La Nuova Europa - anno II - n.44 - 4 novembre 1945

:· -- 4 novem. 1915 -------------- L;f NUOVA EU llOPA' ------------------ 7 -- Coira E NTRANDO a Coira m'era- messo In capo d'essCTe arrivato a •rren· to. Cose che succedono a. cht va per il mondo; a chi si arroccia per un qualwique viale della staziona. su una città nuova. D'improvvlso, Senza Wt motivo apparente, l'uomo con valigia s'I ricorda d.l un p:1ese lontano, dl un pnese dell'anima. qualche volta perfino di ml luogo mal visto. Subito 11 cuore gll Jugge laggiù; e ti corpo va solo, con ~asun valigia, per le vie della città sco– floscluta e riconosciuta. Pure, a rtpensal"Ci ora. credo di ca• pire perchè a Colra ml parc\·a di es· sere a Trento. [nfatU la piccola capitale <.k!i Grlgtonl, siede, come quella. del 'fren-tino, tra plano e monte, vede-ndo 6C'Orrercai suoi plc<ll un gran fiume, ~ sulla prlma propagine del monte par· t..1 un palaz.zone che, da lontano, ha tutta l'aria e.li un Buon Consiglio. Le vie. a mano a mano che si entra, si svolgono lente attorno alle chiese; e gll alberi spandono le loro ombre sul· Jc piazzette solitarie; e tutto è sempll· cc e dignitoso, un po' vecchio e un po' nuovo, come si conviene a una città che ha, da Roma In poi, la sua storia, e ha pure 1a sua \-ita d'oggi. Tal quale n Trento. Al momento ln cut l'ho vista, una domenica cli me-zzomaggio, la città era tutta in !ronde e fiori, tutta palpltan· te e raggiante di Cresca vita vegetale. Sotto quegl'lppocastant pastos-1,verdis– simi e macchiati di pallido rosa, 1n quella calma luce di acquario, gli uo– mini, In.sciati In vacaoza dalla banc:1, dalla scuola, dal tribunale, dalrorticl· m1, dovevano sentirsi freschi e vlspt come pese!. Le case, sopra, parevano aver perso e !orma e peso, fuse com~ cr::ino nell'immensa luminosità prima• verllc. Le campone si mandavano e r1· mandavano i loro 1imbombl pien1, e le fanfare del collest strombettavano per le vie lmbnndlcrate, dove i Cetlell, re· duci dalle funzioni del .templo protc– ,;tante di San Martino. sl mescolavano con quelli che avevano ascoltato la messa nella cattedrale cattolica. Er;:t davvero una mattinn di festa unn mattina domenicale, nel senso'prc'. gnante che la parola ha in Amlel. Più tardi. nel pruno pomeriggio, ho visto la città quasi deserta, le vecchie case ossorte tn sJlcnziosl pensieri, ti palazzo del Vesco\•ado, spiegare, tutto ,;olo, al sole, la pompa delle sue squl· site eleganze barocche, la cattedr:lle raccogliere un vortice d'aria e di. luce nel suo glorioso portale romanico. l'O· bertor torreggiare ardito in capo a una tortuoso viuzza borghesd... . E \n!lnc sono andato a vcdefe il Remo. La strada, poco più dl un sentiero. so:cava prati d! alte erbe fiorite, on· dcggiantt sotto un Crescovento avvam• pato di sole. Dietro una cortina di pinl, cresciuti Uberament~ a boscaglia, (ugge lampeg– giando la gran vena bigia, franta dal pietroni del letto. gonria d'impeto tem· pestoso. Gira sotto una costa rupestre. e sulllto si perde. rombando e fruscian– do. gtll per la valle. Ma g'1•1nnamoratiche sedevano qua e là sul sassi della' sponda ,le gambe pen· zolonJ sull'acqua, non sembravano ve– dere nè qdire quella furia selvaggia. Per loro c'erano i fringuelli che por– ghcggiavano armoniosi, volettando alto u·a la cupa verdura dei pini e quella paJUdlssima. delle betulle. ' TACCUINO SVIZZERO guarùarc la gente per !e vie, nel tram, nei caffè: osservarne I movlmcnU ra· p!dl e sciolti, l SOrtisl plenl dl malizio· si sottintesi; ascoltarne le chiacchiere appassionate e puntute, in cul si rive– la quel gusto della b'<lgue ch'è In fon– do, gusto dl Vivere. al modo francese. Al Coup de Solell, tutte le sere, Edlth e Cllles s'incaricano di tener vivo, con le Joro scan,zonate canzoni, H fuoco sa· ero della fedeltà razziale; e lo fanno Nelra città di Appcnzello il carattere hanno occhi oscuri di pensiero e di ma· come megllo non si potrebbe a Mont· bucolico della regione appare anche llnconta. Ma quella è una cima solit.1• parmtsse o in Boulcvard Saint•i\lichel. più duro e scWetto. ria, un'isola perduta, che vive una sua E J Losannesi non Sl stancano dl n– Qui, veramente, cl sono ncgozJ civet· vita subUme e lncomunlcablle. Tutto cono.scers1In loro e di applnudirll. tuon, e confortevoli alberghi, e case 11 resto è preso nel giro delle CO$e d1 Sotto questo riguardo, della gente, monumentali, e una gran chiesa catto- nn giorno, nel balletto delle pl..acevoll del costume, la piccola Chicago si tra– Uca, di San Maurlzlo, ornnta e dorata, illusioni che non sl aspettano un do- sronna In una piccola Parigi; ~ un gu.– all'lnte17101come una regina. Ma la mani. stoso surrogato di Partgl, a cui non gente del luogo ha conservato gelosa· Bisogna vederla, Losanna, le matti· manca neppure Il plmento dei molti mente i costwnl del buon tempo anti· ne di mel'ct>lcdl e dJ sabato, Quando meteci: pr:lncipi e generall, banchle1i co, e non sl preoccupa accatto di an· vie e piazze sono Invase dal mercato; e musicisti, baronesse e petroliere. dare al passo col mondo: col trJsto mon• e i legumi e i Cimi e le !rutta la cli· Come poi possa vivere e politica- e~ ~~: va come ,rn. e chissà mal do- r~:;E,°J~l~~1>~~\~~ -j~r~(m~o~~c~ fo1~~?~:riou~o~l~~~!lnt~e~t~~g c~~\l'drN: Ln medicina qui è esercitata dai Na· i nrnrclaple<ll di pietra liscia e grigia, reuztato, cosl tipicamente francese, è turiirzte (l'cmpll'ico) liberamente e, (Si sente allora benissimo che la clt· un,altra questione, destinata a rimane-– pare, con grande successo. Gli affari di tà. con le sue pietre e I suol cementi, re, per chi non sia svizzero, un enlgma, stato si trattano sulla plazza, dove tut· non esiste; che esiste solo la campa· un mistero. to il piccolo popolo si raccoglie per gna d'intomo; e la sua cattedrale, las• Losanna ci ripropone, plù nettamon• Ja Landsoemelnde (assemblea comuna· s~). E bisogna vederla la sera, quando te <l'ogni altra città svizzera. questo le), e vota per al.zat.1.di mauo. Le essa splende e 1uccica da ogni parte di vago problema dell'Et.doenossenschafl, donne, dal viSo Corte e delicato, si pet· richiami r,1gginnti: grandi e grandissl· (con!ederazione) dell' eid!,lenosslscher Unano con la scriminatura nel mezzo mc parole cabaUstiche; incandescenti Gemeinsmn (coscienza confederale)', e i bandeaux calali sugll orecchi; e nei chimismi rossi, azzm•ti, viola; tall che cioè della Svizzera stessa. Tutto ciò che giorni d! Cesta sfoggiano le camicette le stelle, abbagliate dalla glorla dl una ' possiamo dirne è che, Quando uno blanche sotto U giustacuore ricamato, marca d'orologio o cli aperitivo, chlu- straniero batte su quel tasto, un Vo– e sull'ampia gonna nera, 11 grembiulo- dono gli occhl, non han più voglia di dcsc risponde ta}e quale un Oasllese: ne di seta chiara, a floranil. Gli uoml· star a gual'dare. la solidarietà confederale esiste nei nì, piccoletti e tarchiatl, portano im· Che cos'è ·allora che aura~ e piace. cuori, nelle volontà, nel fatti (che esl· mense barbe pastorali, e i p.lù anziani in questa piccola Chicago, o, se prece- sta nei fatti è abbastanza provato dat– dlsehetti d'oro agli orecchi. tite, in questo scampolo di Far West la storia recente); li J?C)J>Olo svizzero I! In nessun altro paese Corse la barba ripulito e ln qualche modo europelz· un'entità nazionale, un'unità lnscindi· è rimasta ln onore oome Qui. Tant'è ulto? bile, se non pure, come qualche alle- che ai museo si. può vedere, tra i vari Ma appunto, dirci. il suo esotico a· gro oltranzista propone, una roz7.a. ritratti del notabili, vicino a un Sut· spetto, la sua leggerezza e lnconslsten· Se ricm·clnte, in QUCIcapolovoro di ter cl)e, nel Settecento, fu· decapitatO, za di città, li suo lusso effimerQ, e quel· novella ch'è il Fiihnletn der sieben. non so dove nè perchè (ma subito do- la sua beata aria di ,ivere alla glor- Aufrcchten (La 00.ndlera dei sette ~an~tv1gg~}~i;~;en~~it~!~~~ 11 u:i~/éni~ ~~~én~t n?~ ~?e~~~es\u~~i~{~fe v~ ~1c~:), Jci;!~!edc~~~eru;:ie~~~~~s~~– ~~lc,d~h~n;a~g;J1;· ll ~ 1 !~~~;~~0 I~~i- r~~~o t 0 i~,~~ d~:.ò ~~~~~lt~o~1k1Y~ ~~~~stf(~~ierf.cct~cz~en:1° 1 :s.1:ru;i to sotto un'" Clumc di barba nerls- se vogllamo pensare a cose anche no- nel campo dove si celebra la Cesta Ce– sfma. Visse, la bella bal'l>ona, J1else· sfrc, europee, alle stazioni cllmatl"che c.lerale del 1° agosto 184tl. Un anno è colo diciassettesimo, e mori di ottan- e balneari. alle esposizlon!."mondiali, passato dalla cons.,c.razlone dell'uniu.\ taquaur·annl. La barba sarà, col tempo, alle Clerc campionarle e di heneCiccn· elvetica nel nuovo statuto. Carlo, vin– divenuta d'argento; oggetto cll venera· za, al teatri di posa ... Per cantarla de· dtore della gara di Uro a segno, par– zione universale In Appenzello e molte gnamenle, per esprimerne in paesia Il ln, davanti al capi e al ))Opolo, nel no– miglia all'ingiro... pathos segreto, ci vorrebbe un Barna- me del sette anziani che si son costi· li tardo pomeriggio ru un'ora soa- booth rovinato dalla seconda guerra e tultl in società del e ritti», degl'infleg, vissima. Le vacche del cielo migrava· tutto preso dalla nostalgia dei perduti slblll. Un ranclullo. dice, n cui sia sta• no ininterrottamente da oriuonte a beni; mentre per cavarne pittura, ncs- ta donata una piccola arca di Noè, zep, orizzonte, mentre quelle della terra er· suno sarebbe meglio indicato di un pa di colorate bestiole e di omettl e ravano per I loro verdi paradisi, taci· DuCy. . di donnette, non patrebbe rallegrarsi te e mansc come pecorelle. Nel gran Quanto a mc, quel che più mi toccn plù di costoro, questi m.!el vccch.f. silenzio della valle, ch'è poi un alto· non ~ certo il rimpianto di cose che quando considerano il loro Uebes Va· plano, c'era soltanto quel suono \-"'ellu-non ho mal 1>00Sedute ne1>puredesl· tcrUi11dche~1, (cara piccola patria): do– tato dei campanJ, e lo strldio continuo deratc; è, Invece, semplicemente, la vi· ve trov8no posto, appunto come in una del grilli. La luce, sulla strada lunga sta del 10.go c:hc scopro in Condo a arca di Noè, tausend oute Dinye (mille e sui prati, faceva tutt'uno con le co- ogni via, appena salgo un po' In alto, buone cose), dal luoclo del l:1ghl pro– se; cosl che le assi degli stecconaµ, su una delle tre o quattro o non so Condi nt selvaggio uccello delle cime ocra nel sole e violette in ombra, di· q~1nte colline su cul 1acitt...>t s'è lnstal· ghiacciate. E prosegue: Oh. come va• ventavano della pittura pura. cosa tut· lata. Vista di là (da Chailly pon.lamo), rio il popolo che pullula l-n questo an• ta spi.lituale. es.sa JlOn ha più l'ambizione di parere gusto spazio; come diverso nelle ope– Pol venne ll tramonto: un tramonto una città; si offre per quel che vera· re, negli usi, nel costumi. nelle vestl, dl rosa, senza fiamma, senza dramma; mente è: un meraviglioso balcone sul nel linguaggio! Ci son furboni e :mc– c i monti d'attorno. dolci colline piat· Jogo, sulle aperte immisurabm Jonta- coni, nobili piante ed erbacce. « uml tosto che monti, s'lncuptrono a poco a nanzc del Lemano, deUa montagna sa.· alles 1st gut und he1Tllch und ans Herz poco contro 11cielo d'un biondo color volarda e del cielo. gewach'sen; denn es 1st lm Vatcrland! • di prugna. Ques?.1mi pare la propria condtzlo- (e Tutto è buono e magnlflco e confor– La piccola ctttà accese i suoi lumt; ne e bellezza di Losanna: di esser. sb- mc al cuore, perchè è nella patria»). e tra l'Apothekc e JI R..1thausci Cuun Spesa tutta su \111lago. sul più gran· Bravo Carlo; ma, purtroppo. ne sap,, piccolo trambusto di gente che andava dc e 1wn1nosocolorito e « marino» dei plamo c1uanto prima. e veniva. Tutti si satuwvano e ·ct sa· 1aghl svizzeri. Zurigo, Lucerna, Glne- Ne sapremo di più se cercheremo Iutavano, con un cenno del capa: Gue· vra sono anch'esse città lacustri; ma splegaz.lonl nei libri storlco-fllosoficl? te-~i A~ wohl ·cuna pausa) und guet siedono H\ dove Il loro lago prende (o Ecco qua un passo capitale di un Nacht (buona sera e buona notte). r lascia) corso c figura. di Ciume, come 11 libro capitale. chl.' s'Intitola Zusam– llllà inebriavano !'aria del loro profu· celebre e ramo I del Manzoni. Stanno men.schluss zu:r Eiduenossenschoft (La mo di fanciullezza. ~e~:roo~ingi ;~oéo~ ~~~ ~;,p~~~ ~J:t:~ut;i:r 1 f: 1~ 1:nn~~':uel~~~: Losanna ~~~1t:i~n1~a~1~ant~s10; ~~~1~~~ ~l~m~~~~~ ~tl;;~e~n~~1e~~~:; Nell' A r 1 penzello L<tusaime. that Uttle Chicago..• ml i=~~el~ s~~~u~~-~~e~~ dc~u~~i- ~t~r•t~~.re~~~ 1!1~~ni~~n~I el ~l.va ; Andavano ln glro per n ciclo aJUs- scriveva l'amico Pabner, che conosce Uni, gli ori remtl e vibranti del porne- non solt.anto sul Rtitll. Dovunque un simo grandi nuvole estive, turgide di molto moDd O e Corse è st ato anche rlggt, gl'lncendi dJ rosa del t.ramontl gru1>po di uomini. desiderosi di. go– luce e pavesate di vento come mongol· laggiù, a Chicago. • che paiono aurore, il libero respiro dç- vcrnarst dn sè, sl son costltult"- dJ co- fierc; ma In terra, tra li verde nuovo Chissà se c'è del v'ero nel paragone. gb spazi tlluminatl.. mune volontà In associazione. ivi, d.1 del prati. gtocava a nascondcrSl, esl· Vero_ è ad ogni moclo che questa stra- nuovo e cçn nuova rorea. ò stata Con~ tante ancora una primavera gentlhna na città mal si adatta a entrare nel ,:e data la Svizzera». ~ di marghertie di ranuncoli di vlolet'. tipo della città europea. N 'ò h \ d Deniss\mo; ma questa volontà, que~ te, di nontJsc'ordardlmè. 1Jl.quell'aria ! Non che a me !accla colpo la torre U ~lll 1 1g Us~Ifre, percl it ~ f 1 s,)r sta comune buona volOntà, come ha agretta di marz6 passava ad ora ad Bel·Air, chiamiamola pur grattaclelo., ar st d.P t 1 e persot"~t e aU z· fatto a sostenere l'urto dei contrasU ora unn buHata di profumo vanigliato piantata in capo al Grand·PonL Un l zera oggi 5 ano nativ ques P'f di sangue dl lingua, di religione, di! un caldo odore di maggio: li respil"O'onesto e ragionevole Jrrattacielo non Ca~~• e 11abitlno ~vorlnoil Pl'~~o 'R1: cultura. éhe qualunque osservatore, del Ullà, ch'eran tutti fioriti, bianchi Amene~; come sappiamo benisslm? an• be~ i:oota uz e pit re u per superllctale che sia. scopre a ogni; rosei gridc11lno paonazzi, nei gtartllni Iche noi di Torino. di Milano o cli Ge- di~~ miglior correttivo at buon sen- passo, guardandosi attorno? (E nep:pu- e negli ortr del paese I nova. E' la struttura. ed è l'aspetto ge- re ha da scoprirli perchè si mettono · Era difatti i~ bel rriesc di maggio; t: nerale. che nit san di strano e cli stra· ~'è (a~e~~~~an~~1ndi s;~~nu'1:r~~ tn mostra· da sè, 'con geloso orgoglio le rondini, arrivate di fresco, tacevano mero. ' 1 · 1 t a unico rlncl to e cocciuto puntiglio). Come han potuto la spola tra li campanile e la torretta j ~ yccchle città europee si sono for- ·~a'toi;:-~~ie~f/v~~terebbe aGa ne~a- e possòno. tante forze centrifughe r1· di una vecchia casa. Lontano si proli- mate tutte, qual plù qual meno. secon· . . d' 1 ' i di t bbe • solver9l Jn un'unlca e continua ron:a Javn n Sllnt_is, a~zurro chiazzato di do una legge interna di ordt~e. di chia· 1 ~~gn:te~~.nu~!~c:lo ~~ri;fe p;l~~ I tentripeta? ... Nè vale _osservare che s1 bianco. sui cielo bumcazurro. . rezza, di durata, di ~eccsslt.à~ men,tre spirito di tutto un popolo), quale mi· tratta di un Vatc-rlandchcn, di una Gais ò una linda cittaduzza monta· qui tutto pare artl!icla!c o rortmto, gllor antidoto che li contatto e 11 scn· piccola patria, quasi a dire un vicinato naro, senza ornamenti, senza pretese provvisorio e privo di stabilità. di den· J tlmento QUOtlcliano dell'inllnito? In dove tutti si conoscono; chè anzi la 11- archltettonlche. Le case, di legno, son sltà: di ro1;11a .. Le strade salgono e Auberjonols e in Ramuz c'è, lnC:lttl, mltatczza dello spazio, Il breve cJrco– fodcrate di scandole minute wgliatc a scendono, s mvolgono e si svolgono. si un'Inquietudine un -Impeto un corag- lo degM Interessi provocano più fa.cil– oonchlglla, e tinte di un bi.inco latteo i~croc!ano e_S1confondono. senza che glo che lnvanÒ sl chiederébbcro agli mente gll attriti, le baruffe. le intolle– o argenteo, e portano persiane verdi O s1 capisca intorno a qual perno, verso art!stJ d'oltre Sarina Il buon senso è I ranze. Si sa: per ben detestarsi l'un grigie. Quelle che rungono da nego~ quale meta. Le case non hanno_volto: bruciato in loro daU'3rdore della rnglo-• l'~ltro gli uomini non domandano che non dll!eriscono dalle altre: espongo- son tutte e solo vctrlne di negozm, por- ne cosl che la fantasia e il cuore pos· d1 conoscersi bene. no la merce alle finestre del piantcrre· uere di albergo e di caffè. inviti a una soflo agire in libertà. come nei loro I Capire, dunque, m1 pare lmpassibHe; no, avendo per ingresso la porta di Cesta che non finisce mai e scuote di I fratelli francesi: in quelli, s'intende, e altrettanto impossib\lc non ammiraTe. casa. Per la su·ada non· c'erano che contmuo I suol rklenu campanelll d'oro che slgnlCicano ciualche cosa. Insomn_la, in questa parndossole ref bimbi, pulitamente vestiti ma coi piedi I e di cristiallo. Si tocca (lui un punto di psicologia tà ùell't..vlgenossen.schaft è la gran ~ nudi, come Valentino. Nella pla.zza,nes· Un silenzio improvviso sl Ca lntor- su cui è oppartuno insistere un mo-I lezione, St':)rica Politica umana, de1l1~ t.una voce, nessun rumore: si udlvano. 1 no alla cattedrale dl Notre·Damé, alta mento. Non oolo 1 due artisti dl cui piccola Sv.izzera. Potessi~ tutti m solo l campani delle vacche liberate al turrjta, grigia e ro6S8 l!l"Ivetta al suo si parla, mn tutta Losanna è mora!· pararla - ~nche senza c... lllre. ~olo net prati circostanti... monte; custodita da vecchie case che mente, spiritualmente, francese. Basta DIEGO VALElU

RkJQdWJsaXNoZXIy