La Nuova Europa - anno II - n.44 - 4 novembre 1945

SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA 8PE01ZIONZ L~ A.BBON. roar.u.e !ANNO Il - NUMERO H ♦ ROMA - 4 NOVEMBREJ 1945 ♦ . UNA COPIA LIRE 15 IN QUESTO NUMERO: CARLO SFORZA: COME E QUAN• DO Cl AVVi.1!..UAlO. .V..t:XSO L'ABISSO •• p. l LUIGI SALVATORELLI: I DODICI PUNTI : ••••• , , P.. 2 JII•• LA SETTIMAN;( .. , p, 2 JIAROLD LASKI: LA PAURA IN• SIDIA LA i'ACE, •• :p, 3 IA.N'OELANDREA ZOT'l'OLI: 1 L COL· LEO/O Uld.l'wUA1ll'tALJ:; p. 3 ii!ANLIO ROSSI OORlA: LA RIFOR· J!A AG"A..lHA • p, 4 lALOERTO MORAVIA: Rl VORDO DE •GLI JiwDlf'FJ!;J(J:iJ,/1'1• p. 5 FRAi."lCESCO JOVINE: TE A T R O • p. o DIEGO VALERI: 'l 'A.CC .:U l NO S V IZ- ZERO ••• , •• , • p, 7 EURIALO DE MICHELI: UN R O· MANZO DA FARE • •• p. 8 FRANCESCO FLORA; PRESENT A· ZIONE Dl r;uv.1. J~J Vl~TA p. s GUIDO DE RUGOJERO: UN UOMO, UN PAlt'J.'lGlANO . , • p.. 9 ~IASSIMO l\JJLA: N Il!,.' N'l' E co~t- H A TPEN 'l'l SM O ••• 'I), 9 !I.IARJO VJNCIGUERRA: L 1:,· 1' TU Il E p. IO CIORGIO FAKO: Di; .11 U C U A Z 1-i. E DEAJAGOGlA •.•. p.10 SGUARDI SUL JJONDO ~LESSAKDRO PELLEGRIKL: IN CON- \VOLF OlUSTI: S 1·A ~.li"' A TRI CON GIDE. , , , p. O P. 11 SL.'1. VA ~- 11 COME E QUANDO Cl AVVIAMMO VERSO L"ABISso· Q UANDO morl In Jnghilletra Sir E. Crowe. quando, più tardi, scomparve in Francia Phtllppe Berthelot che in momenti critici e sot• to vari ministri furono i cnpi perma– nenti del due Ministeri degli Esteri, i giornall e le riviste d'Jnghllte1Ta e d1 Francia dedicarono lunghi studi a quel due alti funzionari. ~ 11 17 settembre 19-15morr in Roma a sett..1ntotto anni SalYatore COntar1• nt. che fu in momenti fortunosi Se• grct.arlo Generale del nostro Minlste• ro degli Esteri; e la stampa italiana non dedicò - salvo \!Ila sola ~cezio– ne - che scarsi cenni alla sua me– moria. Contrlbul al silenzio il c.:irattcrc schivo e segreto dell"uomo. Salvatore Contarlni fu del rari presso cui l'or– goglio era sl autentico e la gioia dei risultati ottenuti sl profonda che non vi restava posto pel mediocri piaceri della vanità. Carattere complesso e nascosto - come spcsso nella sua Si• cUla - egli prefcrl sempre lnvorare nel silenzio; appassionato servitore deH'Italla, gli sarcDbe pàrso sacrllego di mescolare il nome dl un uomo a successi ch'egli indicava come dovuti alla naturale influenza del nostro paese. .Ma bcnchè la sua figura. tipicamen– te italiana e siciliana, sia di quelle che avrebbero ispirato un libro .:i Stend• hai, lo ml limiterò qul a dlr di lui ' Quanto basta a chiarire che la sua d► partita dal· :Ministero degli Esteri - dipartita voluta dal fascismo - aprl la vla all'avventura, al doppio gluoco e, dopo, fatalmente. alla guerra e al disastro. Sarà rendergli onore nel modo più èonforme al suo spirito; e tanto me– glio ·se sarà la memoria di un gran 1 servitore dello Stato a far capire al– frattuale facUonerla amministrativa ~:!~! ;:Jrn::u \X.C~zl~~a~S: ~s~~l~~ 1 t>ermanenU, e come urga rlstabiltrli . prima che 11 seme scompal.:i. '"Fui lo che nel 1920 nominai Conta– rlnl Segretario Generale del Mlnlste- i rnnf~~~ i !~\cre::~1;:~ rnr J~ ::~ 'col nome del Senatore Malvano, altro , integerrimo e acuto servitore· de11o ;Stato. Pochi mesi dopo Glolttll nominò Contarlni Senatore su mia proposta, r premio alla collaborazione che ml a.ve - ~ va dato nei liberi negoziati che ave– Yano condotto alla pace di Rapallo. t· Dopo le mie' dimissioni da Parigi. t;:lgnlllcate pubblicamente quello stes– so 28 ottobre 1922 In cui Mussolini ml ~vcva telegrafato da11a Consulta di crcontare :t sulla mia collaborazione. : Contarlnl si domandò se non doveva andarsene anche lui. Finl per rimane– I re, e fece bene; fu anzi per poter ri• ,q\_<lnereche r!f_\utò \I portnfogllo de- gli Esteri che un momento Mussolini gli offrl Per un po' cli tempo le cose anda– ron Uscle; Mussolini •lasdava far tut• to a Contarinl. Poi \·enne n « colpe,dl genio :t di Corfù che cOmJ}loltatonel• l'Ignoranza assoluta di Contarini e di tutto Il Ministero portò a un ultima– tum inglese e allo sgombero immedia• IO dall'isola. . Il Duce rie-orse allorri a Contnrlnt che dal primo giorno del colpo di Cor– fì:1 si era ritirato dal ministero. Fu dopo un formale « ml rimetto a Lei :t. che Contarlnl, per mnor di pat u·la, consentl a tornar al suo posto. Usando una formula abile e dignito– sa, escogitata fra lui e l'Ambasciatore a Parigi Romano An~zzana, egli sal\'ò tutto: la Grecia potefo Inchinarsi a que11'ente lnternazlona.le sedente a Pa– rigi che era la. Conferenza degli Am– basciatori (per l'applicazione e l'inter– pretazione del trattati di 1>ace) f.! di cui facevan parte Francl;-i, Gran Bre– tagna. Jtalla: e doYeYalnchlnnrsl per– chè era la Conferenza che avev• de– ciso l'invio cli Tclllnl in Albanu. Ern l'uovo di Colombo; ma btsognav,a tro- varlo. · Dopo l'accesso corflota venne rcpo cn In cui, per opera dl Contarini, la politica estera italiana. 3pp.:in·e saggia e oculata al mondo Intero. specie dopo una serie di fecondi accordi con Bel– grado, tutti basali sulla mia politica di Intese, iniziate a Rnpallo. Mussolini lasciava fare. Quel che guastò tutto fu un'interru– zione alla Camera di quel Giunta che nel primi tempi ciel fascismo era sta– to ras e sanguinarlo aguzzino di Trie– ste. Costui, sapendo quel che fnce\'a, Interruppe alla Camera un discorso di un « camcratn • e presente Mussolini gridò: « E' la poliUca di Sforw. che continua sotto di noi; ,è Contarinl il colpevole». . · Bastò: il commediante }.lussollnl non poteva ammettere un suggeritore: ma anche vile, come sempre, non osò di• sfarsi lul stesso di Contarinl. E cercò e trovò l'es~utore del col• po nel deputato Dino Grandi che no– minò sotto-segretarlo di Stato ngll E– steri col precipuo Incarico di llqulclare il Segretarlo Generale. · Contarlni, stoico, subl ogni arrron– to; aveva capito ciò che la sua parten- za signlfichcrebbe. · Il principale delitto del Grandi fu di Impadronirsi di Mussolini colle più basse adulazioni: inebrlato dalle parole del bolognese Il p0yero Duce tornò quello di Corfù. Sapendo le lacune del suo cervello c'è quasi da scusarlo quando si pensa che 11 Grandi ogni mattina, ogni sera, con tono sommes– so - sovente come un « a parte• che gli sfuggiva uell'h piena della sua am– mirazione - lo avvelenava con i_pcr- bollct colpi dl Incenso; le sue frasi fu– ron notate; ma polchè mancherebbe loro l'autenticità, preferisco riprodur– re da due sue lettere posteriori, ove lo stile continuava identico (con le maiuscole In più): · · cr Venerd1 ho a\·uto la fortuna dl po– tere stai:Qun'ora ctanmtl a Te nella sa• la del Mappamondo, e ne sono uscito vtvlfic."ltO e collo spirito illuminato co– me <la una fiamma. Vi è una cosa cui non rlcsco nd abituarmi e che costi– tuisce 11 mio sacrificio maggiore, do– ver combattere e lavorare lontano da Te e senza avere, sia pure per un so– lo Istante, la magica diretta influenza del Tuo sguardo cli ·capo sul tnlo spi– rito•. E pochi mesi dopo: « $em1>re e clo\·unquc la Tua flgtt• ra, il Tuo volto. 13 Tua anima, ti Tuo nome. Quest'Italia che Tu, e soltanto Tu, nelln Tùa solitudine di gigante, hai e-ostruito, martcll:mdola al \'Cnto e al fuoco, come col vento· e col fuoco n Tuo Bnl>bo faceva yi\·ere il ferro, sta diventando un flore di ferro. L'ho rl\·lsta pUrtropJ>Osolo un ·nttimo, do– po quasi un ~umo di lontananza. Es– sa appare a chi Ylene di lontanO come un immenso esercito che marcia can– tando. « Dalla Snt:i del Ma1>pamondo,dove Ti ho rivisto nl Tuo Posto di prua. col Tuo Yolto sorridente, umano, di bron1.o s.,no .come la statua cli Augu– sto, sono uscito pieno di struggimen– to e di orgo~llo :t. Come l'instabile cen·ello di Musso– lini, mal s.izlo cli lodi, poteva resiste– re a mlutazlonl cH tal calibro, che t « con5et-,·ntori i. cl'Inghilterr{l e di Francia S))CSSO ripetevano? L'esautorazione di Contarinl fu ma.– ntresta quando Mussolinlpronunzlò al Senato i1 famoso grossolano discorso contro Il popolo tedesco che cl rldlco– liZ?.ò anche di fronte agli stranieri più guardinghi contro il Reich. GIÙSTIZIA E LJBEJ?,TA' B E:NEDETTO CROCE, In u.na a:let– tera scarlatta• del Risorgimento - Liberale (30 ottobre) risponde a un passo del mto corsivo « La batta– olla contro ia Cosmuent.e :t (Nuova Europa, 28 ottobre) alludente al su.o diniego dt un valore autonomo della c,htstlzia di fronte alla Uberttl; e ..:... 11e, momento stesso In cut protesta che io Oli attribuisco sprovosut da lul mat detti - ribadisce la test, dicendo che Lasci.a aJ poeti, al Vtctor Huoo 6 al Carducct, di mettere i due concetti 1ullo stesso piano, Invocando « le due Dee, Giustizia e I.Aberttl, o Ubertil e Giustizia•• mentre per Il fUosofo la libertà contiene 1n d la olustlzla. Ebbe11e, am1co e maestro Don Be• nedetto: consenwccl di stare., per una ,;olta almeno. con i poeti, anzlcfu'J con t filosofi. Ma, per verlt(l, 110,i soltanto con I poeti: anche con i 7)ofttlcl. Tal– leyrand disse aL conoresso dt l'ienna. a proposito di una Jorinula ch'eoU uoleva inserire #ii ttn comunicato, mentre ou altri la dichfaravano su– perflua: « si cela va sans dtrè; I{ tra ~ncore mleux en le dlsant ». E cod noi democratici pensiamo cli.e - sta o 110 Incluso U concetto filosofico di otustizla in quello dl llbcrtd - l'esJ– oenza deJla prima vada o/fermata 1n •l– tede pohtica esplicitamente accanto a jt Quella della seconda. E 110nslamo noi <:he ln nome della politica vool1amo sentenziare in filosofia; not protestia– mo. se mai, quando in nome della fi, losofia si vuole scomuntcare una for. mula, un programma poutico. E a fa– vore del e carme secolare del popolo latino•• gi11stizla e llbtrld, lnvochia– tno la distinzione dei oencrl, e fl falr play RlivASCITA DELLO SQUA]JRISJlfO Per Contarlnl fu la liberazione; non appena eh\}e la pro\·a che erano stati i nuovi conslglleri del Duce che lo ave– vano spinto a csprlmcrsf a Quel modo. Conta.rlnl 110n esitò più. La 6{:Ta stes– sa m:rnclò))CrIscritto te sue cltmlsdo• CONSTDE'RTAMO i fatti di PugliCI. nl a ::\lussollni e non torpò vtù al l\Il- (dl cut riferisce bret"emente 1<l nlstero. Settimana) come oravtsslmt Non Cominciò réra ,dei oolltlcantl fa. per l'entltd def sinoolt episodi - che sclstl. pure non sembra i11dif/ere,1te - ma La mia. stessa esperienza personale per le carattenstiche politiche del me– ml ha.vlcpplù com·Into che, anche per deslmi e per lo sviluppo uni/orme dar pace a tutte le coscienze italiane, « planl/lcato >, dell'azione. Solo clechf occorre ormai limitare l'Epurazione e volonta1i potrebbero neoare che sJamo Iè sue sanzioni ai volitici e - ·salvo dinanzi a uno squadrismo neofascista, serie colpe - iasQar tranqullll i /un- o a nn neofasctsmo squadrista. come zlonarl; niente obbUga\·a I politici a ri- phì piace. Non manca nessun connota. maner tali. mentre i funzionari erano to: l'aizzamento contro t vartilr dt si– schiavi e di un lungo abito e del pa- nfstra, comunisti e no1t comunlstl, I.'o– ne. Ritengo ·quindi indispensabile si stll.Jtil agli istituti econom.lct operai, 1a pubblichi tutto quanto esiste ancora mobilitazione dt masse apartitiche. de1la corrlsponclenza dei politici fa- flntervento capeggiatore di er-combat– sclstl tipo Grandi: sl Ye<lrebbecome te1tti; e, s'intende, primo ed ultimo. at– Mussollnl, Ignaro e emotivo, non po- fa ed omcoa. l'oroanlzzazio della t-'10• tC\'a non cndere \'ittima delle loro ma- lenza come strumento /011damcnlcile none. · della lotta politica. Ecco, esemJ)lo preso ~ caso, come Ci sono due elèmintl nuot:1, rlsprtlo n Grandi dcscrh·cva, a l\fussollni in al fascismo dblle orloh1I: I due vrtdt. una sua lettera da Londra l'lnghllter- le due Insegne, dl « Viva l'Amcrll"l • e ra, quella che dh-enne l'eroica Brltan- « Viva la monarcliia •· 1t 1Jrimo st svlc– nla del 1940: «.•. Confusione, nena Qua- oa come manovra anticomunfstlcn. cle– le non e·~ che un' punto fermo, ormai, stinata pur sempre a Inglobare nell'at– anchc J>Cr la coscienza inglese, tarda, tacco tutu i partm democratici :;ott'> retrograda, che preferisce la candela ~l0 ,r;:tr~nad~~~::!~~~;:'i:ir~a,11,fn::: ;l~~ih:~e !~ 1 :iw~~~ 1 :iv~h~o~~ 1 ;n:i~~~~: le del fatto _che la causa monarfhlca, no la luce elettrica) e le case senza oggi, in Italw,. ~ leoata inevltabl..mcn– bagno e clo~ che la Democrazia ~ un tt, lndissolubrlme11te a quella della feticcio finito. Il Decennale Fascista e- reazione e de! neofascismo. J s la vittoria di HiUer hanno dato il col- · · po di grazia agli ultimi Ulusl. Anche I"'==========="""" ~laes!o m~~;~~~I. ~~'!;;. ~';t::.~ 1~ 0 1;.1~~: ccnda del ctue pellegrini Mac Donatd- ste setthnanall di oggi che ho rlassun- Slmon i quali a.desso·sono In viaggio te nel mio fonogramma a11a Stcfanl. per Ginevra - n santuario sbrlndel– Le rl\'ISte In q\iestò Paese sono molto lato del paganesimo democratico - più importanti dei giornali. li glor- nppare ancora più anacronistico di nale non dà Quasi mal lo stato de11a quc~~ ~~r ag~!nri°?a~YsUCdc~r~~~;~n~ :~~~n3i P~~~~ 1 ~:~.es; 0 ii:. hf,/ ~t l'Inghilterra e l'Europa al povero tsna- vlste quasi sempre, sl: li tema ~ uni- ro Mussolini. . co: la cnmoana a morte della democrh· m::t.~ 3 1~ 0 ~~~ 0 P~p~~a é~}l%~irils~c a~: zia, e la ·necessita di_un~ in\elllgcnte che di più modesti agenti della nostra revisione del Tratt.:ltl di Pace. Come, tradizionale diplomazia, l'Italia sarcb• ~rl~~Y: a~!h!v~~st~tl~ta e~:~~r~ be stata salvata. arriverà alla sua Rivoluzione fasci- nefi~~~nci?i~~~~dft~~l~°c~~~~~\W ~,~e~~.n l\J~• t~~tf ::i~~~Ftd~~~~ No: molto meno, ma forse pe~~lo: dc.! che il vecchio mondo è 1n ,rovina. E « pulcinella fatti re• che senti\ :mo dt alfa. Rivoluzione Fascista anche l'Jn- ,Istinto come la loro. carriera cli pre– ghllterra, tn un modo ,o nell'altro, ar- bende e di titoli e d1 pomp; non t>O– rlverà. Allora per chi capisce questa teva continuare che, In un almosfera gente assai plì'.l e megllo di quanto infocata di glt1ocod azzardo. essi non capiscono loro stessi, la fac- 'CARLO SFORZA..

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