La Nuova Europa - anno II - n.38 - 23 settembre 1945

-- 10 ------------------ LA ~·UOVA EUROPA--------------- 2sscttcm, I0!5 -- CULTURA ITALIANA ~ ALL'ESTERO R 1€N1'RATO In Italia dopo un'as. I probabllltà si andranno ,sempre rtdu: ~nza dl oltre vent'annl, ho let· cendo ~I numero. anche oerchè t11lh to con molto Interesse nella Nuo-1 gli stati mostrano una rlpugnamm sem• va Europa. del 12 agosto, l'nrtlco!o pre maggiore, a tollerare nel loro seno e Cultura Italiana aU'estcro • t.11:'I s\g. certi stabilimenti a dlr p<>cosussidiati G. A. Pel!egrlnettl. ' da al~ri stati. quanto per gll Istituti A\'fndo avuto In questi due dec,en· che es auguriamo dl vedere sempre nl molte occnslonl di osservare lo sta• più numerosi e fiorenti, occorre però to della nostra cultura ln vari paesi un grande e profondo cambiamento di ~~~~~~i,;~~ ~r~!~:i,~ar~:~~~\t1 1 c:~:. ~~;~~:~ea~~~tca~~e~. 0 rs:1v~"1~~ Jc sono perfettamente <t'accordo, so• vollssimn ma molto scarse eccezioni. prnttutt.J per quanto rlguorda la ne-. val~ anche, e forse più, per gll Istituti cessttò di riprendere, appena possibile,, quello che sl è detto per lo scuole, e a.1cun<? delle nostre attività culturali più precisamente Pt'I' Il Joro personnlc all'estero che mo\, torse, comi? adesso, Insegnante e dirigente, scelto mol.to honno "Orrisposto ad un nostro lnte· p'.t per l suol meriti ruscisll cd ultra• rcsso nnzlono.le e che, se svolte o. do• fascisti che oer .valore \ntrlnSt.>eo vere potrebbero trO\•are adesso un ter· scientifico e leltErarlo, quando, addl– reno· completamente ra·vorcvole. rlttura, non era mandato all'estero per Comt' tx,,n!!lSimo espone l'arlicolo. 1!1 premiarlo di servi;:! dl vario tienerd nost~ attività. diciamo cosl, uHiclale, eh~ aveva prestato, ov,·ero. plu sem• a,·cvn nel campo della cultura all'este- plJccmente. • per non averlo plO. a ro due rami prlnc\pall: le scuole Ila- Roma• unne e gli Istituti di culLUra. Le prime Ma. soprattutto. occorre che la no– dovrcbbt•ro esser.e, secondo me, se stra cultura all'estero non sia pl:O alle non complt?tamente soppresse, almeno dipendenze (la parola non è troppo dl molto ridotte. Esse dovrebbero conti· forte) del Ministero degli Esteri e nuare ad eslstere soltanto In quul pae· precisamente della direzione generale si nei quali 1'organlz1.azlone scolasti• degli italiani all'estero, k\ Camlgerata ca, pubùllca o privata. sia cosl scadcn· DIE: auesta,,ch,. successe ali~ Dlrc,;lo– te, da non dare garanzie di un ullle ne generale dell'emlgra1.lone. assu– e proficuo Insegnamento per la glovcn- mendone le funzioni di assistenza e tù. HaHano o no. E'. lnfottl, assurdo li protezione (e 'di sorveglianza) sulle co· t\!ttlvltà • è e\·ldent.emcnte l'organo meno adatto ad esercitare le Cunzionl direttrici della nostra cultura alrcste– ro. Tate abblnamcntOè talmente assur– do che molti. forse. stenteranno a cre– dere che le cose, finora, siano :mrlntP cos1, tanto più che egualmente p0chl sanno forse che il Direttore generale degli ttnnanl atrestcro t.enc,•a in U• nlone personale anche la carica di Se· gretarlo del fasci italiani all'estero. Anche qui occorre cambiare. com\n. clando coll 'arfid:i.re Scuole ed lstltùtl al Ministero del!' Istruzione pubbU· ca cre:mdo eventualmente un'appost• ta direzione zc,nerale. od a qualsinst altro dicastero che si trovi adatto, our– chè ,,enga esc1uso H Ministero degli EstcM che, al massimo, potrebbe esse, re rappresentato consultivameute nel· l'orsnno preposto alla cultura ltaHann all'estero per quel rapportl che scuole ed Istituti possano rivere colle nostre rapprrscntante e che è augurabile che vadnno sempre diminuendo. Non c'è, lnfnttl, almeno per ora. da farsi Hlu• stoni: tanto le nostre colonie, quanto I cittadini del paesi che le ospitano. hanno finora nvuto troppo modo di vedere che µlu& ça change, plus c'est la méme chose, tanto nelle rappre– sentanze diplomatiche che in quelle consolari, e pertanto hanno o;:nl-dlrlt· to di osservare con dlffldcnza e sospet– to ogni attività c~ si svolga ln con– tatto colle antlchP. centrali dello spto· nagglo e della propaganda f:1sclsta. Per credere al1a sincerità della con– versione occorre vedere del fatU. ma quelli che si sono veduti finora. anche e soprattutto certe sostituzioni epura– Uve a rov,esclo. hanno mlrabUmente contMbulto a rafforzo.re giudizi In tut· to opposti. Sl potrebbe cosl venire anche alla soluzione del problema finanziario. glacchè - ben inteso soltanto In quel paesi In cul "·o ne sta. ,-erarr:entc blso 1 gno - Je colonie. finalmente libere. sa– rebhero con ogni probabllltà disposte a fi1rnnzlare le loro scuole. spendendo per esse quello che spendert'blJero per mandare l loro figli :ille scuote del pae· se. se vi fossero o fossero soddtsraceu• t1. Resterebbe poi da stOOlare la ()OSSI• bllltà di m<?ttcre al posto almeno di alcune delle scuole soppresse del do– poscuola aperti a tutti e che lnte~ras: sero o'1t>Ortunamente l'Insegnamento e l'educazione dc?lc scuole frequentate dal glovtnettt ltalianl E' certo che all'Italia è ::tssolutamen- te necessario di riprendere. anzi. di ml• gllornrc le posizioni culturali che ave-: va nel mondo; è altrettanto certo che per farlo' occol'rono del mezzi, ed nnche del mezzi abbondanti, D'altra parto è bene di non dimenticare che nnC'hC altri Stati, nostri vlrtuo!t con– cor-rentl, U9Clranno d=i questa guerra ~ molto Indeboliti economicamente. rcn· clendo meno mnl:u::<'"olc wr not la C'!:on: . correnz..1. E' poi sperabile che all'este– ro st opereranno sul s-2rlo cosl Corti ri– ctuzlon\ in quelle tante spese super: ttue. Inutili o. addlriltu1·:i. dannose che ancora vl si fanno. da consentire finaf. mentr. una certa libertà dl mo,,1mento tn questa che dovrebbe essere una del- Io .nostre mtgllort cure. J)Olcl1è.bene e rettamente Intesa, la nostra esporta– zione culturafe potrà molto contrlbul– r:) n riconquistarci la stima 00 11 ri– spetto del mondo. bas.ita come è non sul dumping o sull'autarchia, ma ~u al· cune delle poche materie prime che nessuno dovrebbe poter to."llere all'I; talla: Il 6llO patrimonio c-ultu1~lc e la tntelllgenza _del suol figli. F, A. ~\~l~;,~~~~r: ~~o m 1y1 ~:,:;::t~a:C~: Ionie ribattezzate pomposamente e COI• :,\ 3 •11 ~/11~~:e~a~t~;!~~ ~~f! C:u"o1~~~ =""'""''""""'""'""'""'""'""'""'=""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'==""'""'""'""'""'""'""'"""""'""'"" ~~~~I ~~~ ~~;N ~~;~~l~ 1 ;;n:w;en~~;; 'P. F. WIE~ER, JfartJn 1,uther. 1/ltle~, bnsti citare come esempio Ja Svlz1.era Spfritual Ance ,t.or, Londra, Hutchln1on. (Il pricsc dl Pcstalozzl!) Hove lf'I scuo- L'insegnnmento di Lutero, aulla sotto- LIBRI STRANIERI le. sono certamente fra ·le migliori di missione del po:ere splrllunle al tempo, Euro1,a, ma <love l'ltalln sl è aff'ilnnata rale e sull'illimitata dlpendenza del sud. fino o ieri od aprire ed a mnntcn-erç dilo dal principe, è stato spesso conslde scuole. le tiunll non servivano ad al• r 3 to come una delle cm\J!e remote della tro che a mettere In condizioni di In; formazione del carattere gcrmonlco che fertori tà I piccoli tta'11anl che le !re- ha reso possibile Il nazi1tno. Mn lo scritto quentnvano. Non occorre dire che li del Wiener va molto at dl là di questa g~~~::~1!~~:S~~:l~~- ~1:~a ~ahn~ ~:Ìs:, q::~~a~: 1 ~~11 ;';:e~~e ~c\u~: A.CLLLlES. Rerder, Qxlord, Blackwcll. eccezioni. non per 1e suc'Qualltà dld.1t· rneslmo. Utlllzzando le oJ)('re di Troelach. DI Herder ru detto che non era una tlch<?. ma 1n premio di benemerenze di Max Wcl>er, di Funk-Brcntano. l'A. stello di prima grandena ma una coste\· 1 11 ,·nrlo genere. che qui snl'(lbllP trou- t.mocia un ritratto di Lutero che rnssoml. lozlon<' di stelle minori. La mottepllcltA po lungo analizzare. TnU scuole, a glia molto a quello dt Hitler: Il tempera• del suol Interessi splritualJ offre al 011· d!r p<>eonon necessarie, si prestavano mento neuropatico del riformatore, la sua Ues t'opportunttà di scrivere una vin blo– pol molto bcno ad essere sospettate violenza e scurrilità di 1\ngungQ'.io. Il suo grafia. che rnocogìle I vari temi dell'enct. d! propaganda fasch;ta e non sl pub od!o della ragion<?, 8 ono trattl che si rltro cloperla herderlnna intorno al centro del· non ammira-re la longanimità 1'11?1 Go- vano anche nel suo lontano auC<"CSSor<-. la pcr&onolltAdeH"outore. Gl'lnflussl eaer– verno (c<fcrafe e di auclJr cantonalf Del desto, lo stesso Hitler ebbe a dlchla. cltntl dn Herder su Goethe e ll aenllmen• che Por tanti anni hnnno sopportato rare in unt> del suol cli.scorsi che. dopo 10 di umnnltà che pervade tutte le opere queH'organlzzazlonr. fascista che, par· Lutero, nessuno p!l1 dl lui stesso ,weva del letterato fltosoro sono messi ln piena tlcolnrmente nel Canton Ticino. a,,e; Impersonato ln tutta 1:1 sun durciza 11 ca• luce d3l Clllles. va netto carattere irrcdenij.sltco. rattere germanico. E la guerra &p!etata HER.\fANN FRAE~KEL. Ould: A roet Ciò che val'c per Ta Svizzera. vale contro I con::tdlnl In rivolta dà modo Al, be&ween two worlds, Unlverslt.Y or Cali. naturalmente per molti altri paesi che l'Autore d'istltu!re :appropriati confronti lltornla Press, London Milford. i !!;11~;r~n~oosta~~I 8 ~ua':tst"~~~ ~~~ ~~!~ fe1~~m~~~;n~,:-~~1rn~~.~ osservare esattamente &:Il stessi lncon- ed è dato dn!la lemprn morale e rcl\$:los.a ventcntl. di Lutero, ch<?non hn riscontro net suo Jilollo p!il uHU e certamente desti- epigono. •· n:HI ad un grandi"? compito In avvenl· v. AURIOL, 1-lfer, Demafn. Snuvtnlr,. Opl. re sa.ranno, se rettnmonto indlrlzzatT. nlom, Tome I: De IJordcau.t: d Vichy. ,::.li lsHtuU •di cultura. I foro dlrl~cntl Tome II:~ Palz et Ddmoctatle, Pnrls, 1'.)01 rchhc-ro essere v,cramente, s~ondo Charlot. !:c~~lOr~r~i;n: gl~t~r~~i~ic~~n3:~:~ Questo libro, 11crltto !n Francia nel rò la m=i,rglor J)OSSlblle autonomia dl 1942-43 e st:unpnto a Tunlsl prlmq della fronte agli ambasctatorl politici per liberazione della Francia, è un note,•ole togliere anche l'ultimo resto di giusti· prodotto d.Ua s1ampa clandestina france. flcn1.lone al SOSJ>etto,cerio non tnron- se: L'A.• seguace di B!um e amm!ratore dato dopo t vent'anni di tnsclsmo. di de G:aulle, ~ stato uno del principali chP lo hnn\'.llera della cultura J)OSSa ~ rappresent:mH del socialismo nell'As5em• pNrr merce nvariata 0 , p<?r lo meno. blea Consult1'1a. La sua nArra7.!one degli merce di contr&bbando. ~e:e!s!,~/~~e!~ 1 J~~- :°d~d:!;~ 11~~ 0~~~ .r l'~l~?!~~ 1 ;;, ~c~!t~~;o tgrs~~i ~'!~ un valore Jn gr:m parie retrospettivo. prtncln:1lmcnl:? dirigersi nl paese che• f,'~0°:-:~;~~;, cl}!r! 1~:111 ~trt~11.l~~~ Il ospita e non alle colonie Italiane. della repubblica fnincese. Egli è ostile al bnchc se queste siano Importanti e co· la costltuz'.cme dei 1875 e m06tra part!c~ spicue. dovrebbero anzitutto migliora- lare anlmoellà contro II Senato. che con. re cd ampliare Il qundro entro ti qua· aldern come la roccaforte della nnimzn ca, te si sono mossi finora; dovrebbero, pilaUstlca: ma condanna anche la Came– clo~. <'lsporrc 111 ricco matcr1ale .sclcn- ra de! deputati J)fr la sua mancanu di ~~7ic;l~~~r1~0 e asdp~~~ll~1ti,1~ 1 ~ 1 l~: disciplina e di senso di reaponsnb\lltà. dlosl locali; <Jovrebbero tenere seri e ;:ii~r:r:~r!..: 1 ~e~:f{ \~~i::~~/~a ecelU corsi di conterenz:c sugli argo- ronna svizura del referendum nena poli– menti più diversi, tnvttando oratori oca francese. Net AUO &ehema n potere conipct<'ntl (! placevoll, senza ricorre· legislativo dovrebbe riposar prlncipalm<-n• ro soltal"to al e dlvi•· che spesso riEr te sopra un'As,c-mblNt, 1 cui mE>mbrl.E'l<?t– scono l)luttosto dannosi. Non occorre tL con suffragio unh,ersale. re-ste~bbero ~tl~n~~"' 1t~~1nr 0 Tuft~vr;i:~ 1 ~ 0 l)~l~~"b~ In carica per f:Cl :mnl, Metri d! essi però bo essere utilmente Integrato da corsi ~f:.re~~f<> ~~o r~~ui;~od~~~b!ri:~· ... di lingua e lctterntura 1ta11ana, non pe• ganizzarsl .iJl sezlon\ di maggioranza e di •·.?;- ~l ~~v 1 o~il~~\r!;~~I: a 1 sci!:bc~~e q~~ ~~r:t~-~~a ~ t::,arg<'l~~ :,~~~!ram~: nari cd .energie. coll'untco risultato di eletto. avrebbe Il compito di eseguirlo, n~ gonfiare derte statistiche sul numero minando un cons!gUo di ministri, rtspon• ~:!~e a!~"iut:>~~~ tfe~~~ da~re~ sabile ,•erso di lui. tut,i di cultura di lnRPrlrsi nell'orsa• L'Auriol traccia anche un progelto di nlzzazlonc dJ concerti. di stagioni democrazia economica. Le grandi \ndu– llrammntlche o musicali rete. etc .. che strie dovrebbero essere nu:lonallzzate, ma J>er Il loro caratter<' necessariamente le piccole Imprese do,•rcbbero esser la• commerciale mal si addlcono al carnt• sciate all"lnlzlatlva privata. VI anrebbe un tN-e di Quelli che vorrf"mmo vedere Consiglio economico deaUnato ad ag\ro solt=into come centri cullurall. conie una sccondn Cnmera. senza 8ver Dt>• •1·u1110per le scuole, che con tutta rù un. potere d<'llbernth 1 0. L'A. considera Ovidio come un poeta trn due mondi. tra la declinante claulcltA e In moderna civilizzazione cristiana. Egli lnscta un po' In ombra l'aspetto erotico dclln pocJJ!aovldlona. per porre In mOJr• glor r\llevo li sl,:nlflcato storico lndlc. :i.to do! Utolo del volume. , IC CHUKOY~(Y. Chtkhov. The Man, · l..ondon, Hutchlnson. Descrive una figura di Chckhov olqunn• to diversa da quello che ci è dlvenut.:i fa. 011l!are attraverso la lettura delle opere. rn\'ec-e dell'Intellettuale nostalgico pieno di slm.J):!Uaper U debole e Il sognatore, e di animosità verso l'uomo Cattivo ed energetico, Cl ritrae una persOnalltà do– tat.t di coscienza sociale attiva e ottlmtsU. e.a, di unn volontà fortissima. Che è il rl• aultato dt una tunga disciplina. Insomma. un Chekhov bolscevizzato e assimilabile dal russi contemparanel che fa rlmplan• gerc Il vero Chckhov. figlio di una ,rene. raz!one d!vena. molto meno ertlclcnte, ma plù umana. B. WOO'M'ON' Frudom undtr planntnq, Londra. Alleo e Unwin. Qur-sto libro è una risoosta alla tesi e– t.poata dall'H:1yek In Rooct to Scrfdom, cioè che la olanlficazlone sia una via ver. ,o la .servitù e che s'ldenti-flchl col totali• tariBmo, mc-ntrc Il laissez fafre coincide con ln libertà. L'A. però non si Jlmlta a 1nvcrllrc semplicemente la te-si, mostran– do l pregi della phmlflcazione e l donnl del lalue:: falrt. Jm•ece. Insiste nel dlmo. strnrc che la planlfkoz!one per sè non è nè un bene nè un male. ma dipende dalla QuAllllidc\ fini a cui è subordinata. Quln, di, lungi doU'cscludere la llbertA, pub oonclllonl con essa. offrendo l mczzl per oromuo, 1 ere armon!camente le iniziative del niaaglor numero ln unn società demo. crallca. J. JEANS. Tht A.sh "onomlcal Horl:on, Ox• ford Unlvers\Ly Preu. E' una Deneke Lecture tenuta a Oxford dai grande aatronomo Inglese. Essa rlaSlu• me e arricchisce di nuovi dati Ja visiono astronomica del mondo già familiare al l<'ttorl ciel libri del Jeans (alcuni del qu31l sono Sl:ttl tr:idotttl in itali3no), M. l\J.o\.lLLAUD Tlte engllah wau, Oxford Un\vcrs\ty Presa. Più che di una , vlm• Inglese. al puà p:nlnre di un e crocev!o •· l..a Gr::in Uret. togna nppartlene all'Europa e nll'Jmpero: è Il SllO ben noto dilemma: La via dell'lm– poro à la più lnrgn e faclle: è anche la più sicura. Invece. ln vla verso l'Europ:,, è pcu3 di perleo11e di lotte. Ma Il Mali• lnud lnalste giustamente nel mostrare che l'lll8'hllterra non pub ormai più rare a meno di affrontarli, e che Hsa ha come compagni di vlan-lo I popoli deU'Europ:1 cccldentale, anch'essi lou:mll contro ull stessi pericoli. Con la •u:i. forza. con la sua calma rermeu.o essn può dare un ,•a. Udo aiuto in questa lott=i, mentre. se voJ. gc le spalle all'Europa neaaun altro paese è capace di custodire t valori trnd!zlonan della civiltà cristiano.europea, la cultura, l'Ideate del progresso, lo libertà, lnsom. ma tulio clb che ha conferito all'Eui'Op!l U suo carntlcr.e &torico. J. C. MlLLER, Origini o/ th, Amtrlcan revolution. Faber and Faber. E' una rkostn1zlone della rh•oluzlone americani\. com• è stata vista d:i coloro che la facevano. Da questo -punto d! \'1• sta, aoqnlsla rll!cvo, non soltanto la lott.a. per lo Ubertà contro l'oppressore estl'rno. mn anche la lotta Interno delle tendenze politiche, lmpcrsonnte dnlle forU lndlvi. dualità ohe ne furono protngonlste. E), KOHLER, Man thc measure. A new appronoh to hlstory. Cape. Rlnl9Sume gli studi storiografici deR11 ultimi decennl. L'opera è fondata sulle lezioni tenute dall'Aulore nella New Schoo, o/ Soclal Re,earclI In New York, negli anni 1941-42. H. SETON.WATSON. E1•tern Europe bt– ttc:eel'I the Wars 1918,1941, Cambridge Unh-erlty Presa. Tratta del problemi deU'EurOl)a orlen• tale con C'3$1sslma preparnlzone e ln'O,nde coml)Ctenza. A 81,udlzlo della 1ta1nl)a Inglese è unn delle guide mig1:o- ~~;;~n~rl:~~~~e.'ncr1~~:. a~~ri= di quel tormentato eettore del nOBtro contlnonte. G. D. H. COLE. A Ctntury o/ CooptrG– tlon. Cooperative Unlon, London. Il Cdle che è uno dt-1 più competerr ti scrittori laburlstt. he acrluo ...-ia sto– ria de-1 movlment.o cooperativo daUe osc1.1re origini fino alla g1gan1esca or– ganizzazione britannica odierna, che comprenàe 9 milioni di membri. Il suo libro commemora Il primo centenario del·· la cooperazione, che sorse appunto uet– JS-45 con l'apertura di un piccolo nego– zio In Toad Lane. Rochdole. Il metodo dell'csposlzlone è cronologico, e la mns. sa e la minuzia delle ln!onnazlonl &~ no lmponentL ERNST NEWMAN. The LI/e o/ Rlchard Waoner, voi. III (1859-1800). Casset. London. E' U terzo volume cSc'la monumentale Vita di Wagner el Newman e In pii). dl 500 pagine comprende appena uno spa. zio dl tiempo di set.te anni. lnsclando a un quarto e ultJmo volume, gtà ln cor– to dl stampa. la ne.rrezlone degli ultimi armi del muslc\Sla (morto .net 1883). A giudizio del cMUCI. quest'Opera resterà come un modCUo di 1.11ograRa W38'\lCt"ia• rm ln :lingua lnltlcse.

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