustace, Il li– bro ha vero carattere. di romanzo e un tono di commedia sodale molto ben sostenuto. in seguito n romanzo cede sempre plù il posto ai molti problemi che Interessano lo scrittore. 11 dlòatt.l· smo di Huxley - non mal noioso, bi· sogna riconoscerlo - ha largo campo per esercltm·st in discussioni sull'eco– nomia, la politica, la guerra, ecc. :Ma più che ln questo o nel valo1·e quasi puramente shnbollco e a tratti, si di• rebbe, emblematico dei personaggi, le attuali PoSizlonl dello scrittore si la- I============--= sciano cogliere nelle sue tendenze ml• stiche. Secondo Huxley, le guerre f!ni· ranno solo quando l'umanità avrà un fon(\o religioso comune. Invero, (Jue· sto mistlclsmo religioso non va esente da nebulosltti e confusione, insolite in uno scrittore di t;inta chiarezza lntel• lettuale. In alcuni momenti, sembra postulare il principio d'identità uni· versale del primi filosofi umanistici, e non avrehl>e torto chi trovasse su·a• na questa dottrina in un modcr11O scrittore ciel tipo di Huxley, polch~ dall'innesto d'un ramo di mlstl<'lsmo sopra un tronco posithista non e·~ da aspettarsi che un ibrido molto <liscutl· bile. Tanto pitl se quel ramo sia, a sua volta, un prodotto quanto mal composito. Le tendenze occultistiche e gli clementi di misticismo yoga di cu! Huxley si dimostra Invaghito, sono sufficienti a metterci sulle tracce delle dottrine professate dalla comunità dei mist ici di Hollywood. Del resto, ccli r.on è il solo che si sia 01ientato ,·ci-so la n ovella Mecca. della California: con lui anche Somcrset )1augh:im e - si sospetterebbe anco1· meno - Ishcr– wood hanno subito la medesima attra– zione. E si vorrebbe dedurne che lo smarrimento della coscienza europea. accresciuto dalla guerra. sia anivato a un punto grave, se si consideri che le dottrine del mistici di Hollywood S(r no cosi largamente eclettiche da com– binare elementi <li quaccherismo e di giansenismo, di misticismo cattolico e di misticismo yoga con l'ortodossia braminica (dottrina del Ka.rma) e con elèmenti di buddhismo. Sembra che !:i trasmigrazione delle a11ime sia dogma. E' facile Intendere fino a qual punto tutto questo 11artcclpid'una natura. in-. timamente intellettuale: ;mcora una volta, dunque. nella sua ricerca d'una via• d'uscita, 1-Ibxlcy rimane prigionie- ro nel suo labirinto. Ne fornisce egli stesso la riprova mostrando che di fronte a un fatto assoluto e integrale, come è sempre il ratto religioso, l'arte conS('rva J>er lui 1o stesso valore asso– luto·e Integrale che potè avere aa-l'lnl• zi della sua attività di scrittore. Chi credette di poter conciliare l'arte e la scienza, oggi si trova <llnnanzl a una hTeconcillalJllità tra arte e religione: l'estetica of!cnde il misticismo; la crea~ zionc dell'arte aspira all'assoluto, rivai Jeggia con lri creazione divina, è uni bestemmia. Lo zio Eustace • lnHne punito dalla divinità come colpevole. In questo Implicito rinnegare una tra• dizione di molti secoli, facciamo, se sl vuole, una parte allo zelo della conver– sione recente, sebbene sembri dlfflcl; le considerare ingenuo Huxley, sia pu• re in veste di neofita: ma la possibilità che nella sua coscienza di europeo di oggi l'ai·te si contrapponga alla rell• gione, dimostra il valore e la 1>0rtata di codesta religione .... Dopo avei· ripudiato inutilmente l'in• tclletto, Huxley sarebbe dunque sul punto di ripudiare ancl1e l'arte? Vor• remmo augurare che questo secondo ripudio riesca vano; come vogliamo ri.; conoscere che se lo smarrimento cui 1e coscienze sono in preda nel nostro tempo non può ancora 4are frutti mi• gliori delle ruminazioni di Ho11ywood, è :;là degno di rispetto che mentre 1'u• ma.nità sembra più avvinta alla cntcna del matcrl.llismo, un uomo d'ingegno e di pensiero tenti di riscattarsi dalla sua gnn-os..1eredità e orienti verso lo spil~to !a difficile ricerca dl una vla. SALVATORE R0841'l

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