La Nuova Europa - anno II - n.38 - 23 settembre 1945

23seltem.1945-----''----------- r;:,r _NUOVA EUROP:A:-'~---------------- 7-- I L presupposto religioso e morale surreale e filosofico, che spesso, ci è dato trovare a fondamento di molta materia poetica, e che anzi, tra· sformando tale materia, ne fa, volta a volt..1,sostanza lontana dalla poesia, pura speculazione estetica, non può tut• tavia andar cEsgi.unto dalla vera es· senza della poesia stessa, che 9ia de· gna di tale nome, a chi la voglia con· siderarc in sè e per sè, e non in (un– zione d'un suo ipotetico contenutismo. E LA "RECUSATIO_N tico corno il cammino sta alla danza: ,la danza è fine a se stessa, è al di lii <li ogni utilità, alla stessa stregua dclln poeSl.a; Il cammino normale, la fìsw· logica deambulazione, esiste solo in quanto serve a ragg:ungere un detcr– •minato scopo, come la parola cleJJ'uQ· mo serve solo ad esprimere un suo dc· slderio o un suo comando e cessa d'e• ~sterc non appena abbia rag;::iunto lo scopo a cui era diretia: « la forme ne se conserve pas. elie ne survit p~s à la compréhensìon ». Un'uguale dl1.1.. rcnza s! nota fra il rumore e il suo· no: per il poeta H compito è. più dif· ficile che per il musicista. pcrchè de· ve servirsi d'un mezzo approssimati· vo e non puro come i suoni, e ren· derlo perfetto. Dalla perfezione che H poeta avrà raggiunto nella sua opc· ra di llrasformazione della parola da materia lmperfètta a mezzo assoluto, deriverà l'altezza della poesia: « La valeur d'un poème réslde <fans l'lndis· solubilité du son et du scns. C'est l'af• !:'lire clu poète dc nous donncr la sen· sat:on de l'unlon intime entre la pa· rolc et l'esprit». DE L'ENTHOUSIASME,, Il f::l\toch\Valé;Y, 0 ~e:ac~:~ 1!~!~~a1. v. cerca di ritrarre nella sua opera di ~~ft~~:aito,m!rr~~~ d!i suol abili ~ara· alchemica ~ella pa~ola, cosi nella Je~ne dossi a giustificare la nascita d'una Parque e m Narclsse, c?sl in Aurore poesia dovuta. al semplice caso, ,non e nel Serpent, cosl, ln !mc, n~lla Soi• ci può esimere dal considerare come rée dove Teste 1n P,~rsona è 1 er~c d~ materia poetica la sua produzione e questo romanzo dcll mtcllctto. U!1ana di studiare le sue agili .argomentazio· lisi serr~ta e penetrante fa s~gu1to ad Jli letterarie che, per più d'un tren· ogni eccitamento ,sensoriale, 1 uso ?I fa· tcnnio, .si sono andate. aggirando ln· c~ltà astratte, ,ctun c~lcolo , cos~ente torno a dei leit motiven quasi mo- ~ accorda c~n 1 esercizio dell arte ed ~ notonamente eguali, ma tali da as- indispensabile - secondo V. -:- per sur.gcrc alla dignità di sistema - se c?ndurr; a un_supr~mo grado ? lnten· non filosofico _ per lo meno ·estetico- s_ità_e d efficacia l azione crea~r,_cedel· Questi motivi dominanti. che in Iart~sta. E }n questa propos1z1one è fondo concorrono tutti a promuovere ma~,festa l influenza be~gsoniana c~e, un nuovo mito_ che è poi la catarsi cosciente o fortuita, p71vade tutta lo· dell'arte, raggiunta attraverso il pera di V.; Ilergson, mfattl, ncll'ana· draÌnn~a dell'intel,~ctt_o ~nzichè attra· ~izf~:e 1 it~~~z~a-in!~~l:ct~~ 1 ~eSi~o ~~ 0 !~ :~~o ;~!~~~;:aet! 1 ~~r:~~~~~ -;r~i~~-- creazione artistica va dall'~.stra:to ~I zioni foncfamcntall del suo credo este· concreto. dal tutto alle pa_rt1. « ttava1~– t.ico quali: l'accidentalità della crea· ler intellc~LUcllem?nt con~ste à condm· zione, la « manquance d'objet », la re une memc ,:ep1ésenta~1on à travers « récusation dc l'cnthouslasme ». At· des Pi?ns ?e cos~iCnce d1ff~rents .dans traverso lo studio dei quattro p'riml une direction qm va d~. I a~strait ~~ volumi di Variété e del quinto (uscito eo~cret. ~u schéma à 1,_,imaoe • .(LE· nel '44 e che contiene tmportantoi. stu· ne ole Spirituell.e, pag. l17l. * di come: Poé,,;ie et Pensée abstraite e Cours de Poét-ique) possiamo rlco· struìre quello che è lo scheletro su cui posa e di cut è armata tutta la poeti· Fra tutte !e arti, Ja poesia è quella ca di Valéry, scheletro artificioso e che coordina 11 maggior numero di contorto, e che può. come quello d'un fattori lndipe1,dent1:. suono e signifi: dinosauro o cli altro favoloso essere cato, loC:ca e sintassi, 11reale e l'im· prcistoricO, non corrispondere che ln rnaginario, e tutto ciò mediante un apparenza alla realtà vera del corpo mezzo essenzialmente 'pratico come è a cui è sotteso. il comune linguaggio (Poéste et pensée Il pensatore e l'artista possono con· abstraite, pag- 162); per questa ragia· \":vere nello stesso Individuo !gnoran· ne ·V. afferma che avrebbre dato la dosi, nè tale combinazione d 'attivti.tà sua preferenza piuttosto che alle Let· distinte deve possedere alcunchè di tere, a quelle arti « qui ne reprodui· necessar:o; nella vita di Valéry pos· sent rien, qui se jouent de nos pro· slamo assistere a questo svilupparsi prlétés actuelles ... Ces modes purs ne di duplici correnti di pensiero, nelle s'embarassent pas de personnages et due fasi della sua attività: la prima d'évènements qui empruntent de la l(lal '92 al '912, ded:cata allo studio réallté observable tout ce qu'elle or· di alcuni problemi che vanno dalla !re d'arbitralre e dc superficie]; ils ricerca filosofica alla speculazione ma· exploitent, au contraire Jes valeurs dc tematic.'.\, heuresement passée e) ne chaque puissance de notre. sensii~Uté, pas écrtre, e l'altra consacrata alla détachée de tout~ référencc. de toute produzione letteraria e plù .specifica· foctlon de stone »· E cosl anche nel· mente poetica- Ma a noi interessa la poesia V, sostiene la necessità di rendere', conto dl quale funzione pos- fare della creazione poetica qualcosa sono esercltare nell'artista, e per di simile alla creazione mus'.cale, li· quanto concerne l'esercizio. della sua fare della parola uno strumento dlvi· arte, Je rillessloni d"un ·ordine teorico no, ricostruire queJ, legami di suono, che dall'~rte stessa si staccano, le con· di ritmo, di cadenza, che da soli - al cezioni d'ordine gènerale e anche più- di là del significato - sieno capaci di strettamente filosofico, che, anche se rendere U senso profondo della paro· JungI dal divenire un «sistema,, ne la, e dicno - anche disgiunti dalla indi1•izzanotutta l'attività cosciente, comprcns~one - la sensaa.one netta della creazione artistica. La parola, in * Più ~he d'un fattore estetico si tratta In Valéry d'un fattore psicologico. lon– tano perciò da schemi fllosofici appli• cali all'arte e che fanno d'ogni arte una teoretica astratta, ma Invece ade· rcnti ·an'anlmo stesso del creatore ed alla sua Weltanschauuno. Nell'attività dì V. sia In quella più strettamente poetica che nei suol 1 sagµ'i letterari, ha sempre spiccato quella che da. lui stes· so è definita sensibiUU tntellectuel– le,· di codesta sensibilità si sente l'impulso affiorare qua e là nella sua opera, è anz'. oseret affermare che la sua poesia è talvolta non-poesia pro· prio per la presenza di questo elemcn· · to che la. cnratterizza. Attraverso l'ar· te Valéry ha cercato spesso di° rapprc· scntare le opere dell'intelletto. i suoi travagli, le sue gioie e le sue pene; non col dipingere l'uomo intellettuale ma l'intel!ctto stesso: è Il quadro del· )'intelligenza pura, staccàta da ogni elemento affettivo e sentimentale, dal· le impressioni di spettacoli naturali, dai conflitti dell'amore e della fede, che altri termini, potrà divenir poesia uni· camcnte se 11 significatO sgorghei:à dal ·verso senza b'.sogno di intcrpI'e· tazione alcuna ma· solo attraverso il ritmo sonoro che U verso sarà atto a suscitare ln chi lo ascolta- E per que·· sta ragion.e Va·léry condanna l'uso di volgere ~n prosa e di tradurre 1 versi e già nella prefazione a1 commento di Alain al suol Charmes gli rlmrro· vera d'aver trovato nel suol poemi del significati che lui stesso non aveva mai immmaglnati, appunto perchè una poesia sl può interpretare in modi di· versi _nè si può ridurre a uno schema prosaico. · * Da quanto sopra, scaturisce l'altro postulato caratteristico della sua este· tica: che l'autore è l'uomo il meno adatto per conoscere quello che gli al· tri chiamano la sua opera; anche del più ·critiol, dei più coscienti si può <.t· re degli autori « qu'ils ne savent ce qu'ils font». e questo è tanto più vero ~e~~~o f ~i;a~~o~o l'i~e~~h~~:t~~o /~~ nando a considerare la propria opera, riaffiorano nella mente dell'autore dei ricordi, dei frammenti che lo riporta· no all'epoca e all'origine della .compo· s:zlone, frammenti lontani dalla com· posizione stessa e che hanno un puro valore storico e affettivÒ, che sono, e , 1 devono essere Ignorati dal pubblico, quei frammenti che Valéry chiama débrls du fu.tur e che hanno tanta pnrte nelfa genesi deUa sua produzio· ne letteraria. Tutto l'insieme di incl• denti, di esitazioni, di espedienti, di « trucchi », riecheggiia nella mente del· l'artista che comt.dera la propria ope· ra. e Quest'insieme di sensazioni e di avvenimenti è mater.ia lontana dal· l'arte, come spesso- ne è lontana per· sino la ragione prima cl_leha determi· nato la nasc:.ta e il termine dell'opera. (Basta riflettere che buona parte del lavori di V- furono condizionati da uno stimolo esterno. composti sur com– mande; la manquance d'oòjet I che molti gli rimproverano (Maritain, Ghéon) è g.ustlficata dal poeta con Ja ambigua affermazione: « c'est que la fabricatlon est beaucoup plus inté– ressante quc l'oeuvre ». E, d'altro canto. l'autore II à quai peut li con· nattre quc sÒn ouvrage est achevé? c'est une décision qu'tl doit prcndre »: cosi affermava in una conferenza del 1!)28, e a 16 anni di distanza in Varié· té V 0 , lo stesso principio è ripetuto quasi con le stesse parole: « C'est 1;>ar un jugement extérieur que Je co11nai– trals que 1mon ouvrage est achevé et que l'objet est !alt, puisque cet objet n'est ..:... en sol - qu'un état, parmi d'autres, d'une suite de transforrnat:ons qui p0urraicnt se Poursuivre au delà du but, indéfinlment »; come si vede il mondo di V. si è cristallizzato su tali posl~oni ormai immobili e che sono divenute delle vere «costanti» del suo pensiero. In ogni caso la decisio• ne che pone termine al travaglio arti· stico è quasi sempre esteriore, estra· nea all'opera stessa• E }:>ertanto 11 comJi,mento del lavoro non è che ab· bandono - che può essere considera• to fortuito - in un'evoluzione che avrebbe potuto prolungarsi per sem· pre• L'..:,pera considerata come cosa fr n1ta e deliimitata nei suol miniml par– t!colari, può essere sempre percepita dall'autore come un frammento, tolto casualmente de son tout intérieur, forma di passaggio, metamorfosi in at· to, mentre al lettore apparè come una costruzione precisa e determinata che non dipende più dal tempo. Anche se questa visione della non necessità dell'opera e della sua acct· dentalità,•non ci soddisfa e ci sembra u·oppo arbitraria, non possiamo disco· nascere che è tipica cli Valéry, e che ci riveln meglio d1 tante altre sue pa· gine, la coesistenza in lui di un scve· ro ordine interno unito a un ambiguo distaccQ sentimentale.• * Un'altra affermazione che abbiamo segnalato sin dall'inizio come fonùa· metale per la comprensione del mondo poetico· di Valery, è la « recusation de l'enthousiame ». Nella Note et Diorr.:s• ston del 'l!>: « Je trouva;.s indignc d'é· crire par. le seul enthousiamc ,:i, e nl· b-ove: « L'cnthousiasme n'est pus un état d'àme d'écrivain »· Dobbiamo ere· der'e che poesie qual! la Pythie, l,e Ci· metière 111arln. Les Colonnes, siano •l– state composte a mente fredda. dopo ti · aver riordinato accuratamente i « dé· bris du futur »? Anche questo 1utta.· via sl può giustrificare considerando che nell'opera dello scrittore esistono (sem· pre a dc>tta di V.) due stati d'animo, uno jl'illumlnazion_e, formato d'eJemen· ti brevi e ricchi, che rischiarano lo spirito indicandogli la presenza di for· me e sensazioni nuove. a cui segue un periodo di raceogMmento e di sviluppo che V- paragona alla camera oscura del fotografo. « lei pas d'cnthousiasme, car ·vous gacherlez votr~ p\aque ». La poesia è un lavoro, un assujettsse– ment dello spirito alla ricerca di fini molto"'preciSl, strettamente limitat'... In questa rigida costruzione della materia poetica possiamo riconoscere un pre• cursore llluminato ~n Edgar Allan Poe; nel suo The Philosophy of Com· position Poe, quasi un secolo primn, sostiene delle"massime molto simili a quelle del poeta francl?._e,e - analiz· zando l1 suo Raven - afferma: « Nessurì punto nella sua conìposizìone può essere riferito to accident or in• tuition». La rinrtncla di Valéry a sollecitare l'inconscio, ad afferrare a piene mani quegli elementi impuri che tanto fa· cilmente possono rivestirsi di poesia, e brJllare di una luce falsa - quas', fuochi fatui emananti d,1Jla palude del subcosciente freudiano - è forse il lato più béllo del suo travaglio este· II sovrapporsi e l'allernarSi nena tico. Invece di aggirars. come Baude· creazione artistica di varie fasi sem· Iaire 1r.1u rond de l'inconnu ». Vatéry pre più coscienti e lucide dopo una studia l'ignoto per trarti.e a galla qual· prima fase emotiva, nella quale si spri- che frammento cli vero su cui poggiare gionano e accumulano elementi par· l piedi ed ancorars:. E cosi, re.spingen· ziali d'espresslon<?, frammenti. associa· do le ultiime larve dét romanticismo zioni di idee, è di derivazione tipica· Insieme agli allettamenti del simbol1· mente bergsoniana, come H distingue· sti da un Iato e dei s1,1rrealisti dall'al· re tra una serie'. <Il « piani di coscien· tro, Valéry riesce - anche se a prezzo za », a partire dal ricordo puro, non di reali. sacrifici e di amputazioni seve– an~ora_ tradottQ in immagini distìntl?i re del suo mondo poetico - a librarsi fino al ricordo attualizzato in scnsazio- puro (sia pur d'una purezza un po' ar– ni nascenti .(v. Matière et A!émoire _tefatta cd ortopedica) !u01-:.dalle neb· cap. Il). Pas~ndo all'anaUsi di quella bie in cui vagolan 0 ,molti dei suoi con• che si potrebbe definire come filosofia .temporanei. della tecnica artistica, Valéry ribadi· E se il mondo della cosèlenza è quel._ sce~ in molti suol scrltfl il concetto fo verso cui dobbiamo.. tendere - fuo– dell'arbitrarietà della creazione unita ri dall'irrazionale e dal meccanico, fuo– all'importanza del1'elemento verbale, ri dai contorcimenti dell'arbitrario -, sia pure disgiunta dal significato: « Je a raggiungere questa coscienza della ne sera! méme potnt élolgné de croire nostra opera (specie se opera di poe– que certalnes pensées profondes ont dO sia), anche l'estetica df Valéry cl può lcur origine à la présence dans l'espr'.t essere di guida e d'ammonimento. de formes de lan.guagc. de ce.rtain:s GILLO DORPLES figurcs verbales Vli.deset d'un certarn ton qui appelalt un certaln contenu » (bull. soc. fr. phtl. 1028). E' certo merito di Valéry di aver in– travvisto l'eS:stenza nel linguaggio di due elementi distinti e che solo occa· slonalmente arrivano a combaciare: dl fronte al linguaggio comune, consuetu· dinario, abbiamo un l{nguaggio poeti· co che trascende Il suo significato per assurgere a materia pura d'arte; 11lin· guaggio prosaico sta al linguaggio poe·

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