La Nuova Europa - anno III - n.7 - 17 febbraio 1946

LA NUOVA EUROPA LA CULTURA ITALIANA E IL MONDO con l'allargarsi dcll'ambtto della st0t·ia politica: tuttavia, specialmente col for• marsi delle nazioni nel secolo S<'Orso, esso è stato interrotto ed ostacolato dalle esaltazioni nazlOnalistiche; per quel che riguarda più particolann~nte l'Italia, la sua scuola. la sua cultura, le sue aspirazioni politiche, le sue abltu· dini sono conservatrici di una tradl· zione nazionale assai più che in altri I ~N MEZZO 8\-lesofferenze ed at dan· paesi europei. nl di un popolo sconfitto c'è alme- Questo isolamento spirituale è forse no Il vantaggio di non essere acce• una delle profonde ,:cause che fanno catl dall'orcoSlio della ,•ittorla e di tal\•olta dimenticare all' 1talla H limite non ,,otcr contare sulla forza delle ar• della sua M.ionee della sua importanza. ml per imporre la propria .volontà.· nel mondo, mentre altre volte l'hanno Questa cond21ione psicologica per· rinchiusa In una ne;lisente cd inerte mette forse un.>. valutazione plit sere- rassegna.zlone ed· tndifferen7,a. per le na ed oggettiva delle forze e delle vo- sue effettive possibilità di espansione: lontà in lotta a meno che l'umlUazlonc sono due mali apparentemente oppo– della S{:Ollfitta e la boria nazlonaiisti· sti ma che hanno in realtà una comune ca non inspirino risenttment.t e pro- radice. posltl di rivlnclta. · Presentemente, dopo 11 dileguare Sembra pef'9 elle ne>lt'anlmo degli del sogni impcrlaltstlci, l'Italia rischia italiani non fermentino Qttest\ sogni di smarrirsi, e, nella sua delusione. di di vendetta e che esslt agilmente ade- farsi trascinare, indifferente e scettica. 1·endo alla mutata prospettiva· delle •nella scia delle nuove forze attive del for-.1.eintema1:lonali, sincerruncnte dc- mondo e di accettare, rlluttante m.a slderlno ùi- diventare un popolo labo- · rassegnata, il nUO\'O Posto che esse le rloso e 1>acifico e, rinunciando al so· assegner.:i.nno. gn\ impet·ialistici, di sviluppare la pro- C'è un solo rimedio a tutto questo: prJa solidarletà col mondo in tutti i intendere la nuova situazione politiN, campi della vita civile. accettare attivamente le nuove propor· •In questa struttura della vita Inter· zlonl che le grandi forze c~tra-europcc nazionale quale è H posto che si>etta hanno fatto assumere ai nostri proble– alla vita spirituale e alla cultura ila- mi e alle tradizionali potenze europee, liana? E' evidente che una nazione e, sopratutto, aprirsi ad una più vasta non muta i suoi rap1)0rti con le altre vita spirituale senza parallelamente trasformare il Per quel che riguarda la pratica rea– pro1>rlo orientamento SJ)irituale: e che lizzazlone di <Jucsta, mentre !>Cl' n pas• una cultura internazionale non può es· sato si O sempre curata la diffusione se1.·e l'Incontro o la somma delle sin· della lingua e della cultura italiana gole culture nazionali che conservi• nel mondo, bisognerà ora cercare di no inalterato il loro carattere: ciascu· avviare un concreto cd efficace pro• na, invece, comunic:mdost alle altre, cesso di assimUazlone reciproca. ne t·lcevc al tempo stesso indirlzzl cd Ho talvolta frequentato istituti cul• orientamenti nuovi. turali stranieri tn Ilalla, che si propo• Qulndl sembra. assurdo assegnare al- ncvano di diffondere tra noi l'interesse la cultura italiana o a quella di Qual- per la loro clùtura: i risultati erano siasi altro paese un com1>ito spccifi~J ben magri e tutto si riduceva gcneral· ricavato dal presunto caratter~ che mente a delle serie di monotone confc– questa cultura ebbe nel passato quan- renze che non riuscivano ad accende– do si sviluppò in maniera autonoma; re intorno a quegli studi la simpatia anche se si riuscisse a stabilire il sen- del nostri specialisti; e la stessa sorte so o l'essenza della cultura italiana immagino che sia toccata alle istitu• lungo i secoli passati, sarebbe sempre zioni di _questo tipo che l'It.1lla creava ~a~~:~~~~lc1ed~f~g~a~~~e~~ c~~h~a d~ all'estero; ma, viceversa, qu~le lnten• di rappresentarla, come un diplomati· ~~1; 0 ~t 0 !~~te~~f~r~~u~~ ~~~~f ?LJ~r;;i co gli interessi del suo paese, di fron· che avevano soggiornato all'e.!.1.ero o te al mondo: si imporrebbe in tal caso in conoscenti stranieri che avevano E\ll'uomo di cultura che va all'estero un studiato o la\•or:1to. tra nol compito artlflelale cd estrinseco. Il problema del rappor.ti culturali Se la cultura italiana abbia una fun• con l'estero dovrebbe quindi essere hn· zionc in_ternazionale e 1>0ssasopravvi- pastato in questi termini: dare possi– vere nel contatto con quella degli altri bllità agli italiani di assimilare diret• PoJ>Oll. è questione che non si può de• tamente attraverso viaggi, sogglornl, cldere a priori: bisogna facilitare il re• periodi di studio in J)aesl stranieri gli cipt•oco influsso e scambio, evitare il clementi fecondi e vivi della loro vita p1'otezion.ismo culturale e stare a ve· spirituale e, net tempo stesso, creare derc che cosa lo s1>irito italiano può le condizioni migliori perchè gli uomi· dare e.ricevere. nl di cultura dei 1>aesistranieri possa• Questo processo di comunicazione no. affluire e ventre a contatto del• spirituale, naturalmente, è in atto lun· l'Italia e della sua vita spirituale, del• go tutto lo svllupJ)o della storia uma• la sua gente e dei suol monim1enU 11ae si è fatto più diffuso e più vivo perchè essi riport.lno in patria l'espc· rienza diretta di ciò che di Universale "I..-_________,;-___ ~t;,';~o "trovato nella nostra vita lnte• VENTIDUE ANNI FA 1 E' 1>robabile che si giovi di più alla . j penetrazione della nostra cultura uel mondo lasciando che gli altri popoll 17 febbraio - L'on. Orlando annun~la attingano direttamente in casa nostra al prefelto e al si'ndaco di Palermo l::i.'stHl gli elementi che giudicheranno vitali partcclp::i.zlone alla usta go\•ernatlva, aC, piuttosto che esportando e lanciando ~fermando le proprie tdee liberali e la pet:• sui mercati stranieri una cultura che suaslone dell'accordo del governo sulla non s..1.ràrichiesta ed assimilata; e del lnalterabliità -della oo:;itltuzione , nel :mO resto. la nostra maggiore preoccupa• spirito essenzla!e •· Ciò fece pen.;are a4 zlone non deve essere di imt>orre la una specie di ~PIÌttobllateral!! Jntercorso noslra cultura nel mondo, ma di pro- fra Orlando e Mussoll.nt 'sui i>unt; più. Ci• muovere nel reclproco Incontro la for· senziall. A smentire-tele ,accordo, oltre 1é maziOne di una cul~ura che si a~egui dlchiar-..izioni di M.US3oll!ll (.• La Caqi.erf. a quel superamento cl~t~a na;,:ione che (ulura non sarè più. il (utero ln\orno a cuJ è glà in atto nel campo economico e grav,itò neg'li,anni <1elladec~denza politica politico tutta 1a vita nubbl!ca t) e quelle de! sen~• Btsogri{l che . le singole culture na· tore .M.9.reHo · (uno• degli lntenn~u~ri .ira zlonali, con i loro atteçglamenti tradl· Orlando e Mus;olini)-nella Tf"lbu,1~ IZ coi::: zlon. ~11.si dissolvano In una sintesi Più rente: , fi:a poco la C:nner::i.non a,•rà. :olà vasta perchè si maturi spiritualrp.éJJte lmport:uua c~aJore, s~lale della .Consub la J>OSSibilit..\dl una vita· internazlo- t::i.araldica ,. fu sufflcient.e una. nota della nale. Stefa11i .ehe alludendo .alle dlchtaraz\onl Perchè appunto questa visione del di 01fando faceva presente che Il ,partlfc> rap1)0rti culturali con gli al~ri popoU Casc!sta , ha comunque l suol principi.I. .t è tn funzlo_ne dl nuovi rapporti p~litl· suoi.metodi, la sua \•in da seguire•. Viene cl internar.1onal1. Il carattere naz1ona· annunciata anche la pa.rtecipazlonc dei.· le Od internazionale della cultura di !'on. Oe.Nlrol::i.ana Usta go,-ernath•a. . un popolo corrisponde al suo isola men• 20-24 febbraio· - I fasclStt. pur· si Curi to o alla solidarietà lntci:nazi<.m_alcnel della vittoria nelle prossime elezioni gene– ca!"po J)Olltlc~; nè. è conccp1b1le che rall, di fronte la determln: :i.ta lnferlorità dl gli lntellcttuah costituiscano un sopra· condizioni In cui 11 tro,,ano le opposhilonl, mondo dove regna la reciproca com ridotte a dlsput~ d! seggi di minoranza. prenslone e l'accordo quando il mondo ron le liste parallele c!oè fianchegginh1~ è ~o~to da lotte politich.e:. i ~~nmttl e! della Usta governat'iva, rincrudiscono la P?llttcl sono anche conflttlt d1 tdee e campagn;, di violenza per soft'ocare la vO– v1ceversa. ce lleg" :i\'versarl. AGli onorevoli Di ,im Ora, il supera meni 0 della nazione tn tor!o 1• \'~II:::i viene Impedito di \nter,•ent~ ge11~rale e 114:m la sostituzione dl al• re a un convegno socialista, perchè .sc– c~m. ant.agomsmi nazionali ~n altri condo 11 prefetto di Dt1r! e troppo m::i.lvl• d1 dn•ersa natura e con dh•ers1 prota• stl dal fascisti e perchè nulla potrebbe ~onisti noi .sentiamo c,1c è necessario !mpedlre fatti gra\·I 1. Una analoga. v1ci: ed imminente; come esso si attuerà è lenza viene esercit.a.ta a Vicovaro a dairno ancora incerto, ma di una cosa si _può dei popolni-1,mentre I giornali dell'oppo: es ~e.re certi in ogni caso: che i prmcl· slzlone vengono dal fascist! sequestrati ·a ph sul quali dovranno basarsi le forze Bari. Lecce. Livorno, Roma ed 'altt<ècittà. capaci di raggiungere questa mèt.a Gli ex presidenti del Consiglio Nit.ti e non potranno negare od ignorare _le Facta ·e gli ex ministri Bellotli e R::i.lnerl eslçenze dei 1>0poll al quatl la orgamz- non prenderanno parte a11::i. lotta elett-Orà; ~1zione internazionale vorrà estender- le. Viene constatato che, pur fra Il con: s1. I popoli dl Europa ~on sono popoli cJamato di$prezzo per il parlamento, GOOO barbari che attendono 1 emancipazione fascisti aspirano ai 350 seggi di cui db;po· e la civiltà da potenze straniere: essi ne 11 go\;enlo. }~~~~~o ::~: ~:!n~1:1~ 11 ~e1~gri:~e in: -------. ------- civile. e nessuna forza militare o Poli· "LA. RASSEGNA. D'JTALIA,; Uca patrà imporsi violando queSte fondamentali esigenze dei popoli clvi· Il europei maturate nella loro espe– rienza storica ed espresse nella loro cultura; è quindi indispensabile che I popoli imparino a conoscersi e a com– prendersi e che ciascuno sl prepar! e s1 orienti anche tntelletlualmen'te a quella vita più •vasta che, se dovrà ne– cessariamente dissolvere l'assetto eco– nomtco e territoriale di ciascuno, non Potrà fondarsi e dur. :i.re che sul rlspet· to di quelle esigenze che siano nazio· nati ed univel'sali ad un tempo, che costituiscono l'anima di un popolo. ORAZIANO GRAZIUSSI Presso l'OO!tnre Genhlle <li Milano (FO!'O Bonlparte, t6) è uscito il primo fascicolo (gennaio) <le La Rassegn3 d'ItaUa, dlret~ ta d::i.~Francesco Flora. Esso contiene: F. Flora/ Ufficio delle llat,re; M. Fu~ bini, Not,lzfa intorr.o al Didimo Chler,co, con fntdftl deL Foscolo; Byt'On, Lctr•rt inedito in lh1gua italiana., a oura di 'M. Borgooe: R. B3cchèlli, O,·Iando /atftto e l'elmo di ilfanibrin.o; C. Bo, Sul i,OeU frati~ cesl delfn re&lstenza;- n. Longhl, l'iatico per la tnostr.i venezlono; S. Quasimodò, La Ubertd vi 1'tnderd llbtvl; · E. Mor\tale, Intenzioni; C. ·Angellnl, L'alfabeto d'~ro ~ una donna; G. de Ruggiero, Ang,:,sc(tt di Soneca; D. Valerl, Fine· d6L surreG!,l.: smo; C. Carril, La pittura at bivio; G. Pto, ~~"ne<e!v~~~1:~~~.7~°te;·:··:r~~~~eA~:~:'. zati, No,iscnso biotooico del ra::tfsmo; ,A. Malurl, Pompei e la auerra.; Le cronacJie; I ~brl; Notizie. _ (li fase. L. 150: ribbon. annuo L, 1.500)'. A PROPOSITO LA BOCCA ~.;~~',':uold;;.,o~':':~~tt~•~~:•~11~~ DELLA SCUOLA MEDIA · ::1i~~:1~! 0 Po~~-~~ ;:~~~t~a ~::a:!~n s:;~ I .,, H O letto con molto Interesse l'arlico!o Sa\•oia sarebbe perita • .infallibilmente LA I Intendersi sulla f>CUOla media• di della ( 1~ 1 l;?l.,{~tt~:4)~•l~lssiludlni di Em·opa •. pi., ~~ 1 ·1·ioA~no 01 1~errfn (~~i ~~~:or!u~oà V E R I T A' Sl può quindi dedurre che anche l'au• NUOVA EUROPA SE'l''l'IMANALll: notiiela dell'interessante diOO.ttHointorno tore del • Rinno\•ainento • cl si presenta, aU.a scuol::i.media umca tenutosi a Roma doPo quasi tUl secolo, come uno dei pre• aw finire dello 9COrso ,umo e di• cui si veggenti assertori dell'attuale e premlnen• ebb.c anohe une breyc risonanza nella Icttuale, e U tolga dall'icnoranza in cui te ideale del l>OPOlo italiano: la repub· stampa. Cc:mn suddetto dibattito la di• lff ta-o\"anofacendo intra\'ctler loro i V3$!i bli~L ~~~~n~r~:t~er:3,n~l~~ ::i~hr1;~~:; ~z:::!1 ~:t1i: ~~ 1 \~~~r!tt;a;~~~~~'tl~~r:. Senza dubbio negli scrltti del Globe1tl verse correnti si combaltono a vicenda 20nti che saranno poi scrutati e raggiunti vi sono cspoote <loltrine diverse e, a volte, isenw. giungere ad una soluzione congrua da coloro che proseguiranno negli studi, contraddittorie; t>e1· intendere, però, bene ah.e eontemperi le svari::i.tcesigem::e in ar: rlmanondo però In tutti un comune str: :i.to la mcm, giobertiana, noi non dobbia• monia con l'attuale sltmfzione cconomlc::i.. di cognlzioni, di aspira;,:ioni e di tenden• mo fermarci - studiando gli scritti fram· B:n ha fatto U V4tclguerra a mettere i ze che li atrrotcller...-le li rendcr!t.comprcn; mentariamente - alle sue eventuali in· pu.' l.li sugli i, se non si vuole c::idere In iiivl nel reciproci rappo1·ti di oonvivcnz::i. coerenze, ma coglie1·e da una posizione lltla d!.scwmonc Dmosa e priva d1 quella sociale: una scuola che sia fonte di edu· idealistica I diversi momenti in cui dlrom- ~~~ca1~1t~i~1~apd~f :~-o1>~~~!r~c1:,"~~: ~!1~1~~e:~r~~izzf~he;-e:~:~~e s~\%a}: P~ i~ s_uovt-ro pensiero, H che è, poi ••. il le domande poste dal Y1nc!guerr::i.: e Cosa attitudine per gli studi superiori da que~ m,ghoi modo per fare della ver::i.s.to1Ja vogliamo Care della scuola media? Come li che dovranno costituire la mnMa degli . 1_1 Globertt_,d.unque, non e~be ma1 _una concepiamo una scuola media In rapporto artieri e dei tecnici, istillando tn tutti Ja intima convmz1one rnon:1rc:h1ca; unzt la con I tempi 1>resenti?, sono di quelle che serietà e ta disciplina del la\•Oro primo sua 1n'ci'crenzn PC'l.' i'istit.u.-,ionc repubbll· meritano un ampio svolgimento senza te• fattore di civiltà e di p1·ogresso. oona, tiia ,pur astrattamente considerata, ma di cadere In un'erronea inten>rctazionl.! Solo cos1, credo, si ,potrebbe e\•itare la non ,•enne mal meno. Per lui e la rcpub~ del problema. formazio!1c llelk\ numerosa catesoria dc-gli blica è la risco6Sa naturale cd inevitabile Jn Italia, la scuola media fln'oggi non •spostati•• degli uomini non adatti a .nul· cont·rn ogni monarchia degenere• Tenta· !l!:P~l~ei !~ 1 1 ~~ 1 ~~!:}: ~~~P:t~~~~~~i~e:;a~~ !~ 11~hc:n~~t 1 \\~~is!g~~tf{ piaga pili dolente re, qulndl, ~uovi esperimenti a fa\;Ot·cd~l- tuale evolur.ionc sociale in correlazione Gaci:mo Vitt'I la mona~11a è t)7r!cltamente_ vano. Già con I nuovi tempi, non es.<;endositenuto la Francia • ass::i.gg1ò nello spazio di mezzo conto dC'lfattore , utilità,. La prima do· secolo cin(Jue foggie di principato clvHe, mnncla del Vincigucrra ha quindi un si• GIOBERTI e tutte fecero cattiva o pessima riescita, gnifìcalo fondamentale: , Cosa vogli: :i.mo e fu necessità rivolgersi alfa repubblica• f:~rcdella ~cuola media?•·. n:on certa• una RE p U BBLI CA N Q (Rhm., II, 27), Necessità che Si presenta P,tlesbra d1 cultura tmrnmsttca, i110n un:i oggi agli Halitini che Jnslcme al Gioberti A.C:-U~la ,_dis!nteressata, come as1>irano ii NEL~A prim~ opera ~ella _ictteraturn posson be·n dire cl;e la monnrc-hia dei •",'.l1che!i1 e 1!Calogero. ma 1,1na scuoia che politica Italiana, li Rinnovamento ci,: . 0 , •. u.r<'olganel suo seno tutti l ragazzi usci· vile a·naua {ISSI, 2_ vol.), il Giober; Sav~1:1• ora .<ti mostra plu. che m:111mba ti_ d:il)e, clemcntarl affìnchf.•vengano iwJi-1 ti. ammeslr:ito dalla rude espcrienzn. del st:udlta e decrCi>lta•· (Rorn., H, GO). r1z,.:it1 :ul un tr:n·:1gllo manuale e 1ntcl-l '1S e ·19. l"bera 1 osi di t11tte le uto 11ie e- Luigi J;'ravoceea Dl POLITICA E LE'I".fEIU.'1.UR.4. Direttore J.iUJGI SALVi\TORELLI llcdattOi·e. COIJO MARIO VINCIOUERllA Redattori GUIDO DE RUGGIERO UMB,EUTO MO:nRA PIE'l'RO PAN~RAZJ ,. Segretario di redazione A, 'l'ICCONE S'.tEI,LA Direzione redazione amministr::i.~. ROMA - VJa del Corso n. 41 '.1.'tle!onJ: 683,510 ~ 60.6-18 • 62.8%3 Una copia LIRE QUINDICI Arretrata L. 25 Abbonamento annuo L.•100 Semest,re L. 375 :: Trim. L. 200 L'abbonamento decorre da qual– s;iasidata -e può farsì coLConto corrente vostaI.,e n. 1/1302 I mcmoscrittt non sl reS'titUfS'Co11() Riproduzione \•ietata tn oonfor-: tnità della Yigentc legge sui diritti d'autore (art, 65). I~rmcsso n, 232, 30 agosto 19!4 dc-1'.o commiss. nazionale della Stampa Direttore respo11sablle LUIGI SALVATORELLI $t3b. Tlpog. dc , Il Giornale d'lt::i.'.~

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