La Nuova Europa - anno II - n.44 - 4 novembre 1945

__ 4 ----·- :;- _, .• ~. ·-··-····--------·- -- L,,f NVOYA ltUl!.Ql"A --------------- 1:novem,HJ45---=-" possono appa·rlre come bambhwni che vo di ,disconoscere <11testa ierreo Zeoge più caratterlStichc acu·evoluZ:.onc dC,. GIOCHI DJ · BAJl{BINJ si danno arie di urandl e maneogtano cht1ulendcsi eooistic~mcnte tn si stes· l'o~lcl~! 1~';;' ~~~= oo.sl genci-ak oc,c. strumenti t·roppo orandi per loro: ca- Si e dimenticando la tragedia det vici· me quello che son venuto facendo. mti P f,,,'ll mancanza di tm m1gUot cri• m.unq1te, ra.sctano _sperare elle. crescen.· nt; perchtl clomant, Quella, sarà fatal,· san.o fermato a tratteggiare alCUflfl : terio di misura noi siamc soliti do, metteranno oiudizio mente anche la t-raoedia specif1ca ed carattJeltlstiche dell.la iifonna agraria · di -mtsurare aU arint dell'-umanità ' In que s ia corntce. Le dtscus s ion, sul· tnevitahfle dt ounttno deott incautt ed chc·a me sembravano plù ~portantJ, e quelli dei popoli che la compongono l~ bomba atomica p7:e,idono 1 m o_1ust o imprevidenti eoolsti. gW è che rUengo tndlispensabi:lie m0t cOt metro che s'adntta a noi indtvi<l~i- Tl_l#vo, non tn·ivo di co~n~itd- ,.<;i paT Ha detto recentemente n Minfstro strare come - contrariamente a quel Cos_labbiamo costrui~oàle ;ws~r~ 1 st'!r:;;; ~~ v~~f :t;,Jic~~:sodie r:gg~;O u~ Bevin: « La Manica ha potuto arresta- che alctllli credono - la (I"iforma .agra.e, !~•~:!:: 0 deU',:;;r:f~!ezzo~da uu::uma· i'ntIJO,dror!fto del otocattol.o e i,rida.•. T~ la 1n4YCiadei tedeschi, ,na t} diff'· ~~ : = : =~o ~;e C!le~: nuà moderna. matu.ra o adulta elle dir « questo è mio e Io tetioo per me••· cdc che quel brac~io dl mare che ci t&lllO unicamente &uggel'ite O linl!PO' i n voolia. che sarebbe la nostra. E ci mentre u.n auro. fmbronciato, st ttra salve>da una terribile occu.-pazion_e, f>OS· sto da una particoJai-e vololftà ~ 1 meravigl1amc poi, che quest'umat;ifd 1n disparte e lo guarda (n cag,iesco: e sa s~v01·çt dai germi dcUe e1'!'1emie tica, ma rappresenta invece la cou.– od.u.Uataccla alle volte delle scloccna· uu terzo u fu.rbo della com.paonUJ, cer- che si dtffe>nderan110per ti contu~nte. dl~ion.e e deve essere concepii.a come ze di cu~ s1.veroo~nerebbc un_ ~ambt; ca di fa/ eiapaciere proponendo che si se n.on vt porremo 1·lmedio •:· la,d4.c1;e ~ strumento del profondo rinnova,t no: o1_qnultcarul-0 il contegno di _qu~~ qiocM tutti insieme: e tutti oU altri. i le «epidemie• - come è ovtn0 - vart· mento ,e ipotlerlZiamenw tecrt.i.codei. rc:!frt=~u.tes~~ d~~n;s 1~,a~:at~elle pltì picc·int, se ne stanne fn giro Inter- no intese ·non solo e non tanto net ~~n:::~u~,lit;n:,~~e /~~/•::-· l>lzze, deOli atti maleducati che. ~i sem· detti e outirdm10 i grandi CO!Jolt oc- senso• letterale della parola, quanto e proopettdvc indica come ~ d.is~ brmw -indcont ut persone orandl. chi imbambolati. . sop1·atutto. ccnne fame, . c'!"estle, crtsl, bi.le. La verità t che le nostre mlllll dJ Aoz.t u.om.tnf.d'ooot questa tmmaolne sconvolg_fmenU economici· .sociali, da Dopo quanto ho dotto, il dlscorso ,ntsum sono sbaoliate. Noi ìndfvl(!,ut puc> forse apparire come una b-lzzar- cu4 .ogni paese -clvlle ~ saggio t i~e- sulla riforma agraria dovrebbe ap.. abbiamo· lnnm~zi (! noi la f?rOspettn.ia ria; ma forse, tra alcune ·centtnafa di ressato a preservare oli altri - vldnt profondirsi. -non ooJo_per pfuclsarne 1 della morte; l_abbia1no anz,, per cosl annt u orave giudizio storico della sto- o lont<wt che staM - se non per u.ma· alcune fondamentali caratteriStichc ~ . ~ dfre, dentro _di. not. !iei tessuti che st rico;af 1a di qu.el temf)o non cli/ferirà nitd, qu4»'1lomeno al ·pratte:o scopo di cali, ma per indlcarne, direi, i .llmh disfcm,ip, nei cerveUt che si spaI?pola• da essa. preservarr1e anche st stesso. ti. e il ritmo. Sarebbe far cosa che no. E la presen~a di ques!D termrne fi· trop;vo g. d. r. · Per t·re>ppotemPo i chterlct di µna non m1 ero proposto. Per non man. =tt:!WJeif:cii~al'tn ù~~iirdr~:J'i~ _____________ verità tanto ovvia quanto universal• ~~ ~e:b~~bt~•~ ~~V'~ grandezza. Ma l'a,ialooJa deol'fn.dlvldui • ~»crttc djsconosctuta, sono _statt t,accia• oollliè io pcmsi - ceno di Clver molti al 1,opoll e aWuma,Utà nel• suo co:,1i.- tt di utopismo, di a.,trattt.Sme>e , cose ocm. me consenzienti. _ che il succes. presso no" reoçe, percM •.e anche I J N TE L L [ GE N T J del genere. Eppure, oool, che I aver 80 cll w,a rifoi-ma agraria In lt'1lta · 'POf)Oli e l.'u.manild sono destinati a mo· battuto vle crealf.stic'he • ha condotto U dipende dallu chlal'e2z.a dei limiti che rtre* non st vuc>prevedere tra quanti U 'J' O p J E mondo moderno al punto in CtU si tro· le si sapranno porre. Se il tcrnuno ucoU· o millenni si realizze-rà l'even· va e ta1e vcritd non sembra ancora e rifonna agraria è Ulteso nel BellSo·. to. E nc,t t allora assat verosimUe che 1 • 1101wsta 11te tutto saldamente penetrata più largo .con cuJ fho inteso, di PN>i questa che noi chiamiamo eta moderna u.NA i,:rec usablle solt<forlettl leoa lla <>scienzadt tutÙ i popolt e deJ posiio, in quanto ho detto prtma, es- · o matura secondo il nostro metro. non fra dt lo ro le vtte economico•so• ne e . • &a abbracc,:a tutta la reaJtà agi'icala · sia invece. mts-urata col metro proprio, . ctalt cU tutti i popolf: solidar.l.etd loro 1"cgo1to,·t._le corPf!fflOS~ ed aperte Utaliana pcrcM tutta dev'essere pre- un'etd molto fnfantile deL genere u· «attiva•, quando il bM~.ssere e la JITO·parole de( Ministro b~Uooni.conon PoS· sa ,nel inoto di l'innovamento. Intesa. mano? . sperltd degli uni, lntelltoentenumt~ a• sono t1on essere saii!.!tate con ?rata invece aiel senso· stretto di riforma Provatevi a pensare da Questo ptm~o doperotf,. Jintsco110col tradursi 11cl be• slmpat1a ·ed inf1nUa speranza; simpa•· fQndia1ia, ciOO d! esprQa>rlauone uoue (li vista i orn11di eventi della stona nessere e nella prosperità di tuW; so• tla e speranza, flla pur..e. dJ chier_lct terre per d.µ- 101-0 uno. diversa orga~ contcmporauea e vi se11~·lret!conforta~ lidarietà « passiva», qua11do le crisi e /at1atici, dt utoplstt pervicaci e recldrvl, niziazione. poi.lSOche oggetto della ti, ~ almeno, avrete ~1mw~ occasioni la m1serfa dl alcunf, 1'estando senzo t quali, in quella splendida ed_WelU· l'Uor~na agnu~a òt..-bba ~sere solo .1a·. di dispcra,·e dell_esort, dcll uman~td. A soccorso, JinisconQ col diventare Jatal· oente utopia, 'vedono e st ostinano a gran® prop1 11età foudl.n\.3, e.n.tro )p. ~~l~~i!~a!tt~!t!t-~;:I:;o~ cS:n~r.i: mentç cd fili b~eve. vo!{lere dl tempo. vedere ftinlca salvezza deL mondo ,di rJe. c~:t!:::~:~• Jraa t~i~ 5;! 1~; derc che stano irriniedtabitmente stol· la cns-l. e la m,sl-ria di tuttl. domani. dc proplifetà fondiaria e JlOllsolo que(-4 'ti o dementi. iJ/tsuratl con L'altro metro, Van.o e cont·roperante cunt tentaN gw. ds. Ja ialiloncbstlca. Rh;peìio a!l' a1tra proprietà non coltivatr:oe .la piocoJa ti media. disu•;buita -tra alcuno cont4- naoa di mlgUaJa <li pròprieta.li e di L A .conclusione dell'ultimo artico· PROSPETTIVEDELL'AGRICOLTURAITALIANA :f;,~~ 0.;~~n~,~t~ u~.!~/~Lì~: :;:,n~iJ~~i 1 }f 1 ~':~~~tcd~e~ 1 :i :'. te da .comp.1:ometterc !'osito <.la ogN: nunciati: i movimenti sociali nelle a· IFO.RM.A . AGRARIA ;:~~::e u:~ar~~g~;l~e p~p~:~~~~ campagne e la necessità di una rlfor- mgtoni. sono ovvie e di doppia natu... mQu~fut~~"e s!a la particolare visione ra: pohti.ica ~d econonùca. l'oJitJoa.t . ~e d~g~n~l~t~ 10 iuf~~~~g~Pc;i!!·g: sto Flofunttno! Ci sono tre Ò quattro nientO e· JJ' poten~zlJm"cntodella piccola ~ai"?~eè =t~~~=re/~,: 0 ::, tro\'ar&l d'accor<lo: che 1 movjrventi so- ~n:;1g~~r ~aft~~~l~r~h 0 c ~~aa~:pro;;·~: c:e~~~~~~~~; mano che cl si av• !~~tf1iJu1~~·m:ui;raf~ =c!f:8' d~ ~'rit~:!~nc~r=i~'ti~S'f~1~~~~ 110 offrout:11e dJvCl'S:101ente.Questa de, ViCinerà a una impostazione J)IÙcon- campagne. sen2a avet·la rassicurata eru n ,rand peso limitazione deve essere fatta dal tee- creta-e a una diretta -1·ealizzazlonedel· pienamente, senza. att:iJ-.arenel grans ~:;'la s~gr; ct!a~~~c~min~ia.v1 sono,' niet e·son c~rto che qualunque poilU· la rifonna, si vedrà.che questo dilcm· de lavoro tutte le !orze della tconJca.; tnfattJ, problemi sociali gravissimi, 3~· 'Co, che ~bllla una conoscenza anche ma non è affatto fondamentale, Fonda· che essa e forse essa sola è capace dE cumulatisi in passato nelle campagne, non- surr,ctentcmonte prccl/J!\. del pro- mentale è soltanto che, nel progetta· fof".ntre. Ecouomlcamcutc, d'altra para che l'Italia prc·fasclsta aveva lasciato blemi, si atterrà a questo reahsmo nel· re ed eseguire la riiorma agrarla, non W, è a.ssw·do pensare cl1e sì poosa lrresOlutt: 11 fascismo durante vent'an· l'tmpostare Il problema. ci si lasci guidare da artificiosi sche- spezzare· n delicato riwccarusm.o con ·nl II ha soffocati mascherali. aggirati. Dire che la riforma agraria sar-.)di· mi ideali, tra J quali è altrettanto er- cui la piccola e media .prop1·:~tà oor. ma oggi rStornailo--fuod. E' UIUSionc versa da caso a caso. vuol dire nnchc, ~:~r:u=i-~O~fosoi~~~l ~~tefti~J. ~!:ii:e =:e::ri~=~r~i:ail~ ~g~l~~f11!e d'ft~':. :ha:s~l c~;:s1!::: !r :aec~gtt~~o:oi ~~~}~~';Jr~;!~: che quanto quello che Idealizza una oienz;a e a· far progredire ~ta pmtc\ parte 1·estano ancora legate aUa teJTa no dìversJ. ·Quando si parla di ryrorma gcncraUzzazione delle piccole proprie- quando· 11a collcttlivJtà è im.J>cgnata da rapporti precari e vivono di un la· agraria tutti hanno davanti agli occhi tà coltlvatricl. L'essenziale è che. nel nel grande sfor..:o di vrovveuere per, voro estremamente pesante e dJ redòl· lo i:;chcma di Quello che è avvenuto progettare ed eseguire ·la riforma, st altre vie. con un dCverso Ol'dinamenc; u molto modcstf, possono accettare an· nell'Europa ·orientale con l'espropria· parta dalla realtà attuale, la quale jn to, a mantenere fefllcicnza delJa pN)..~ · cora per decenni che Questa· loro sor- ztone· delle terre, con o senza. inden· un paese come li nostro - che non è duZ'ionè e a c(.l:np:ero Ja trasform.aZWf te rcsli immutata. Ai grandi problemi nizzo, e con l'assegnazione dl es5e ai una « tabÙla rasa» sulla quale si POS· ne fondiaria e sociale sulle te1·re de:tc soclall delle campagne Italiane biso- contadini, sussidiati o no. Questo si• &a disegnare a volontà - parta gtà nel~ la ·grande p1'0l)riet.à, oggetto al I(..' gna"dare una soluzione. Orbene l'alter- sterna si dovrà anche applJcarc in lta· la struttura dCllc aziende, nella natu· forma. naUva è chiara: o avremo una rivolu· Ila, ma non è certo il pji). persuasivo ra deJ teJTeni, negli indJrlzzi colturali, La ptccoJa e me~n vroprlctà fon,il zlone caoUca o si dovrà fare e presto ed. efficace cd ha bisogno anch'esso dl infJnUI segni e lndicaztonl circa 1'1ndt· diaria .non collivatri.oe deve esseze una riforma 8grai"ia energica, non con• tutta una organizzazione di assistenza nzzo che meglio conviene seguire nel perciò. a.ispeLLata e .rnssicurata e con centrnta soltanto nelle zone latifondi• tecnica e finanziaria, che ,ne costitul· creare la nuova realtà agrJoola. una generale pol~Uca agraria deve eBf sUche mertdionall., che tutti si diver· sce 1n ultima analisi, l'essenza e ,ola La soluzione sarà. quindi, ora d'un sere sospinta a meglio potenz,are ,la; tono a sr>artire a volontà. ma anche ne garanUsce B successo. In molti al· tipo ora d'un altro: Vi sono zone in sua fttru2ione progressiva" a cambia,. nelle zone di agricoltura più Jntensiva, tri casi Il sistema dovrà essere dlvcr· cul la grande azienda Industrializza. re, J suoi rtiPPol"ll con 1 contadini, a dove tuttavia Jl progre&W delle classi so e 1Jiù comp!t?sso, pcrchè, se l'atto ta resterà e si estenderà; altre In cui B<ltlcla.r!zzarecon esa, ne):la cosuw agricole non è adeguato a quello della primo della riforma agraria sarà sem· l'agricoltura più ancora di oggi conser- ztone della nuova realtà, fino a far.i,) J)roduzione agricola. Anche la pianura pre rappresentato dall'csproprlazlon~ verà l'organ~azione PCI.'unltà faml• sentire non i -1m!VJ-legfa.U ma ì. comr– Jombarda o I.e.zone mezzadrili toscane del gyomdlpr0prletarl, :l'atto fondamen· Ilari; altre, jnfine, In: cui un"organizza• partecipi dJ. una ui\'IUtà del lavoro•. banno bisogno della loro riforma a· tale sarà quello della organizzazione 2lone aziendale di tipo cooperativo af· Questo. ripeto. 1)an sono utopie. ma grarlaL. della nuova Impresa agraria, cioè l'o- fin~ a quella ciel cholel~os russo sa• neoess:-tà per chi consl.dc1i con ser1et 11 problema fondamontalc per l'agri· pera di trasrormazlone fondiaria che rà la m~gllo_rispandente alle esigenze tà l'avvenire dell'aslicoltura italiana • .coltura Italiana è quello di detennlna· sola farà sl che la rl!orma agraria sia della J)roduztone e atle finaU.tà sociali E con questo H mio d:lsoorso è .fìnJ1 re Jn essa un moto intenso di' ascesa. un atto di progresso agricolo e dl ele- della rtfonna. Quel che ml par certo to. Esso _ come Si :vede _ ha una. •:fu~::-?:1=1~ne~ 1 ~~ ~~ar1, 0 ~:0! val~e!~c::~:o d~r;;~~a:~~t?! questo ~a~e•a~~i-à'~~~h\tr:i::~j ~~~us.::;;{•~;!r: 0 :0 )~;t~~~ s~ convtnto che J'attuale ùlsUibuzione è e deve essere'll carattere fond:imen· rapporti social.l tnternl, che legano I ca.to 'racoe-nto, Per. l'agricoltura tt,a-1· della proprietà, J rapporti esiStentl tra tale della rlforma agraria in ltalla - lavoratori alla terra debbono profonda• liana _ s'è già detto ripetutamente -. proprietà, impresa e lavoro cosUtuisoo- cioè 1n un paese che già oggi è carat· mente rnubre. Quel che ml .par più non et, sono proepettlve·sulle qua1t·· no uno del maggiori ostacoll all'affer· terJzzato da un'alta clvHtà agricola e che prObablle, ineluttabJlc è che, an· sicuramente contare -perchè affidate mars1 di quel moto, e che il normale che è obbllig"Jto, se vuol risolvere i che dove l'organizzazJone del.l'agrlcol· auo spontaneo corso• delle cose Par~ processo. dt accumulazione e _di lnve: suol problemi a percorrere r;ipldamen• tura resterà per unità Iarn111art,al d1 lare di: prospett.lve di questo g811ero t•~::.r~~~l !1!pi~~~h~e~:1~atn~ ~ec!~a~:~c~~\~n:~fi•~~. 1~\~~~fi~z~~~: !~~;r~ll P1~n~r~~ ~ei~! 1~~l~ non avrebbe se~S?- L'agricoltura ltac . . to per risolvere ~n tempo utile I rran· dovrà essere un processo anche più di valorizzazione commerclale e indu· µao.8:può a nd are moontro a un pen(J!t di problemi imminenti. largo. Infatti.- e penso. nel dir que- ·striale del prodotti, di rJfornlrnento e do di progr:esso_ come ad ~no di dtsf~ Siamo alla viglJla - l'abbiamo visto sto, a tutta quella piccola e media applicazione dì mezzi tecnici e tante cimento. Qò di.Pende un1camente ~ sopra - di una grande traslonnazlone prop11età non coIUvatrice che rappre- altre - si creeranno tegami coopera· noL Se avren~o una vlslone chi~ tecnica dell'agrico.\tura ltaliana e quan· senta tanta parte della prop11età fon· tlvl tra le aziende di tale Importanza della nostra s1tuaz1one e det nostzii do .J'agricoltu1:acambia, debbono neces. diaria in Italia - vera riforma agratia da far sl che 11 céntro di gravità del· problemi, se sapremo bene lmpo~: sanamente cambiare anche'"i suol rap- si farà aiiche senza l'espropriazione l'attività agricola sl sposti dall'unità r.e e reallzzare tllla 1106tra Pollt.ca:• portJ Interni. La riforma agraria è del terreni, e<>n la riforma del contratti familiare aHa cooperativa e da favorire ogral"Ja, se sapremo _coraggiosamente. quindi necessaria; la riforma agraria SI agrari, con una vasta azione consor- col temp,0 un processo di unificazione affrontare i gran<ll problemi tecnJcf.~ farà, Ma come si fai;-à? zlale di trasformazione fondiaria, con capace dJ superare perfino l'oggi in· economici e_SOClla» deJL momento. iii· Anzitutto bisogna comprendere chla· una intelligente p:oUtlca fiscale e co- superabile barriera dei cqnflnt tra fon· ~~~e': P~:sa, ~~~éi ~~J ramente e dire che In Italia- data la sl via do e fondo. . dere a capnicoio. ora ila un indirizza' ~~: ~!,j~r.;lf:m~ 0 3~t~!~ Motti dl coloro che oggi tra~tano del Chi segua ed interpreti quel che ata ora da un altro senza creare orga-·. d.Jversa da zona a zona per la proce· Problema della t1fonna agrana pensa· avvenendo da alcuni decenni nell'agii• ni adeguati. credo che · l'agricoltura dura e per :ta realtà finale che essa no che la gran scelta da fare nell'im· coltura dt molti e de! pii).diven.i paesi, italiana andrà molto male pel'chè Je'; :tenderà .a creare. BiSOgna,tuttavia, sta· .J)OIStare u, problema sJa. quello tra un dovrà riconoscere che una tal' previ· o:m<ltztont- tn cui essa versa sono moi'. re attcntJ a non fare un tll)O di rlfor- Indirizzo col,letuvistico e un indirizza slone non ha nuIJa di utopistico. ma è to srav.L ' • · ma agrana a F-!r~ •. un altro.a SI' che .~bbla yjoe~ersa di ll>lr!', l'allO/'llll· ~~-!• lldet:enfe alle ~,;idenze lllA!iLIO ~J DOBU'

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